La promozione in A rappresenta per Rafael il coronamento di una completa maturazione sotto tutti gli aspetti per questo portiere oramai saldamente nella top-presenze gialloblù. La stagione è stata per Rafael forse meno impegnativa di quella precedente ma farsi trovare pronto e limitare gli errori al minimo non è mai facile. Se siamo la difesa meno battuta del torneo gran parte del merito va anche a Rafael. Quest’anno il giudizio conferma la crescita del giocatore e quindi (per la prima volta per lui) è OTTIMO.
NICOLAS Andrade David (2/-3; -/-)
Solo due apparizioni, qualche errore abbastanza marchiano ma alla fine tutto sommato è andata anche bene. NON GIUDICABILE.
ABBATE Matteo (9/0; 2/0)
Stagione da dimenticare. Effettivamente il tasso tecnico di questo Verona era oramai troppo divergente dagli standard forniti dal generoso Abbate. E’ un giocatore a cui siamo e resteremo sempre affezionati ma non per questo possiamo nascondere che il suo apporto stagionale è stato INSUFFICIENTE.
AGOSTINI Alessandro (13/0; -/-)
La più grande sorpresa del mercato di gennaio senza dubbio. Ha colmato il vuoto nel ruolo di terzino sinistro in maniera encomiabile, sia in fase difensiva che in fase propositiva diventando anche prezioso assist-man. Buttato subito nella mischia senza ritmo partita, oppure appena rientrato dopo i due infortuni subiti, ha sempre saputo rendere sopra ogni aspettativa. Probabilmente il migliore terzino sinistro degli ultimi 11 anni, forse più. A 34 anni può ancora dare molto a questo Verona. Il suo giudizio è OTTIMO.
ALBERTAZZI Michelangelo (12/1; 3/0)
Non possiamo definirci entusiasti di Albertazzi, come non possiamo nemmeno lamentarci delle sue prestazioni. Sicuramente gli manca l’esperienza della prima squadra e a 22 anni è un handicap non da poco. Caratterialmente forse c’è qualcosa da smussare ma viene da una buona scuola calcio (e si vede) e si è dimostrato anche molto duttile tatticamente. E’ stato un discreto rincalzo senza dubbio ed è un peccato che non sia stato ancora valorizzato del tutto. Dovrà giocare molto titolare, forse non a Verona. Il suo campionato è stato SUFFICIENTE.
BIANCHETTI Matteo (7/0; -/-)
Non lo possiamo giudicare per l’unica presenza da titolare, quando è stato messo per necessità (e per caratteristiche fisiche) a marcare un marpione della categoria. Cerchiamo di guardare oltre: alle volte in cui è subentrato dalla panchina, spesso in un ruolo che non è il suo, denotando una certa sicurezza data dalla consapevolezza dei propri mezzi. Anche lui è un giocatore che dovrà fare esperienza ma le basi ha dimostrato di averle, tecniche e fisiche. Il suo giudizio resta SUFFICIENTE.
CACCIATORE Fabrizio (38/2; 1/0)
Un prezioso jolly, un giocatore forse non eccelso tecnicamente ma di sicuro molto generoso, resistente e combattivo. Un giocatore utilissimo a più riprese e con lui in campo non c’è nemmeno bisogno di avere troppe alternative in panchina. E’ chiaro che un giocatore così polivalente non può rendere al meglio in ogni occasione, consideriamo anche che è stato impiegato tantissimo durante la stagione e nelle posizioni più disparate. Nel finale di campionato è cresciuto tantissimo, in maniera anche inaspettata. La sua stagione è sicuramente BUONA.
CECCARELLI Luca (14/1; 2/0)
E’ proprio vero che un capitano quando è riconosciuto tale dal gruppo resta capitano anche in panchina. Sapere aspettare il proprio turno senza rompere le scatole non è una dote di poco conto. Alla fine le occasioni per dimostrare di poter stare in una serie B di alto livello le ha avute e le ha sfruttate a dovere. Ad Empoli ha segnato un gol che forse in quel momento aveva un valore inestimabile, per lui, per la squadra, per Mandorlini. Una stagione senz’altro positiva, DISCRETO il suo giudizio.
CRESPO Josè Angel (14/0; 3/0)
Doveva e poteva fare di più. Però non dimentichiamoci che con i continui guai fisici che ha sopportato e con le pressioni a cui era sottoposto poteva anche finire molto peggio di così. L’inizio di stagione è stato disastroso, il finale è stato discreto e l’ultima partita che ha giocato, contro il Brescia, è stata anche molto bella. Tutto sommato, anche per la reazione mostrata davanti alle difficoltà, possiamo definire la sua stagione pienamente SUFFICIENTE.
FATIC Ivan (4/0; 2/0)
Scommessa persa in partenza e probabilmente nessuno si è poi stupito troppo di ciò, nemmeno al Lecce dove è stato spedito a gennaio. NON GIUDICABILE.
MAIETTA Domenico (40/1; 3/0)
Premesso che gli siamo molto affezionati e lo consideriamo sempre un ottimo professionista, sinceramente potremmo paragonare in qualche modo questa stagione con quella scorsa? La risposta è no. Maietta ha reso molto meno rispetto ad un anno fa, sembrava più distratto e meno leader, più concentrato a svolgere il compitino che a giocare col cuore in mano come faceva l’anno scorso. Intendiamoci, le sue prestazioni restano sempre ampiamente sopra la media, ma se l’anno scorso gli abbiamo dato un ottimo, quest’anno non andiamo oltre un BUONO.
MORAS Vangelis (35/1; 3/0)
Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalle prestazioni di questo statuario greco chiamato in fretta e furia per sostituire lo squalificato Pesoli. Un giocatore che ha i tempi giusti nell’intervento, preciso, sicuro e che allo stesso tempo riesce anche a dirigere la difesa da leader. Va considerato che ha fatto un paio di errori che abbiamo pagato esageratamente cari però per il resto il suo rendimento è sempre stato elevatissimo. La vera colonna portante della difesa di quest’anno. Stagione sicuramente OTTIMA.
NON GIUDICABILI: BERARDI Alessandro.
Tra parentesi in sequenza: (presenze e gol in campionato/presenze e gol in Coppa Italia)
Povero Verona ... Prima la fragilità (tecnica e mentale) dimostrata all'Olimpico che conferma che anche quest'anno dovremo soffrire. Poi i rifiuti di mercato (Baldanzi, Richardson, Faivre) che, per motivi diversi, hanno tutti snobbato il Verona. Verona è una piazza poco appetibile o offre troppo poco? Comunque sia, per i tifosi del Verona ogni stagione è un continuo succedersi di momenti di passione con alternati picchi depressivi (molti) ed esaltati (pochi): si parte in estate con l'allestimento di una squadra decente in grado di salvarsi e si finisce con il riscontro sul campo. Il problema è che questo stress si risolve sempre solo negli ultimi giorni di trattativa e nelle ultime partite di campionato. Se questa è una situazione alla quale non finiremo mai ad abituarci, anche vedendo come si muovono nel frattempo le nostre avversarie dirette, credo che debbano essere rivisti i criteri che guidano le linee guida societarie e delle quali subiamo ansiogene conseguenze. Il Verona fa di un vanto la propria gestione oculata in termini di ingaggi e contenimento di costi. Corretto. Aggiungo che l'autofinanziamento nel mercato (compro sulla base di quanto riesco a vendere) è una regola quasi decennale introdotta da Setti che aveva un capitale limitato e anzi sosteneva se stesso con il risultato economico positivo della società. L'alternativa è prendere a prestito, magari con l'opzione del riscatto. Il Verona ha una struttura fragile e non può permettersi di sbagliare mercato, per questo punta su giocatori potenzialmente interessanti, magari provenienti da stagioni sfortunate. Spendere 10 milioni per un potenziale talento che poi o si infortuna o non riesce ad esprimersi sarebbe deleterio per il bilancio. Riuscire invece a strappare un'opzione ad una cifra prefissata aiuta la gestione societaria nel valutare l'opportunità di un successivo riscatto. Un buon esempio è stato il Cagliari che quest'estate ha riscattato Piccoli, Gaetano e Caprile spendendo subito 26 milioni e successivamente ha ceduto Piccoli alla Fiorentina per 25 ripagandosi di fatto l'intera operazione con il vantaggio di aver acquisito 2 giocatori (per loro) importanti.
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