dal nostro inviato DavideHS
Dovevo capirlo subito che Monza non è città che fa per me.
Famosa per l'autodromo e per la Monaca di manzoniana memoria, al sottoscritto, anticlericale e da sempre indifferente alle gare di velocità (che siano auto o moto non fa differenza), una visita in questo sobborgo milanese doveva per forza risultarmi indigesta. Tutto sommato il centro città non è neanche male, con la facciata del Duomo a dominare larghe vie convergenti adatte alle passeggiate, e non è affatto male neanche l'immenso parco di Villa Reale, ma l'aria che si respira è quella di un luogo senz'anima, senza identità, fagocitato nella sterminata periferia milanese. I prezzi dei bar e dell'unico ristorante (sui 4-5 di cui avevamo il recapito telefonico) trovato aperto, fanno invidia a Venezia: aperitivi a 7 euro, bottiglia di acqua minerale attorno ai 6 euro, primi a 15 euro e, dulcis in fundo, il bicchierino di barolo chinato a 7 euro. Alla fine, ad essersi «chinato» non è stato solo il barolo... e fortuna che io ho raggiunto gli amici nel primo pomeriggio, perchè loro, arrivati a Monza in mattinata, hanno dovuto anche sopportare la vista di una sciarpa del Chievo esposta in bella mostra ad un gazebo della Lega Nord! Nel pomeriggio comunque, la sciarpa era scomparsa. Insomma, se non fosse stato per la compagnia, la trasferta di Monza sarebbe stata davvero una disfatta.
La gita in Brianza aveva comunque uno scopo. Allo stadio «Brianteo» infatti, doveva svolgersi una gara del campionato di Lega Pro, prima divisione, tra il Monza e il Verona. Per la bella cifra di 17 euro, dalla tribuna coperta, abbiamo in effetti visto 22 personaggi rincorrersi in campo lanciandosi a turno un pallone, ma della partita neanche l'ombra. L'animus pugnandi dev'essere rimasto negli spogliatoi. Peccato, perchè si è persa una buona occasione per dimostrare ai tifosi, o almeno a quelli che ancora ci credevano, che questa squadra ha dei limiti tecnici ma il cuore ce lo mette sempre. Sicuramente sono usciti dal campo con la maglietta bagnata, ma vorrei vedere il contrario: con l'afa che c'era sono uscito sudato anch'io che ero seduto comodamente in tribuna! I nostri giocatori purtroppo non hanno capito che per fare l'impresa di arrivare ai play-off non bisogna semplicemente fare il compitino, ma sputare sangue, metterci la cattiveria, l'agonismo di chi vuole superare a tutti i costi un ostacolo.
Probabilmente non si vinceva lo stesso, perchè il Monza con il passare dei minuti ha giocato esclusivamente per lo 0-0, chiudendo tutti i varchi e palesando per l'ennesima volta i limiti della squadra quando si tratta di fare la partita, copione già visto tante volte al Bentegodi, ma qualche pallone in più in area si poteva anche buttarlo, qualche ammonizione per grinta eccessiva si poteva anche prendere, insomma, il Verona è sembrato tutto, fuorchè una squadra che doveva vincere a tutti i costi. Non so se il pareggio sia scaturito in seguito ad un tacito accordo, cosa che non dovrebbe fare scalpore alla penultima di campionato (ricordo che l'anno scorso il Monza ci regalò 3 punti), io spero di no, mi auguro che sia semplicemente il frutto dei nostri limiti, ma la sostanza non cambia. Fare una cronaca di una partita che non c'è stata non è difficile, perchè di occasioni da gol vere ce ne sarebbero solo un paio per parte, ma hanno disturbato poco il sonno dei portieri perchè sono finite a lato o alte. Diciamo che il Verona ha dato dimostrazione di saper fare un bel palleggio a metà campo, mentre il Monza, dopo un paio di fiammate iniziali, si è semplicemente difeso e ha fatto di tutto per perdere tempo. Possesso palla sterile, un buon allenamento che ha messo in evidenza la qualità superiore di Rantier rispetto ad una mediocrità generalizzata, soprattutto davanti, dove Girardi è stato semplicemente un ingombro in mezzo alla difesa avversaria (i pochi palloni che gli sono arrivati li ha sprecati). Bene Parolo, Pugliese e Campisi, Bellavista ligio al dovere come al solito, ma bisogna ammettere che il Monza ha palesato limiti notevoli a tutto campo.
A mio avviso se per puro caso si andava in vantaggio, sarebbe finita più o meno come a Legnano (a meno che non fosse vera l'ipotesi del biscotto e avessimo poi fatto di tutto per farli pareggiare), perchè il Monza avrebbe mollato gli ormeggi e ci avrebbe concesso quegli spazi vitali per la manovra che non riusciamo a crearci quando di fronte abbiamo squadre compatte. La mancanza di idee a centrocampo è fin troppo palese: manca un regista vero, una testa pensante, un giocatore che faccia girare la squadra, che detti i tempi, che sappia dare profondità all'azione, verticalizzare al momento giusto e nel modo giusto. Il Verona odierno è una squadra troppo prevedibile, che pecca anche di esperienza e di personalità nei momenti chiave della partita, in primis non riesce ad imporre un proprio ritmo di gioco: ieri ad esempio, ci siamo adeguati al tran tran blando del Monza, anzichè provare a velocizzare il gioco, magari con scambi palla a terra, e aperture in profondità sulla fasce. Per farlo ci vogliono un carattere e una qualità che in campo non abbiamo, e questo si è visto chiaramente nelle partite casalinghe contro squadre di medio-bassa classifica che si chiudevano a riccio.
Capitolo Remondina. Si sta discutendo la sua possibile riconferma e sembra che siano sempre meno i tifosi che stanno dalla sua parte, non so quanto possa influire questo atteggiamento sulle scelte della società (che a mio avviso è orientata verso la riconferma del tecnico bresciano) ma credo che, per salire in serie B, sarà fondamentale allestire una squadra all'altezza, con giocatori che possano davvero fare la differenza in categoria. A prescindere dagli ultimi risultati, infatti, sono convinto che il Verona di quest'anno non avrebbe fatto molto meglio con un altro allenatore. La mia impressione è che il materiale a disposizione dell'allenatore non fosse all'altezza dell'impresa, cioè di acciuffare quei play-off che poi avrebbero aperto le porte ad un'altra possibile impresa: quella di vincerli! Si, perchè possiamo discutere fin che vogliamo, ma arrivare ai play-off non dà la certezza della promozione, tutt'altro (meglio arrivarci comunque, che no se sbagliemo).
Io mi auguro invece che l'anno prossimo si veda in campo una squadra che possa davvero «ammazzare il campionato», che raggiunga la serie B direttamente. Perchè alla fine, i veri valori vengono fuori. Ad eccezione della Cremonese (che conferma la regola), grande delusa della stagione, le squadre accreditate come migliori sono in testa alla classifica. Il Padova che qualche settimana fa era sotto di noi ha buone chances di fare il salto di categoria, non è una squadra che incanta per il bel gioco, tutt'altro, ma ha giocatori di qualità, così come il Ravenna e la Reggiana, giocatori in grado di chiudere o riaprire le partite. La Spal invece ha sempre giocato un buon calcio, ma alla lunga ha patito secondo me una panchina troppo corta, con rincalzi non al livello dei titolari: per il grande salto non serve solo la qualità ma anche la quantità. Stesso discorso per il Novara, la squadra più bella che ho visto giocare contro il Verona (sia all'andata che al ritorno), eppure qualcosa è mancato anche ai piemontesi per giocarsi la promozione. La squadra più forte del campionato è il Cesena, e la classifica lo dimostra. Sulla Pro Patria invece non dico nulla, perchè il discorso sportivo (bella squadra per carità) cozza contro la totale mancanza di morale del calcio odierno, che continua ad essere un mondo a parte, fuori dalla realtà, che non tutela minimamente i veri sportivi e soprattutto i tifosi, sempre più disillusi da una giungla dove non vige nemmeno più la regola del più forte, ma quella del più furbo.
«Game over» quindi, come usciva dai giochini elettronici della mia infanzia alla fine dell'ultima vita o dell'ultima pallina. Adesso mi va anche bene un «insert coin», per la prossima stagione, ma sempre restando in tema di bei ricordi di infanzia, non voglio assolutamente che il Verona 2009-'10 possa assomigliare alla cartina di quelle «ciunghe» dove 9 volte su 10 trovavo scritto «ritenta sarai più fortunato!»
Voglio sicurezze. Voglio la serie B! Chiaro il messaggio Presidente?
P.s. a grande richiesta, per alcuni amici che mi hanno scritto preoccupati per un presunto eccesso di serietà nei miei ultimi interventi, chiudo con un'esclamazione di forte valore simbolico, che possa essere nello stesso di buon auspicio per la nuova stagione e possa anche far riflettere sul fatto che ci sono cose più importanti del calcio: W LA FIGA!