Francelino da Silva Matuzalém Nato a: Natal (BRA) Il: 10.06.1980 Nazionalità: brasiliana Altezza: 175 cm Peso: 70 kg Ruolo: Centrocampista Palmares: 1 Coppa Italia (Lazio, 1998-99), 1 Supercoppa Italiana (Lazio, 1999), 2 campionati ucraini ( Shakhtar Donetsk, 2005,2006), 1 Campionato del Mondo Under 17 (Brasile, 1997), Club Scuola: Vitoria (BRA)

Un ritocco a centrocampo per sistemare la rosa effettivamente ci voleva. Lo reclamavano in tanti durante la fase finale del calciomercato ma alla fine non se ne fece nulla. A dire il vero si reclamava molto di più un rinforzo in difesa ma evidentemente sotto quel punto di vista la società proprio non ci sente.

Alla fine il rinforzo per il centrocampo arriva dal mercato svincolati e dobbiamo dire che ci pare, a primo impatto, un signor rinforzo: Francelino Matuzalem, ex di mille e mille squadre, un passato importante in Italia, in Spagna e in Ucraina nonché campione del mondo col Brasile Under 17 (con Ronaldinho).

Per chi non lo conoscesse, stiamo parlando di un lottatore di prima categoria. Uno che in mezzo al campo non tira mai indietro il piede, anzi, semmai il piede lo fa tirare indietro agli avversari che ben ne conoscono la fama.

Si, perché il signore in questione è un “personaggio” la cui carriera è costellata di grandi stagioni e di grandi casini combinati, dentro e fuori dal campo. Ai tempi di Napoli, molto giovane, se la spassava alla grande dimenticandosi quasi di allenarsi poi mise su famiglia e più o meno la testa andò a posto, esclusa qualche disavventura singolare alla guida. In mezzo in campo però la tigre non è mai cambiata restando sempre elegante ma allo stesso tempo temibile. Un mix eccellente di classe e di irruenza, palloni strappati dai piedi degli avversari oppure interventi sciagurati, dipende da cosa gli passa per la testa in quel momento, lanci lunghi smarcanti per l'attaccante, punizioni e calci d'angolo al bacio grazie al sinistro fatato (vedi Genoa-Verona 2-0 stagione 2013/14, entrambi i gol su suoi assist!). Due piedi quindi che cambiano forma durante i 90 minuti, da martelli per picchiare a pennelli per dipingere magari anche durante la stessa azione di gioco.
Qualcuno, di questa sua “garra”, ne ha fatto veramente le spese, tipo Christian Brocchi, che, dice la cronaca, dopo un suo intervento nel 2013 non ha più potuto riprendere l'attività agonistica.

Lasciando da parte questi brutti dettagli, facciamo notare come la carriera e l'esperienza accumulata dal giocatore sia di tutto rispetto. Per lui parlano le 10 stagioni giocate in serie A, sempre da titolare e da leader, in passato come mezzala offensiva di sinistra per poi scalare facendo il mediano-regista, e le 45 presenze europee tra Champions e Europa League.

Sempre relativamente alla sua verve agonistica, i tabellini parlano anche di una media di un cartellino giallo ogni 3 partite ma nell'ultima stagione a Bologna, in un campionato da protagonista in serie B, giocando quasi sempre da mediano, è riuscito ad alzare la media con la bellezza di 18 cartellini in 34 partite con solo una espulsione dovuta ad un doppio giallo. Visto lo schieramento tattico del Verona e la mancanza di un giocatore con queste caratteristiche c'è da aspettarsi che la media cartellini non sarà, quest'anno, troppo dissimile da questa.

Il ruolo che andrà a ricoprire Matuzalem può essere duplice: come vice-Viviani nel ruolo di mediano oppure come vice-Hallfredsson nel ruolo di mezzala sinistra con propensione offensiva. In entrambi i casi l'acquisto sembra particolarmente mirato e di sicura efficacia visto che al momento in quei due ruoli potevano alternarsi solo Greco e Ionita che per quanta buona volontà ci possano mettere rappresentano pur sempre due rincalzi.

Ne vedremo delle belle, assicurato!

Valeriano