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Wladyslaw Zmuda Nato a: Lublino (Pol) Il: 06.06.1954 Nazionalità: polacca Altezza: 187 cm Peso: 84 kg Ruolo: Difensore centrale Club scuola: Motor Lublin (Pol) Nazionale: - pres. - gol |
Quando giunse a Verona nell'estate del 1982, Wladyslaw Zmuda era un giocatore all'apice della carriera, pronto a conquistare, dopo tanti successi in patria e con la propria nazionale, consensi e stima anche nel più difficile campionato del mondo: quello italiano. Dai timidi inizi con la maglia del Motor Lublin, squadra della città natale, infatti, di strada ne aveva fatta davvero tanta. Proviamo a ripercorrerla.
A 19 anni la prima tappa importante della carriera: il trasferimento al Gwardia Warsawa. Il secondo club della capitale polacca, dà la possibilità al giovane Zmuda di mettere in mostra le sue doti sia in Polonia che in campo internazionale, dove il Gwardia mette in difficoltà il Feyenoord vincitore della Coppa Uefa (73/74). L'ottima stagione convince il ct polacco a schierarlo tra i titolari ai mondiali di Germania, nonostante il ragazzino di Lublino abbia solo 20 anni. E Zmuda non tradisce la fiducia del mister, rivelandosi come una delle grandi promesse del calcio internazionale e partecipando attivamente al sorprendente terzo posto finale (con tanto di vittoria per 1-0 sul Brasile). Fosse successo nel 2002 Zmuda avrebbe scatenato l'interesse di tutti i maggiori club europei, ma all'epoca l'embargo non permetteva l'acquisto di calciatori dei paesi filo-sovietici finchè non avessero compiuto i 30 anni. E così Wladislaw fu costretto, dopo aver tenuto d'occhio i vari Dirceu, Rivelino, Gerd Muller, Riva e compagnia bella, a tornare nei freddi campi polacchi insieme ai modesti colleghi connazionali.
Nel 1975 Zmuda si trasferisce allo Slask Wroclaw, club ora praticamente scomparso dal grande calcio, ma all'epoca uno dei più blasonati in terra polacca. Con lo Slask il difensore di Lublino conquista il suo primo scudetto nel 1976/77 e si toglie qualche soddisfazioni in coppa Uefa dove mette in difficoltà il Liverpool nel 1975/76 e il Borussia Moncheglabach nel 78/79. Entrambi i club, dopo aver superato l'ostacolo polacco conquisteranno a fine torneo la coppa.
Il club di Wroclaw gli permette pure di conservare la maglia da titolare della nazionale, e di poter partecipare così nel 1978 al •«Mundial Arjentino•». Questa volta le cose vanno un po' peggio e la Polonia dopo aver brillato nel primo turno, chiuso al primo posto davanti alla Germania, è costretta ad arrendersi, nel secondo turno, al Brasile e ai colpi di classe di Kempes, •«el mercenario•», che con una doppietta lancia l'Argentina verso la finale ed estromette la Polonia dalla finalina per il terzo posto.
Smaltita la delusione mondiale, Zmuda si trasferisce nel 1979 nel Widzew Lodz. Con il blasonato club di Lodz, Zmuda apre un ciclo. Il Widzew infatti prima vince due scudetti, nel 1981 e nel 1982 e poi stupisce l'Europa conquistando, dopo aver fatto fuori il Liverpool, la semifinale di Coppa Campioni. La bella favola tuttavia finisce a Torino, contro la Juve ed uno stadio stracolmo (proprio in occasione di Juve-W.Lodz venne infatti registrato il nuovo record di incasso per una partita di calcio in Italia: 1 miliardo e 100 milioni di lire). A quella splendida avventura non partecipa Zmuda, che in estate si era trasferito a Verona, e per gli amanti della cabala proprio questa assenza spiegherebbe il perché, a differenza di quanto era successo a Feyenoord, Liverpool e Borussia Monchenglabach, la Juventus dopo aver eliminato la squadra polacca non riuscì a conquistare la coppa, perdendo in finale con l'Amburgo.
A convincere l'Hellas della bontà dell'acquisto di Zmuda, ci pensa il Mondiale. Il difensore infatti conferma le sue ottime doti, annullando nel match d'esordio la coppia d'attacco italiana (Rossi-Graziani) e trascinando con Smolarek e Boniek la propria Nazionale alla semifinale. Ad un passo dalla finale tuttavia Zmuda si deve arrendere alla forma strepitosa di •«Pablito•» Rossi, dando così ancora una volta il là agli avversari per la conquista della coppa. Nella finalina la Polonia batte 3-2 la Francia salendo per la seconda volta sul gradino più basso del podio.
Insomma lo Zmuda che giunge a Verona sembra davvero promettere molto. Le cose come sappiamo però non andarono per il verso giusto. Alla prima amichevole infatti il difensore polacco si fece subito male. E quell'infortunio, successivamente aggravato da periodiche ricadute e da una sfortuna degna di Fantozzi (un giorno, quando appariva ormai imminente il suo rientro, arrivò a ferirsi la testa saltellando negli spogliatoi e incornando uno stipite!), lo cancellò in pratica dalla storia gialloblù, costringendolo alla miseria di poche presenze in panchina. E da quel momento Zmuda non riuscì più a riprendersi. L'infelice esperienza a Mexico 86' (il suo quarto mondiale!) e i tre anni a Cremona rappresentano infatti solo il triste epilogo della sua, comunque splendida carriera.
Stagione | Squadra | Serie | Presenze | Reti |
1969-70 | Motor Lublin (Pol) | B | 0 | |
1970-71 | Motor Lublin (Pol) | B | - | - |
1971-72 | Motor Lublin (Pol) | B | - | - |
1972-73 | Motor Lublin (Pol) | B | - | - |
1973-74 | Gwardia Warsawa (Pol) | A | - | - |
1974-75 | Gwardia Warsawa (Pol) | A | - | - |
1975-76 | Slask Wroclaw (Pol) | A | - | - |
1976-77 | Slask Wroclaw (Pol) | A | - | - |
1977-78 | Slask Wroclaw (Pol) | A | - | - |
1978-79 | Slask Wroclaw (Pol) | A | 12 | 0 |
1979-80 | Widzew Lodz (Pol) | A | 12 | 0 |
1980-81 | Widzew Lodz (Pol) | A | 28 | 1 |
1981-82 | Widzew Lodz (Pol) | A | - | - |
1982-83 | Hellas Verona | A | 2 | 0 |
1983-84 | Hellas Verona | A | 5 | 0 |
1984-85 | Cremonese | A | 12 | 1 |
1985-86 | Cremonese | B | 28 | 0 |
1986-87 | Cremonese | B | 3 | 0 |
Campionato | Coppe Nazionali | Spareggi/PlayOut | TOTALE | ||||||
Stagione | Serie | Pres. | Reti | Pres. | Reti | Pres. | Reti | Pres. | Reti |
1982-83 | A | 2 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 3 | 0 |
1983-84 | A | 5 | 0 | 4 | 0 | 0 | 0 | 9 | 0 |
Totale | - | 7 | 0 | 4 | 0 | 1 | 0 | 12 | 0 |
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