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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

TIRA E TASI


TIRA E TASI

Ho sempre impresso nella mente quell'opuscoletto che negli anni '80 arrivava a casa a mio padre (lui alpino a sua volta figlio di alpino che ha combattuto in guerra) che si intitolava "TIRA E TASI" . Non ricordo di preciso ma doveva essere un volantino-periodico di un gruppo di alpini che si dilettava tra l'altro ad organizzare uscite in montagna. Si parlava di memorie di guerra, di camminate in montagna (non di trekking) e anche di iniziative sociali e solidali. Il titolo, prima ancora di essere adottato come motto da una disciolta Brigata di artiglieria da montagna della Tridentina, riprende quello che è sempre stato un dogma degli alpini e ancor prima un modo di dire tipico delle regioni del triveneto che si affacciano sulle montagne. Motto che rispecchia quindi una mentalità condivisa da tutte le nostre popolazioni, compresa Verona che, pur non essendo una città di montagna, è "alpina" nello spirito e nei fatti.

Se il significato non fosse sufficientemente chiaro vuol dire "stai zitto e lavora, impegnati" , non perderti in parole e fai tutto quello che puoi, per te e per chi è "in cordata" con te. Perché il cammino non solo non è mai facile ma è addirittura faticoso quindi non si parla, non si sprecano energie e non si deve distogliere l'attenzione.

Dove vogliamo andare a parare mi pare abbastanza scontato. Non vi pare di aver sentito troppe chiacchiere nell'ultimo periodo? Ci sono giocatori che per quel che vediamo sul campo hanno avuto una flessione esattamente nel momento in cui sono iniziate le voci di mercato. Per qualcuno queste chiacchiere sono cominciate addirittura a ottobre mentre ci sono procuratori (uno ne ha addirittura due che parlano per lui) che rilasciano dichiarazioni giornaliere. Qualcun altro probabilmente sta sfogliando la margherita delle pretendenti e pensa di essere già "arrivato" mentre in realtà non arriva più nemmeno su palloni facili.

Sono situazioni all'ordine del giorno nel calcio attuale impossibili da arginare. Sta all'allenatore riportare i giocatori sulla terra, al lavoro quotidiano sul campo di allenamento e a cercare di riportare nel gruppo la concentrazione. Sempre che non sia a sua volta l'allenatore a trovarsi a parlare in continuazione di futuro, di programmi, di mercato, di cifre, di investimenti, di spalmi di bilancio da gestire!

Noi abbiamo perfettamente capito perché Juric piace così tanto agli organi di stampa: non solo è uno che non si sottrae a nessuna domanda ma addirittura dice di più di quanto il giornalista gli chieda direttamente. Quindi al "professionista dell'informazione" basta fare una mezza domanda del tipo: "mister, l'anno prossimo?" per far aprire le paratie di una discussione lunghissima dove il nostro mister trova anche la difficoltà oggettiva a dover esprimere concetti in un italiano non ancora perfetto con il serio pericolo di essere travisato o mal interpretato. Intendiamoci, sono tutti concetti giusti e condivisibili però sono effettivamente stati ripetuti troppe volte e con tempistiche (e a volte anche con parole) non appropriate.

Eccolo lì: in quel momento dai l'impressione che non stai "tirando" .

È solo una impressione? Certo che lo è! Non siamo tutto il giorno ad osservare gli allenamenti. In fondo abbiamo fatto miracoli fino a febbraio, quindi in effetti se uno "tira" può anche essergli concessa una certa libertà di espressione e lo si ascolta volentieri.

Tuttavia ci troviamo nella situazione di dover far presente, anche a chi si culla ancora nelle prestazioni di settembre-febbraio, che nelle ultime sette partite abbiamo raccolto solo la miseria di una vittoria. Quindi l'impressione che si stia solo parlando invece che tirare è perfettamente supportata dai fatti e questo al tifoso veronese non può andar certo giù.

Non è reato di lesa maestà dire che la squadra non sta più mostrando quella fame e quella rabbia che aveva ad inizio stagione. A salvezza raggiunta con largo anticipo e senza obiettivi realmente raggiungibili è comprensibile e accettabile avere una flessione e un calo di rendimento. Non è accettabile però perdere sei partite su sette. Senza nemmeno un shottino di autocritica, nemmeno accennata, velata o lasciata intendere.

Possiamo raccontarci fin che vogliamo che non ci facciamo mettere sotto dall'avversario, che giochiamo ancora bene, che avremmo meritato di più, che gli avversari hanno individualità più forti. Possiamo raccontarci quello che vogliamo ma sei partite perse su sette non è casualità. Qualcosa è cambiato, qualcosa abbiamo perso per strada.

Arrivare ottavi o tredicesimi non è che cambi poi molto, l'importante è sempre poter giocare ancora in serie A l'anno prossimo. Su questo credo saremo tutti d'accordo. Tuttavia qualche riflessione va fatta perché se è vero che Juric finora si è dimostrato un mago a riuscire a lavorare in situazioni disperate e con la rosa ridotta all'osso è altrettanto vero che non ha saputo ancora dimostrare di riuscire a portare a casa risultati con la rosa al completo e quindi in una situazione più confortevole. Sicuramente è compito dell'allenatore riuscire a tenere alta la tensione per tutto il campionato anche in assenza di stimoli legati alla classifica. Infine, dato per scontato che Juric resterà un'altra stagione con noi visto che ragionevolmente non si vede il motivo per il quale dovrebbe andarsene, qual ora non si riuscisse ad invertire l'attuale rotta con quali premesse possiamo pensare di ripartire la prossima stagione? Siamo sicuri che a giugno si possa resettare tutto per avere a settembre ancora una squadra di pirati come nelle ultime due stagioni?

Qualche domanda il tifoso se la fa perché nonostante la stagione resti ancora meravigliosa, il campionato va onorato dall'inizio alla fine, stimoli o meno, in Serie A come in Serie C.

Valeriano

Hellastory, 21/04/2021

LA STRATEGIA DI PRESIDIO E UN MERCATO FATTO DI PRESTITI


Povero Verona ... Prima la fragilità (tecnica e mentale) dimostrata all'Olimpico che conferma che anche quest'anno dovremo soffrire. Poi i rifiuti di mercato (Baldanzi, Richardson, Faivre) che, per motivi diversi, hanno tutti snobbato il Verona. Verona è una piazza poco appetibile o offre troppo poco? Comunque sia, per i tifosi del Verona ogni stagione è un continuo succedersi di momenti di passione con alternati picchi depressivi (molti) ed esaltati (pochi): si parte in estate con l'allestimento di una squadra decente in grado di salvarsi e si finisce con il riscontro sul campo. Il problema è che questo stress si risolve sempre solo negli ultimi giorni di trattativa e nelle ultime partite di campionato. Se questa è una situazione alla quale non finiremo mai ad abituarci, anche vedendo come si muovono nel frattempo le nostre avversarie dirette, credo che debbano essere rivisti i criteri che guidano le linee guida societarie e delle quali subiamo ansiogene conseguenze. Il Verona fa di un vanto la propria gestione oculata in termini di ingaggi e contenimento di costi. Corretto. Aggiungo che l'autofinanziamento nel mercato (compro sulla base di quanto riesco a vendere) è una regola quasi decennale introdotta da Setti che aveva un capitale limitato e anzi sosteneva se stesso con il risultato economico positivo della società. L'alternativa è prendere a prestito, magari con l'opzione del riscatto. Il Verona ha una struttura fragile e non può permettersi di sbagliare mercato, per questo punta su giocatori potenzialmente interessanti, magari provenienti da stagioni sfortunate. Spendere 10 milioni per un potenziale talento che poi o si infortuna o non riesce ad esprimersi sarebbe deleterio per il bilancio. Riuscire invece a strappare un'opzione ad una cifra prefissata aiuta la gestione societaria nel valutare l'opportunità di un successivo riscatto. Un buon esempio è stato il Cagliari che quest'estate ha riscattato Piccoli, Gaetano e Caprile spendendo subito 26 milioni e successivamente ha ceduto Piccoli alla Fiorentina per 25 ripagandosi di fatto l'intera operazione con il vantaggio di aver acquisito 2 giocatori (per loro) importanti.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

H.Verona-Cremonese?



H.Verona    Cremonese


Akpa-Akpro J.

Al-Musrati M.

Belghali R.

Bella-Kotchap A.

Bernède A.

Bradaric D.

Frese M.

Gagliardini R.

Giovane S.

Montipò L.

Nelsson V.

Niasse C.

Nunez Gestoso U.

Orban G.

Sarr A.

Serdar S.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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