Il periodo che va tra la fine del campionato e il ritiro è solitamente dedicato al calciomercato e tutte le società lavorano sodo per cercare di dare in mano al mister (vecchio o nuovo che sia) una squadra quanto più vicina possibile a quella che affronterà la stagione sportiva oramai alle porte.
Purtroppo però, come recentemente accaduto a Verona negli ultimi anni, non sempre la squadra che viene presentata e che poi va in ritiro è la stessa che inizia il campionato. Non sempre, a dire il vero, la squadra viene presentata e, ahi noi, quest’anno si aggiunge una situazione nuova: non sempre la squadra che va in ritiro ha un allenatore e uno staff tecnico al seguito.
Incredibile, vero?
In cuor nostro siamo sicuri che la scelta dell’allenatore verrà fatta solo ed esclusivamente quando saranno chiari gli aspetti riguardanti la società, tuttavia, le scusanti per arrivare al 20 di luglio senza guida tecnica, sono veramente ridotte all’osso. Diciamo tranquillamente che questa è una mancanza ingiustificabile.

Facciamo di tutto per far finta un secondo che ci sia un allenatore. Chi troveremo ora come ora in ritiro? Come procede la campagna acquisti/vendite? Cerchiamo di dare un’anima alla tabella che ci sta accompagnando da qualche settimana in home page.

La situazione in entrata vede nel rinnovo di Franzese il colpo più interessante. L’estremo difensore arrivato in gennaio è stato ricontrattualizzato per tre stagioni e con tutta probabilità sarà lui a difendere la porta dell’Hellas nella stagione che sta iniziando.
Altra bella sorpresa è stato il riscatto della metà di Leandro Greco che in serie C potrebbe esplodere definitivamente. Ritorna all'ovile Carlo Gervasoni che, sebbene un po’ incerottato, potrebbe formare con Sibilano una coppia difensiva di tutto rispetto (coppia forse leggermente mal assortita, ma non facciamo troppo i difficili).
Mancinelli, Di Giulio e Anaclerio, tutti reduci da una discreta stagione in serie C, potranno risultare dei gregari molto utili durante la stagione.
Anche Salif Dianda potrà dare il proprio contributo in questo senso viste le potenzialità che dimostra di avere.

Capitolo cessioni, l’ultima in ordine cronologico è la partenza di Pulzetti verso Livorno, serie A, per una cifra che si dice superi i 2 milioni di euro. Non c’è da stupirsi della partenza di Nico, in fondo il ragazzo non aveva mai dichiarato amore eterno all’Hellas e sarebbe sceso in serie C assolutamente mal volentieri visto che da tempo i suoi procuratori gli facevano sentire sirene di squadre di serie A.
Come per Pulzetti, anche le cessioni delle compartecipazioni di Munari, Guarente e Waigo vanno viste solo ed esclusivamente dal punto di vista del ricavo economico.
Ricavo esiguo invece nei casi delle cessioni di Davies, Cutolo, Ferrazza e Iachemet ma qui siamo in presenza di vere e proprie «bocciature» tecniche. Un vero peccato perché c’era chi giurava che Davies sarebbe esploso durante i ben 5 anni di contratto che aveva sottoscritto.
Pazienza, vorrà dire che seguiremo l’esplosione del ragazzo gallese a debita distanza.
Nelle bocciature annoveriamo anche la cessione definitiva di Matteassi al Novara e in questo caso ci permettiamo di rimanere un po’ straniti perché il buon Luca da diverse stagioni si sta ben comportando in serie C e avrebbe potuto farci comodo. Forse qui si poteva fare decisamente di più.

Per quel che rigurda gli svincolati. La storia di Gianluca Pegolo «finito» tra le braccia di Pastorello al Genoa è nota a tutti e non merita più nemmeno una parola. Anche il vecchio capitano Sandro Mazzola segue la via pastorelliana andando a terminare la carriera a Lugano mentre Jess Van Strattan prima si svincola dal Verona adducendo gravi problemi personali e poi firma da libero un contratto con la Juventus. C’è un contenzioso in corso tra le due società…vedremo come andrà a finire anche se, a dirla tutta, non ci interessa molto.

La situazione di Akagunduz invece è ancora tutta da decifrare. Bisogna vedere se l’austro turco sarebbe disposto a giocare in serie C nella stagione che porta agli europei correndo il rischio concreto di non venir convocato dalla nazionale austriaca. Tuttavia per il Verona non sarebbe certo un affare lasciarlo andare via da svincolato. Di sicuro Akagunduz, una volta inserito in una squadra competitiva, potrebbe veramente fare la differenza in serie C.

Altre cessioni e altri acquisti resteranno bloccati fino a che non verrà risolto il nodo del passaggio di proprietà anche se l’impressione è che qualche altro pezzo da novanta possa ancora partire a breve, sacrificato per colmare quale buco nel bilancio lo sa solo Dio (e Pastorello).

Di sicuro il tempo che passa non gioca a favore del Verona.

Valeriano