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PROSSIMO IMPEGNO
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Pedro Antonio Troglio Nato a: Lujan Poia (Arg) Il: 28.07.1965 Nazionalità: argentina Altezza: 172 cm Peso: 68 kg Ruolo: Centrocampista Club scuola: River Plate (Arg) Nazionale: np |
La carriera di Pedro Antonio Troglio iniziò nel lontano 1983 quando all'età di 18 anni debuttò nella massima serie con la gloriosa «camiseta» bianca e rossa del River Plate. Se da una parte il fatto di giocare così giovane in un club importante come il River era motivo di grande orgoglio, dall'altro precludeva la possibilità di trovare subito spazio tra i titolari visto che la concorrenza era nutrita. Così in 4 anni vide il campo in sole tre occasioni, sufficienti per vincere il campionato nella stagione 1985-86.
L'anno successivo è finalmente il suo turno, dopo poche partite conquista un posto stabile tra i titolari ed è subito protagonista. Impiegato come interditore, corre e pressa con grande ardore dimostrandosi un instancabile recuperatore di palloni, abile anche nel rilancio dell'azione. Al secondo anno si conferma a grandi livelli e già si parla di lui come una delle grandi promesse del calcio argentino. Logico quindi aspettarsi una chiamata dal calcio che conta, che arriva puntualmente nell'estate 1988.
E' il Verona di Chiampan a volerlo, per sostituire il partente Di Gennaro. In realtà più che il dirigente erano stati i suoi procuratori a piazzarlo in riva all'Adige. L'arrivo dell'altro argentino, Caniggia, aveva creato un grosso giro d'affari tra la nota coppia di procuratori Aloisio (che tra gli assistiti ha Batistuta)-Caliendo e Chiampan, che avrebbe dovuto portare in gialloblù lo sconosciuto Herrera e il più celebre Balbo, destinato a fare con i suoi gol le fortune di Udinese e Roma. Alla fine però arrivò solo Troglio. Piccolo e combattivo, possedeva una buona tecnica ma modeste attitudini tattiche, applicandosi soprattutto a portare palla con grande alacrità ma in genere con scarso costrutto. La sua grinta gli permise comunque di conquistare la stima di molti addetti al lavoro in particolare di Calleri, presidente della Lazio, intenzionato a farne uno dei punti cardine della sua squadra.
A Roma Troglio confermò pregi e difetti e si preparò per quello che sarebbe stato l'appuntamento più importante della sua carriera: i mondiali d'Italia 90'. L'Argentina campione in carica era considerata la grande favorita insieme all'Italia di Vicini, ma alla prima partita venne sorprendentemente sconfitta dai dilettanti africani del Camerun. Questa sconfitta destò un gran scalpore, ma l'Argentina trovò la forza di riscattarsi battendo la Russia e pareggiando con la Romania. Troglio non era un titolare ma entrava spesso nel secondo tempo dimostrandosi sempre utile con la sua grinta a dare freschezza alla squadra. Raggiunti per il rotto della cuffia gli ottavi, l'Argentina tirò fuori il carattere e la fortuna ed eliminò prima i rivali storici del Brasile e poi ai rigori i temuti jugoslavi. Si arrivò così all'indimenticabile semifinale di Napoli. I sudamericani, che fino ad allora erano riusciti a procedere solo grazie a qualche lampo di genio di Maradona, trovavano un Italia vincente e convincente. Tutti sappiamo come finì quel match, con una sofferta vittoria ai rigori e il pubblico napoletano mezzo in festa. Il sogno si spezzò in finale quando un rigore di Brehme condannò gli argentini alla piazza d'onore. A Troglio rimase la consolazione di aver disputato da protagonista la semifinale e la finale.
Terminati i mondiali, rimase altri quattro anni in Italia (1 a Roma, 3 con l'Ascoli), perdendo prima la nazionale e poi la serie A. Nel 1994 si trasferì in Giappone dove ritornò a vestire i panni di protagonista e beniamino del pubblico. I 20 gol segnati in 2 anni gli bastarono per capire che il campionato giapponese gli andava stretto e così fece ritorno in patria, al Gimnasia Plata nel 1996/97. E lì è cominciata per lui una seconda felice giovinezza che lo vede ancora oggi protagonista. Anche in questa stagione Troglio è infatti titolare fisso e potrebbe togliersi la soddisfazione di vincere per la seconda volta il campionato argentino. Il suo Gimnasia infatti si trova ai vertici della classifica.
Stagione | Squadra | Serie | Presenze | Reti |
1983 | River Plate (Arg) | A | 1 | 0 |
1984 | River Plate (Arg) | A | 1 | 0 |
1985 | River Plate (Arg) | A | 0 | 0 |
1985-86 | River Plate (Arg) | A | 1 | 0 |
1986-87 | River Plate (Arg) | A | 23 | 1 |
1987-88 | River Plate (Arg) | A | 33 | 2 |
1988-89 | Hellas Verona | A | 32 | 1 |
1989-90 | Lazio | A | 24 | 0 |
1990-91 | Lazio | A | 16 | 1 |
1991-92 | Ascoli | A | 32 | 4 |
1992-93 | Ascoli | B | 38 | 6 |
1993-94 | Ascoli | B | 36 | 3 |
1993-94 | Avispa Fukuoka (Gia) | A | 0 | 0 |
1994-95 | Avispa Fukuoka (Gia) | A | 29 | 10 |
1995-96 | Avispa Fukuoka (Gia) | A | 27 | 10 |
1996-97 | Gimnasia La Plata (Arg) | A | 15 | 0 |
1997-98 | Gimnasia La Plata (Arg) | A | 6 | 1 |
1998-99 | Gimnasia La Plata (Arg) | A | 35 | 3 |
1999-00 | Gimnasia La Plata (Arg) | A | 27 | 0 |
2000-01 | Gimnasia La Plata (Arg) | A | 13 | 0 |
2001-02 | Gimnasia La Plata (Arg) | A | 27 | 0 |
Campionato | Coppe Nazionali | Spareggi/PlayOut | TOTALE | ||||||
Stagione | Serie | Pres. | Reti | Pres. | Reti | Pres. | Reti | Pres. | Reti |
1988-89 | A | 32 | 1 | 10 | 1 | 0 | 0 | 42 | 2 |
Totale | - | 32 | 1 | 10 | 1 | 0 | 0 | 42 | 2 |
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