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PROSSIMO IMPEGNO
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Juan Manuel Arèvalos Iturbe Nato a: Buenos Aires (Arg) Il: 04.06.1993 Nazionalità: argentina Altezza: 172 cm Peso: 64 kg Ruolo: Ala destra Club Scuola: Cerro Porteno (Par) Nazionale: 1 campionato paraguaiano (Cerro Porteno, Apertura 2009), 1 campionato portoghese (Porto, 2011-12) |
E' stato il colpo più chiacchierato dell'ultima giornata di mercato ed il popolo gialloblu ha dovuto attendere quasi un mese prima di vederlo all'opera con la maglia dell'Hellas. Eppure
Juan Manuel Iturbe, il «Messi del Guarani», a dispetto dello scarso minutaggio saggiamente concessogli nelle prime gare da Mandorlini (che sa gestire l'ingresso nel calcio che conta dei giovani talenti come pochi, vedi i casi Jorginho e Tachtsidis) è un calciatore dal potenziale enorme, che le partite con Livorno e Bologna hanno già iniziato disvelare in maniera scintillante.
Premettiamo una cosa: di giovani talenti o pseudo-tali cui sono state avventatamente affibbiate etichette roboanti come improbabili eredi dei big del calcio ne è piena la storia del calciomercato. Ed anche senza scomodare il caso Khadrejnane - di cui abbiamo raccontato qualche mese fa la triste fine e per il quale l'etichetta di nuovo Nasri risultava già chiaramente iperbolica nel momento in cui la si fece - rimanendo a Verona, ma sponda Chievo, come non ricordare il caso di «Foquinha» Kerlon, qualche anno fa considerato il nuovo Ronaldinho. In questo caso il paragone non sembrava nemmeno troppo azzardato, se si considera che il fantasista brasiliano, quando giunse a Verona, a soli 20 anni (la stessa età di Iturbe) vantava numerose presenze da titolare con la maglia del Cruzeiro e la vittoria di un mondiale Under 17 con tanto di titolo di capocannoniere e di miglior giocatore del torneo. Non proprio una pippa insomma: eppure, anche a causa di numerosi infortuni, la sua esperienza in Italia si limitò a 4 partite ed ora, a 25 anni, Kerlon delizia le poco esigenti platee del Fujieda MYFC, squadra di media classifica della massima serie giapponese. Questo solo per ricordare che non basta avere qualità tecniche fuori dal comune e mostrare numeri da fenomeno nei tornei giovanili per imporsi nel calcio che conta; ad esse occorre infatti abbinare carattere, resistenza fisica, capacità di evitare e/o resistere agli infortuni, mentalità vincente, spirito di squadra e tanto altro ancora. Ebbene, che dire allora di Iturbe?
A suo favore parla innanzitutto un esordio nel calcio dei grandi da assoluto predestinato: Iturbe ha debuttato in prima squadra a soli 16 anni e 24 giorni, lanciato dall'ex gialloblu Pedro Troglio; a 17 anni (era il 2010) è stato al centro di un caso diplomatico internazionale che ha visto il Paraguay (la terra dei suoi genitori e dove è cresciuto calcisticamente) e l'Argentina (la terra dove è nato) contendersi il suo talento ed ha partecipato da protagonista con la maglia albiceleste al Mondiale Under 20; non ancora maggiorenne ha segnato una splendida doppietta in Copa Libertadores contro il Colo Colo, ed a 18 anni appena compiuti è stato ingaggiato per 4 milioni di euro dal Porto, club che difficilmente sbaglia un colpo quando si tratta di individuare giovani attaccanti dal grande potenziale (basti pensare ai vari Falcao, Hulk, James Rodriguez).
Sin qui i lati positivi, dopo di che qualcosa si è inceppato: in Portogallo, infatti, la giovane ala destra in un anno e mezzo ha collezionato solo 5 partite con la prima squadra e 6 con la formazione delle riserve, senza mai trovare la via del gol. Un bottino decisamente deludente, che ha spinto il club portoghese a prestare Iturbe al River Plate ad inizio 2013. Tornato in Sud America, il Messi del Guaranì ha ricominciato ad esibire i pezzi pregiati del suo repertorio, ossia rapidità, scatto bruciante, grandi capacità nel palleggio ed un tiro forte e preciso. Il bottino di 3 reti e 2 assist negli 867 giocati ha contribuito al secondo posto finale del River ed ha richiamato l'attenzione del Porto, con cui Iturbe ha svolto tutta la preparazione nel corso dell'estate 2013, segnando un gol strepitoso da fuori area nell'amichevole contro il Marsiglia.
Iturbe è passato al Verona in prestito con diritto di riscatto ad una cifra che inizialmente sembrava fosse stata fissata a 8 milioni di euro, ma che - secondo voci confermate dalla società - ammonta in realtà a 15 milioni di euro. La cosa curiosa è che nel caso in cui l'Hellas non esercitasse il diritto, il giovane argentino tornerebbe al Porto dove a quel punto per acquistarlo bisognerebbe pagare la cifra fissata dalla clausola di rescissione di 60 milioni di euro (anche per questo sono in molti a sostenere che dietro all'arrivo in gialloblu di Iturbe ci sia la regia di una big). Perché la squadra portoghese abbia deciso di «disfarsi» di Iturbe concedendo questo possibile sconto al Verona (che, se esercitato garantirebbe comunque ai lusitani una plusvalenza di 11 milioni di euro) all'ultimo giorno di mercato è un fatto che può trovare una risposta nelle parole con cui i fan del club biancoblu hanno commentato la sua partenza. Nella sostanza tutti concordavano sul fatto che Iturbe fosse un giocatore di grande talento e molti lo volevano pure titolare, un fatto non da poco, considerando il fior fiore di attaccanti passati per il Porto negli ultimi anni. Però allo stesso tempo quasi unanimemente lamentavano il fatto che Iturbe sia un giocatore «montato», egoista, con poco spirito di sacrificio ed eccessivamente chiacchierone (per le polemiche quando non gioca). Insomma il tipico prototipo del calciatore moderno (salvo rare eccezioni, vedi proprio Messi), che dopo 2 bei gol ed un pò di «peana» da parte della stampa si considera già arrivato e si atteggia da primadonna.
Un simile modo di comportarsi - per usare un eufemismo - non combacia esattamente con quello che si aspettano da un giocatore i tifosi gialloblu ed un allenatore tosto come Mandorlini; Iturbe, se vorrà convincere il mister a concedergli stabilmente una maglia da titolare, dovrà per forza cambiare registro. Nelle gare contro il Livorno ed il Bologna ha dimostrato di essere sulla buona strada e gli spettatori hanno potuto ammirare un calciatore non solo rapidissimo e di qualità tecniche sopraffine (molto più efficace da ala che da trequartista), ma anche un lottatore a disposizione della squadra, costante nei ripiegamenti difensivi e determinato nel battagliare su ogni pallone. Se riuscirà a mantenere questo atteggiamento senza perdere la concentrazione e l'umiltà ai primi exploit, il Verona potrà coccolarsi un piccolo grande campione! E lustrare il portafoglio in vista del prossimo mercato estivo, perchè uno così difficilmente sfuggirà agli appetiti assai remunerativi di una big del calcio mondiale.
Aggiornamento 2013-14
La stagione per Iturbe è andata oltre ogni rosea aspettativa. Il giocatore ha dimostrato subito il proprio valore ed è diventato una pedina inamovibile nello scacchiere di Mandorlini.
Lo stesso mister arrivò a confidare che Iturbe è uno da far giocare in qualsiasi condizione perchè può sempre fare la gicata vincente.
La presentazione al Verona è stata subito impressionante. Contro il Livorno oltre al mirabolante calcio di punizione realizzato e bravamente conquistato si sono viste fin da subito le sue caratteristiche.
Durante la stagione poi abbiamo conosciuto di lui altre doti, come la generosità, l'impegno, lo spirito di sacrificio. Spesso veniva chiamato a compiti di copertura sulla fascia per poi ripartire a razzo una volta ripreso il pallone.
La strana coppia, Toni-Iturbe, differenze di età e di statura fisica ragguardevoli ma non differenze di spirito, ha reso al massimo e tanti gol di Luca sono frutto del lavoro di Juancito.
Stiamo parlando di un giocatore non di un altro livello ma di un altro pianeta. Mai abbiamo visto un talento simile a Verona. Una velocità impressionante, un cambio di passo in corsa devastante per qualsiasi avversario e tecnica da argentino purosangue. Il tutto sarebbe niente se non fosse abbinato anche a grande serietà, impegno, caparbietà e spirito di sacrificio. Un 21enne con queste caratteristiche è destinato a sfondare per forza. Inutile cercare nei nuovi arrivi futuri «il nuovo Iturbe» perchè non lo ritroveremo mai.
Enrico - Valeriano
Stagione | Squadra | Serie | Presenze | Reti |
2008-09 | Cerro Porteno (A) | A | 4 | 0 |
2009-10 | Cerro Porteno (A) | A | 3 | 0 |
2010-11 | Cerro Porteno (A) | A | 15 | 3 |
2011-12 | Porto (Por) | A | 4 | 0 |
2012-13 | Porto (Por) | A | 1 | 0 |
2012-13 | Porto B (Por) | B | 6 | 1 |
Gennaio 2013 | River Plate (Arg) | A | 17 | 3 |
2013-14 | Porto (Por) | A | 1 | 0 |
Agosto 2013 | Hellas Verona | A | 33 | 8 |
2014-15 | Roma | A | 27 | 2 |
2015-16 | Roma | A | 12 | 1 |
Gen. 2016 | Bournemouth (Eng) | A | 2 | 0 |
2016-17 | Roma | A | 5 | 0 |
Gen. 2017 | Torino | A | 16 | 1 |
2017-18 | Club Tijuana (Mes) | A | 14 | 0 |
2018-19 | Pumas UNAM (Mes) | A | 29 | 4 |
2019-20 | Pumas UNAM (Mes) | A | 18 | 2 |
Gen. 2020 | Pachuca (Mes) | A | 4 | 0 |
2020-21 | Pumas UNAM (Mes) | A | 35 | 2 |
2021-22 | Aris Salonicco (Gre) | A | 33 | 1 |
2022-23 | Aris Salonicco (Gre) | A | 33 | 4 |
2023 | Gremio (Bra) | A | 2 | 0 |
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