|
PROSSIMO IMPEGNO
|
Emiliano Mascetti Nato a: Como Il: 11.03.1943 Scomparso a: Verona Il: 06.04.2022 Nazionalità: italiana Altezza: 180 cm Peso: 74 Kg Ruolo: Centrocampista Palmares: - Club scuola: Como Nazionale: 0 pres. 0 gol |
•«Sono contento di aver dedicato la mia carriera di calciatore al Verona, città che mi ha dato affetto e grandi soddisfazioni•»
Il suo sinistro avrebbe potuto infilare la cruna di un ago col pallone da quaranta metri. Il suo sinistro era arte pura, una specie di dichiarazione d'amore agli equilibri magici del mondo, fendenti rasoterra misteriosi come la forza che tiene sospeso il globo negli abissi dell'universo. Emiliano Mascetti quando era in giornata non giocava: suonava lo strumento accordatissimo e vellutato del suo sinistro, ed infatti non a caso con le sue prestazioni riuscì a stregare un critico quanto bravo giornalista come Gianni Brera che nella sua stagione d'oro (1977-78) lo propose per la nazionale nonostante il buon Emiliano avesse già trenta tre anni. Nella sua arte resisteva un'asciuttezza scarna che faceva preferire l'efficacia al ricamo e sveltiva la regia con le frustate di passaggi tesi come corde di violino, luminosa come acuti in grado di far impazzire la luce del gioco. Al piede del brasiliano sapeva unire la precisione di uno svizzero ed infatti la sua intelligenza e lucidità nel distribuire il gioco era proverbiale, e la fantasia tipicamente italica, soprattutto nella prima parte della sua carriera che lo forzava a scorrazzare su e giù dalla fascia sinistra con cui condivideva gioie e dolori, soddisfazioni e fatiche.
Emiliano Mascetti è stato, ma ancora è per tutti •«Il Capitano•», l'uomo dei record, l'unico giocatore in grado di segnare 35 gol in serie A con la maglia del Verona e di collezionare ben 232 presenze nell'arco di undici lunghi anni (debutto il 29 settembre 1968 in Napoli-Verona 1-1 e chiusura il 13 maggio 1979 in Verona-Napoli 0-0) dedicati alla causa del nostro amato club, ad esclusione della breve •«fuga•» che lo vide vestire la casacca granata del Toro tra il 1973 al 1975.
Mascetti nacque a Como l'11 marzo 1943. I primi passi da calciatore li fece nella squadra della città che lo lanciò tra i professionisti nel 1962 quando aveva solo 19 anni. Altri tre anni nel Como gli bastarono per mostrare agli osservatori di tutta Italia il proprio talento e le accentuate capacità di bomber nonostante il suo ruolo non gli permettesse molte possibilità di tirare a rete. Così nel 1965 decise di trasferirsi a Pisa per avere la possibilità di misurarsi con una categoria superiore, visto che orma la C cominciava a stargli stretta.
Tuttavia anche la squadra toscana, che non era ancora passata nelle mani dell'ambizioso e vulcanico presidente Anconetani, non offriva grossi stimoli ed aspettative al centrocampista comasco ed infatti in entrambe le stagioni la salvezza era arrivata solo all'ultima giornata (a Reggio Calabria nel 67' e a Reggio Emilia nel 68'). Così quando nell'estate del 1967 il Verona gli chiese di venire a completare il centrocampo di una squadra ormai pronta per il grande salto, Mascetti insieme al portiere De Min abbandonò Pisa e si trasferì in riva all'Adige.
Per i tifosi gialloblù la serie A rappresentava una sorta di realtà misteriosa, visto che nella sua lunga storia la società scaligera aveva fatto solo una fugace apparizione nella massima serie (nel 1957-58) quando nemmeno le prodezze del brasilero Delvecchio riuscirono a far evitare la retrocessione in serie B. Seguirono nove anni nella serie cadetta contraddistinti da tanti onorevoli piazzamenti e tranquille salvezze, ma senza avere mai quel qualcosa in più che può portare alla promozione. Ora era giunto alla presidenza l'ambizioso Garonzi, desideroso di riportare il club veneto nel calcio che conta. Per ottenere l'obiettivo aveva costruito una squadra giovane ed agguerrita, sapientemente allenata da Giancarlo Cadè.
Il risultato di questa intelligente strategia fu prima la tanto sospirata promozione e poi la conquista di un posto stabile nella massima serie. Ed infatti nei successivi 11 campionati, ben dieci vennero disputati nel paradiso del calcio. Tutte queste stagioni furono accomunate da un filo conduttore, e cioè la presenza a centrocampo di Mascetti. Il buon Emiliano mise a disposizione della squadra le proprie doti di infaticabile mediano e di ottimo realizzatore, l'intelligenza tattica, la capacità di creare gioco, diventando così il leader della squadra e il beniamino dei tifosi.
Le sue migliori annate non a caso coincisero con i migliori pazziamenti dell'Hellas e furono il 1972-73 e il 1978-79. In entrambi i casi venne nominato dai giornali sportivi come uno dei protagonisti del campionato e addirittura nel 1979 all'età di trentatré anni spinse Brera ad invocare la convocazione in nazionale. Ormai però l'età cominciava a farsi sentire ed infatti l'anno successivo lo vide malinconico protagonista di una delle peggiori stagioni nella storia del club. Gli acciacchi e gli infortuni si moltiplicarono mentre la precisione nei passaggi e la dinamicità in campo sembrarono tutto ad un tratto smarrirsi.
L'anno seguente fu l'ultimo della sua lunga carriera. Il nuovo allenatore, Fernando Veneranda decise di puntare su una squadra giovane, veloce, aggressiva e piena di speranza, tutte caratteristiche che appartenevano al passato di Mascetti. Fu così che il capitano, il leader della squadra, il recordman di presenze, fu costretto a sedersi più di una volta in panchina, insieme ad altri celebri •«vecchietti•», come Boninsegna, Trevisanello e Franzot, ma anche a sconosciuti ragazzini giunti dalla primavera che tutto d'un tratto sembravano essere divenuti più importanti per la squadra di quello che veniva ormai considerato un vecchi utile solo a far spogliatoio. Fu così inevitabile la decisione, a fine anno, di appendere le scarpe al chiodo.
Nacque a questo punto una seconda brillante carriera, quella di direttore sportivo. Infatti nella stagione della retrocessione Garonzi, in seguito ad una serie di improperi e di accuse lanciate all'arbitro Menicucci, reo di aver concesso troppo generosamente un rigore al Napoli che era costato all'Hellas una sconfitta in una partita importantissima, venne squalificato a vita. Egli venne allora sostituito da un quadrunvirato formato da D'Agostino, Guidotti, Giglio e Di Lupo (tutti accomunati dal fatto di avere i figli che giocavano nelle giovanili gialloblù) che decisero di offrire a Mascetti il ruolo di ds. Il ragazzo, aiutato dall'esperienza maturata nei campi di gioco, dalla passione per il calcio e da una grinta insospettabile nel raggiungere i propri obiettivi con totale pragmaticità, mostrò subito di saperci fare e nel giro di pochi anni costruì pezzo dopo pezzo la squadra che avrebbe stupito l'Italia. Le ciliegine sulla torta furono gli acquisti di Briegel ed Elkjaer.
Pur non essendo veronese di nascita il suo cuore resta legato a Verona, città a cui indubbiamente ha dato tanto, ma dalla quale ha ricevuto stima ed affetto in abbondanza. Un'ennesima controprova si è avuta nel recente sondaggio fatto dal nostro sito in collaborazione con •«solohellas•» per eleggere il calciatore del secolo, in cui Mascetti ha ricevuto l'8% dei voti classificandosi 4•º tra i centrocampisti.
Emiliano Mascetti si spegne a Verona il 6 aprile 2022.
Stagione | Squadra | Serie | Presenze | Reti |
1960-61 | Como | B | 0 | 0 |
1961-62 | Como | B | 3 | 0 |
1962-63 | Como | B | 2 | 0 |
1963-64 | Como | C | 33 | 11 |
1964-65 | Como | C | 33 | 9 |
1965-66 | Pisa | B | 33 | 2 |
1966-67 | Pisa | B | 24 | 4 |
1967-68 | Hellas Verona | B | 34 | 2 |
1968-69 | Hellas Verona | A | 21 | 0 |
1969-70 | Hellas Verona | A | 28 | 1 |
1970-71 | Hellas Verona | A | 28 | 5 |
1971-72 | Hellas Verona | A | 23 | 3 |
1972-73 | Hellas Verona | A | 28 | 7 |
1973-74 | Torino | A | 26 | 0 |
1974-75 | Torino | A | 24 | 2 |
1975-76 | Hellas Verona | A | 29 | 7 |
1976-77 | Hellas Verona | A | 25 | 2 |
1977-78 | Hellas Verona | A | 28 | 9 |
1978-79 | Hellas Verona | A | 22 | 1 |
1979-80 | Hellas Verona | B | 12 | 0 |
Campionato | Coppe Nazionali | Spareggi/PlayOut | TOTALE | ||||||
Stagione | Serie | Pres. | Reti | Pres. | Reti | Pres. | Reti | Pres. | Reti |
1967-68 | B | 34 | 2 | 1 | 1 | 0 | 0 | 35 | 3 |
1968-69 | A | 21 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 23 | 1 |
1969-70 | A | 28 | 1 | 3 | 0 | 2 | 0 | 33 | 1 |
1970-71 | A | 28 | 5 | 3 | 1 | 5 | 0 | 36 | 6 |
1971-72 | A | 23 | 3 | 4 | 1 | 0 | 0 | 27 | 4 |
1972-73 | A | 28 | 7 | 4 | 0 | 0 | 0 | 32 | 7 |
1975-76 | A | 29 | 7 | 11 | 3 | 0 | 0 | 40 | 10 |
1976-77 | A | 25 | 2 | 4 | 1 | 0 | 0 | 29 | 3 |
1977-78 | A | 28 | 9 | 4 | 1 | 0 | 0 | 32 | 10 |
1978-79 | A | 22 | 1 | 4 | 0 | 0 | 0 | 26 | 1 |
1979-80 | B | 12 | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 | 15 | 0 |
Totale | - | 278 | 37 | 43 | 9 | 7 | 0 | 328 | 46 |
Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
Como-H.Verona?
Riepilogo stagionale e classifica generale
Devi essere iscritto per visualizzare i dati dell'Almanacco del giorno |
HELLASTORY.net è online dall'11 maggio 2001
( 8549 giorni)
Ogni contenuto è liberamente riproducibile con l'obbligo di citare la fonte. Per qualunque informazione contattateci. Leggi la nostra Informativa Privacy. [www.hellastory.net] - {ts '2024-10-05 03:42:03'} - {ts '2024-10-05 10:42:03'} [browser] |