Nato a: Macerata
Il: 01.09.1978
Nazionalità: italiana
Altezza: 180 cm
Peso: 75 kg
Ruolo: Centrocampista centrale/sinistro
Palmares: -
Club Scuola: Juventus
Nazionali Giovanili: 21 pres. 3 gol
Luigi Giandomenico •«nasce•» come una delle grandi promesse del calcio italiano. Già dal 1994, a poco più di quindici anni, entra a far parte delle rappresentative nazionali giovanili. Grazie alla maglia azzurra Giandomenico riesce a togliersi parecchie soddisfazioni, gioca contro le migliori rappresentative europee sfidando future grandi promesse del calcio mondiale (come Owen, Heskey, Rio Ferdinand e Farinos) e mette a segno 3 reti in 21 partite.
Parallelamente si fa strada nel prestigioso vivaio juventino, nel quale gli fa compagnia un certo Max Vieri, fino a debuttare nell?autunno del 1997 con la prima squadra. L?occasione non è delle più eccitanti, si tratta di una inedita sfida tra Juventus e Brescello. La sua apparizione dura circa una mezzoretta (entra al 64? sul 2-0) giusto il tempo per arrotondare a quattro le reti segnate e fornire da buon trequartista, palloni preziosi per Padovano e Fonseca, autore di una doppietta. L?esperienza bianconera in pratica si conclude qui. La stagione successiva infatti viene mandato al Venezia a farsi le ossa.
L?approdo in laguna conferma quanto il ragazzo sia stimato nell?ambiente, visto che non capita a tutti di
essere dato in prestito subito ad una squadra di serie A. A volerlo è Novellino, uno che di calcio se ne
intende e che dopo le prime amichevoli estive conferma la sua preferenza per il centrocampista bianconero: •«Questo è uno di quei giocatori, di quei giovani che faranno carriera•». E Aggiunge: •«Giandomenico è un centrocampista molto duttile, sa toccare bene il pallone e dispone già di una grande visione di gioco. Gli manca, ovviamente, un po•' d•'esperienza, ma sono certo che saprà farsela in questo campionato, il suo primo da professionista, con la maglia del Venezia•». E invece le cose vanno diversamente. Dopo la sfortunata eliminazione contro la Juventus in Coppa Italia (dove gioca sia all?andata, 1-1, che al ritorno, 2-2) infatti Novellino non gli concede più spazio, probabilmente spinto dalle grandi sofferenze e difficoltà che la sua squadra si trova ad affrontare prima del provvidenziale arrivo di Recoba. Arrivo che giunge dopo che Giandomenico se n?è andato. A gennaio infatti il giovane centrocampista si trasferisce ad Arezzo.
Sfumata la possibilità di raggiungere fin da giovanissimo l?olimpo del calcio, il giovane centrocampista, rispedito nelle categorie inferiori a far gavetta, si smarrisce, diventando ben presto solo la pallida copia di quella •«giovane promessa destinata a far carriera•» decantata da Novellino. La delusione dell?occasione mancata a Venezia e la disabitudine alle rudezza e alla combattività delle partite di C, lo rilegano ben presto al ruolo di comparsa e i trasferimenti ad Arezzo, Reggiana, Modena e Brescello sembrano ormai solo delle tristi tappe verso un progressivo e precoce declino.
Ma è a questo punto che appare nel suo cammino l?uomo che riuscirà finalmente a dargli quella svolta di cui necessita. E? l?allenatore Cadregari. Il mister del Brescello intuisce le notevoli capacità tecniche di Giandomenico come pure i grossi limiti caratteriali che ne fanno un giocatore discontinuo, indolente, privo di cattiveria agonistica. Pungolato e spronato a dovere Giandomenico finalmente capisce che è ora di fare sul serio e di mettere in campo almeno un po•' di quell?•«animus pugnandi•», necessario per emergere. E finalmente arrivano le soddisfazioni. In 32 partite mette a segno ben 9 reti, cifre importanti per un centrocampista che gli valgono il ritorno a Reggio.
Qui ritrova Cadregari, anche lui approdato nel club emiliano e il binomio si riconferma molto positivo, almeno per il calciatore. Giandomenico infatti, nonostante sia costretto a saltare le prime 8 giornate a causa di un brutto infortunio, riconferma il bottino di 9 reti (solo 2 su rigore) e conquista una media-voto di 6,40. E? in particolare il finale di stagione ad esaltarlo. Giandomenico segna 6 reti nelle ultime 8 gare e trascina così i suoi ad una sofferta salvezza. Una grande stagione che gli vale finalmente l?approdo in B, al Verona.
Giocatore abile sia come trequartista che come esterno, dispone di un grande piede sinistro che ne fanno un centrocampista molto dotato tecnicamente e in grado di impostare e finalizzare il gioco della squadra. Purtroppo la cronica predisposizione agli infortuni, la tendenza a tirar indietro il piede e l?eccessivo gusto della •«bella giocata•» a volte lo portano a risultare inutile per la squadra, minandone così la continuità di rendimento. E? chiaro comunque che si tratta di un giocatore importante che potrebbe costituire con i vari Cassetti, Italiano, Salvetti (se, come pare, rimarrà) e Melis (oltre a Mazzola, Lomi e la promessa Mancinelli) un centrocampo di grande qualità e che avrebbe davvero pochi eguali nel resto della categoria. Come sappiamo tuttavia c?è di mezzo Pastorello. Meglio quindi aspettare la fine del calciomercato prima di cantar vittoria.
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