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HELLAS VERONA

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Hellas Verona english presentation

HELLAS VERONA / Canone Inverso

QUANTO E’ IMPORTANTE PER TUTTI NOI VICENZA - VERONA!


QUANTO E’ IMPORTANTE PER TUTTI NOI VICENZA - VERONA!
QUANTO E’ IMPORTANTE PER TUTTI NOI VICENZA - VERONA!

E' stata davvero una settimana di passione: prima i giocatori strapazzati dal Perugia e poi i tifosi dal Giudice Sportivo. Ma adesso, dobbiamo guardare avanti e reagire. Altrimenti finiamo per sprecare quanto di buono è stato fatto finora e per non trovare alcuna soluzione che non ci faccia più pentire di noi stessi in futuro.

Anche perché, a ben vedere, le porte di un finale di campionato che contenga qualche briciola di soddisfazione non ci sono state ancora chiuse in faccia: le nostre avversarie, ad esempio, non hanno approfittato più di tanto degli strafalcioni gialloblu. Il Piacenza, ha immeritatamente perso a Bari dove tra l'altro gli è stata annullata una rete a me apparsa regolarissima; il Modena non è riuscito a domare mezzo Vicenza; solo l'Ascoli, testardamente, ha piegato il Pescara giocando per un' ora in inferiorità numerica ed è stato salvato da 2 traverse colpite dagli abruzzesi. Ma non possiamo sperare che vada avanti sempre così. Se vogliamo conquistare il sesto posto e tornare a sorridere, dobbiamo fare una grossa impresa che possa restituire morale ai giocatori e serenità ai tifosi: dobbiamo andare a vincere a Vicenza.

Sono assolutamente convinto che la partita di sabato sera sarà l'ultima occasione in grado di spingere in avanti il Verona e indirizzare a nostro vantaggio le ultime partite della stagione. Se non conquisteremo questi punti pesanti, corriamo seriamente il rischio di affrontare senza più mordente avversari molto più deboli di noi, ma comunque motivati o da obblighi di classifica (Salernitana) o di orgoglio professionale (Catanzaro). Tra l'altro giocando una partita in castigo, col Bentegodi desolatamente deserto e un'altra lontanissimo da casa. Per non parlare poi dell'ultima di Campionato, quella avvincente sfida tra Verona e Piacenza che potrebbe non significare più nulla per noi se non cambiamo registro. E sarebbe un vero peccato non poter salutare questo torneo con uno spettacolo decoroso.

Insomma, dopo la delusione delle ultime gare interne con Crotone e Perugia, la scossa deve arrivare per forza da un'impresa giudicata da molti impossibile.Del resto, maggiore è il rischio che corriamo e maggiori saranno gli eventuali benefici. Via tutta questa negatività che ci perseguita, via!

IL VICENZA E veniamo alla sfida di sabato sera. Dopo il passaggio di proprietà, il Vicenza non è riuscito a rilanciarsi. Anzi, sta ripetendo lo stesso Campionato anonimo degli ultimi anni. Simbolo questo che non è sufficiente cambiare l'azionista di riferimento per riuscire automaticamente ad essere vincenti. E questa è un'osservazione da ricordare ogni tanto a chi contesta Pastorello a prescindere, senza trovare o verificare alternative possibili. Pastorello va criticato per ciò che vuole farci credere, per gli errori che commette, per la mancanza di risultati. Ma è pur sempre l'unico Presidente a nostra disposizione e l'unica persona sulla quale dobbiamo fare riferimento in futuro. E sperare.

I nuovi padroni del Vicenza, in effetti, hanno commesso numerosi sbagli e molto gravi. Sono molto ingenui. Il primo errore è stato quello di sostituire un tecnico capace come Iachini con uno mediocre e scombinato come Viscidi. Certo, anche i lunghi infortuni di giocatori importanti come Paganin e Schwochhanno condizionato la resa complessiva della squadra, a tal punto che la dirigenza ha deciso di correre ai ripari esonerando il tecnico e sostituendolo con Bellotto. Altro errore incredibile. Bellotto, nell'ambiente calcistico è considerato una specie di barzelletta, in pratica è diventato l'imitazione di se stesso: viene sempre di più rappresentato come una specie di addestratore di truppe paramilitari anticastriste in esercizio in Guatemala, pronte per un'ipotetica invasione all'Avana che in realtà non avverrà mai. E' un sergente piuttosto che un allenatore di calcio, un guerriero assatanato. Si dice che lui, più che dare una scossa all'ambiente, manda in corto circuito tutti: giocatori, mogli di giocatori, dirigenti e tifosi. Nessun Presidente sano di mente è disposto a concedergli una squadra in estate da tempo memorabile e lui vive nello splendido ricordo di sé, delle sue battaglie leggendarie e dei miracoli lontanissimi prodotti col Treviso e la Sampdoria. Ma Bellotto è anche quello che a Venezia teneva il brasiliano Mancini in panchina perché incapace di tenere la fascia e a Modena Zandonà in porta al posto di Ballotta perché insicuro…

Dopo poche partite nel quale questo domatore di tigri ha traumatizzato irreparabilmente le povere pecorelle biancorosse, c'è stato un nuovo ripensamento da parte della società: via il marine indio e dentro nuovamente Viscidi, molto più conciliante e umano, sicuramente meno forsennato e incazzato. Il vecchio tecnico ha ringraziato, ha assicurato di aver imparato la lezione e si è presentato motivatissimo per salvare la squadra.

A complicargli la vita, ci si è messo di mezzo però un calendario bastardo. Dal suo ritorno in panchina, Viscidi ha affrontato tutte le formazioni più forti del Campionato, una dietro l'altra: innanzitutto ha pareggiato al Menti 2 a 2 con il Perugia (e pensare che vinceva 2 a 0…); quindi è andato a Torino dove ha perso dignitosamente 2 a 1; di seguito ha avuto la parentesi felice della Salernitana (4 a 1), una autentica boccata d'ossigeno; dopo ha perso immeritatamente per 2 a 1 ad Empoli, e infine c'è stato il sofferto pareggio casalingo con il Modena per 2 a 2. Poteva capitargli niente di peggio?

Il Vicenza viaggia ora a metà classifica, con 46 punti, ma non può sentirsi assolutamente sicuro. Può contare essenzialmente sui risultati conquistati al Menti, ben 37 punti, dove è fortissimo mentre in trasferta non riesce ad opporre nessuna resistenza. Questo dipende dal fatto che i biancorossi non sanno difendere: è vero che segnano moltissimo, addirittura più del Verona (58 reti) ma subiscono una quantità incredibile (63) di gol tanto da avere la seconda peggior difesa del Campionato davanti al derelitto Catanzaro (71).

Il Verona che va a Vicenza trova quindi una squadra che appare come una nave in mezzo alla bufera: non sa in quali condizioni versa il suo scafo e quando finirà la tormenta. Sabato prossimo però, i biancorossi recupereranno i vari Bolic, Pesoli, Vitiello in difesa e Moscardi (bel giocatore, quest'ultimo) a centrocampo, tutti squalificati contro il Modena. Tra l'altro, oltre agli obblighi di classifica, ci sono anche quelli di natura campanilistica che li costringerà a raddoppiare contro il Verona gli sforzi e le motivazioni.

IL VERONA Da parte nostra, avremo il vantaggio di avere di fronte una squadra disordinata, che concede sempre almeno un paio di gol a partita ma che riesce sempre a segnare. Merito di attaccanti di grande spessore come Margiotta, uno che meriterebbe davvero la serie A, e di Schwoch (12). Ma anche merito dei talenti di centrocampo (Bonanni e Cristallini su tutti), oltre che dell'esperienza di Paganin, Fissore e Vanoli. Insomma, se pensiamo di avere vita facile solo perché abbiamo 9 punti in più in classifica e perché loro hanno in panchina un tecnico confuso e disordinato come Viscidi, sbagliamo di grosso.

Non conosco esattamente le intenzioni di formazione di Ficcadenti. Senz'altro recupereremo Comazzi in difesa, reduce dalla giornata di squalifica e sostituto di Biasi,ma mi mette una certa apprensione la marcatura di Margiotta da parte di Gervasoni. A centrocampo non abbiamo molta scelta. Davanti però il Verona offre numerose alternative. Personalmente continuo a preferire Cossu a Rosina, se non altro perché il sardo è più eclettico, vede meglio i compagni davanti (Bogdani se ne è avvantaggiato contro il Perugia e Iunco contro il Genoa) e lui stesso vede meglio la porta. Rosina, al momento, fa spesso confusione con Behrami, conosce un solo movimento, ma ha il vantaggio di essere un «raccomandato» e pertanto deve giocare il più possibile. Prima o poi verrà fuori, dice Pastorello: peccato che il Parma, che lo ha visto crescere, conosce anche i suoi limiti caratteriali che noi stiamo scoprendo chiaramente in questa fase della stagione. Poi vedo meglio Iunco rispetto a Waigo (è un infortunio vero o inventato il suo?) più cattivo e lucido sotto porta. Dovendo per forza vincere, personalmente schiererei davanti Cossu – Bogdani – Iunco. E senza pensarci su due volte.

A parte i giocatori, che deciderà all'ultimo momento Ficcadenti, c'è un solo modo per battere i vicentini: dimenticando il più in fretta possibile gli errori commessi col Perugia, il Verona deve giocare con molto ordine, tenendo palla e partendo con veloci folate in contropiede. Se lasciamo il pallino nelle loro mani, gente terribile in area di rigore come Margotta e Schwoch e grandi tiratori da fuori area, non concederanno nessuno scampo per il povero Pegolo. Già imballato di suo quando gli tirano da lontano. Se invece li incantiamo con un gioco lento e cerchiamo di allungarli tirando fuori dall'area di rigore la difesa sbrindellata che hanno, possiamo portare a casa3 punti importanti. Il Vicenza non si chiude mai, attacca sempre. Questo lo dobbiamo tenere bene a mente e sfruttarlo a nostro vantaggio.

Riassumendo, sulla carta il derby è aperto a qualunque risultato. Ma se perdiamo o facciamo comunque peggio dei nostri avversari diretti, la corsa ai playoff finisce sabato sera. Nemmeno la vittoria ci garantirebbe il successo finale ma quanto meno darebbe morale ai gialloblu e metterebbe un po' di ansia a chi ci precede in classifica.

Proviamo in conclusione a fare 2 conti in casa loro: l'Ascoli, che ci precede di 1 punto e ci supera nello scontro diretto, rischia quanto noi a Cesena. Il Modena non dovrebbe avere molti problemi in casa con il Bari senza Santoruvo, mentre il Piacenza potrebbe soffrire l'intraprendenza dell'Albinoleffe e l'assenza di Pepe (ancora squalificato), ma credo che alla fine vincerà ugualmente. A mio avviso, tutti i nostri avversari faranno punti il prossimo turno e noi non possiamo permetterci di perdere altro terreno.

Forza ragazzi, non mollate! E proprio col Vicenza, poi! Trovate in fretta la serenità, la logica delle cose e la concentrazione della quale avete bisogno. Non sprecate una stagione così dignitosa. Facciamogli vedere di che pasta siete fatti. Fatelo per noi, che abbiamo così bisogno di tornare a sorridere.

Massimo

Hellastory, 20/05/2005
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26/04/2005   LE RISPOSTE DEL VERONA

LA GUERRA DI TRINCEA HA FUNZIONATO


Il confronto diretto del Verona con l'Empoli è la sintesi di questo girone di ritorno. Una squadra rognosa la nostra, difficile da affrontare, disposta a concedere pochissimo all'avversario di turno. Sulla salvezza, onestamente, ero abbastanza sereno. Troppe combinazioni negative si sarebbero dovute verificare contemporaneamente. Ma vincere ad Empoli non l'avevo proprio messo in conto. Sogliano conquista la sua terza salvezza consecutiva. Era stato chiaro, durante la settimana: mentre altri fanno le celebrazioni per lo storico scudetto (che Dio benedica quegli eroi!), e altri ancora si lasciano andare a fantasie intorno ad un nuovo stadio (a questo punto, ipotizzo di proprietà), noi dobbiamo pensare unicamente alla salvezza. E non è affatto vero che tutto, nel mondo del calcio, sia scontato o già scritto in partenza: la Lazio, che aveva imposto il pareggio all'Inter in casa sua, non è riuscita a battere il Lecce all'Olimpico pur giocando un tempo intero in superiorità numerica. Perdendo, di conseguenza, anche l'opportunità di un piazzamento nelle coppe europee. Per non parlare del tracollo interno dell'Atalanta, evidentemente sazia, ad opera del Parma capace di fermare prima il Napoli campione d'Italia e di ribaltare il risultato a Bergamo nel secondo tempo. Ma anche il successo dei nostri ragazzi ha dell'incredibile vista la stanchezza emotiva con la quale sono arrivati a giocarsi la partita.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

Empoli-H.Verona?



Empoli    H.Verona


Bernède A.

Bradaric D.

Coppola D.

Dawidowicz P.

Duda O.

Frese M.

Ghilardi D.

Livramento D.

Mosquera D.

Perilli S.

Sarr A.

Serdar S.

Suslov T.

Tchatchoua J.

Valentini N.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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