Gianluca Frabotta Nato a: Roma Il: 24.06.1999 Nazionalità: italiana Altezza: 187 cm Peso: 70 kg Ruolo: Terzino sinistro, Ala sinistra Club Scuola: ULN Consalvo

Colpo a sorpresa di D'Amico, magari studiato da tempo ma per noi mortali la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Sono i colpi migliori quelli che si concludono così in fretta. Gianluca Frabotta passa al nostro Verona in prestito con diritto di riscatto (e controriscatto).

Gianluca Frabotta, che suona quasi Gianluca Zambrotta e con il quale qualche somiglianza si può anche trovare, era ed è tuttora indicato come uno dei giovani più promettenti del vivaio italiano. Giovane secondo l'accezione italiana, visto che è classe 1999 e quindi ha già compiuto i suoi bei 22 anni.

Non essendo figlio d'arte non ha avuto alcuna spinta verso l'alto e la sua gavetta se l'è fatta tutta, partendo con la scuola calcio nei sobborghi di Roma, poi l'approdo alle giovanili del Bologna, il prestito in C al Renate e poi al Pordenone ed infine, rientrando nei giri di scambi tra Juventus e i felsinei, viene aggregato alla Juventus U23 allenata da Fabio Pecchia. In quella stagione riesce ad emergere tra i tanti e Pirlo lo convoca direttamente in prima squadra. La vera fortuna per il giocatore è stato l'infortunio di Alex Sandro che ha gli ha liberato il posto da titolare sulla fascia di sinistra e gli ha permesso di giocare da titolare praticamente per tutta la prima parte del campionato.

Frabotta di doti ne ha e ne ha fatte anche vedere. Fisicamente è ben piazzato essendo alto quasi 1 e 90 ma rimanendo longilineo. Una struttura fisica strana per un terzino abituato a scorribande sulla fascia. Infatti quando lo vedi correre non è uno spettacolo particolarmente piacevole. Frabotta butta le gambe dappertutto un po' come faceva Luca Toni. Però quelle gambe, che sono lunghe, sono ben manovrate e servono ad arpionare i palloni in difesa o a toglierli dai piedi dell'avversario, come servono ad arrivare prima degli avversari e anche per prendere balon e gamba quando proprio non si può farne a meno.

Di Pirlo possiamo dir di tutto ma non che non sappia lanciare i giovani. Tuttavia il problema è un altro: l'ambiente juventino non è in grado di aspettare un allenatore, figuriamoci se può aspettare un giovane. Servono risultati subito, non c'è tempo, tutti devono essere bravissimi sempre. Non interessa se vieni dalla C e se non hai esperienza. Così, dopo buone prestazioni arriva il fatidico Inter-Juventus, quando Hakimi si fa beffe di Frabotta e il giocatore viene praticamente scartato e vedrà poi il campo col contagocce. Da qui, Frabotta diventa scarso e nessuno lo vuol più vedere in campo. Vai a dirglielo tu che non puoi dare la colpa solo ad un 21enne alle prime armi e che magari buona parte della colpa era del tracollo a centrocampo ad opera dei due «fenomeni» Bentancur e Rabiot. Senza contare che la settimana prima Hakimi aveva massacrato anche Spinazzola!

Arriviamo quindi a quest'estate dove a Frabotta serve una iniezione di fiducia, serve una piazza più tranquilla in cui poter crescere senza pressioni inutili, con la consapevolezza di essere in una squadra che deve lottare per la salvezza. L'aveva cercato l'Atalanta ma probabilmente per il giocatore era più importante andare a giocare stabilmente e per tornare tra le big c'è tutta la vita davanti.

Non aspettiamoci Dimarco, piuttosto Frabotta sarà una specie di Faraoni. Tanta corsa e forza fisica, determinazione, impegno, qualche cross non eccezionale, qualche tiro dritto per dritto, tantissimo margine di crescita.

Valeriano