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dal nostro inviato Bonehead
Da poco tornato nella mia Firenze, mi trovo già impegnato nel difficile compito di raccontare questa strana domenica vissuta al Bentegodi. E' la prima volta che faccio da «inviato speciale» e anche se a qualcuno potà sembrare strano, sento comunque un po' di pressione per la responsabilità che grava sulle mie spalle.
Arrivo a Verona come al solito in treno,e alle 13 e30 sono già in zona stadio in attesa di trovare qualche faccia conosciuta... la giornata è molto calda, e mi chiedo se non sarebbe stato meglio andare a trovare mia sorella al mare in Versilia; poi iniziano ad arrivare gli amici di sempre, Myhellas e Valeriano in testa, e capisco che se non fossi stato presente oggi avrei avuto comunque un senso di vuoto, anche perchè adesso ci saranno 3 mesi abbondanti di riposo e di lontananza dallo stadio.
Entrato allo stadio vengo colpito subito da una curva cesenate piena come non avevo memoria, e il timore che oggi si sentissero solo gli «ospiti» un po' mi infastidiva. La partita vede un primo tempo con pochissime azioni degne di nota, il cesena è molto spigoloso e non risparmia qualche entrata dura, il Verona sembra accontentarsi di non perdere. Nel secondo tempo forse risvegliati dal torpore, i gialloblù iniziano a creare qualche manovra più pericolosa, mentre i romagnoli ci provano soprattutto dalla distanza, ma Rafael si dimostra sempre attento.
Purtroppo per noi, le partite le fanno i giocatori e non le tifoserie, altrimenti oggi sarebbe finita 4a0 per l'Hellas: infatti nonostante la numerosa presenza bianconera, i Butei hanno dimostrato una volta di più che ci meritiamo ben altri palcoscenici, surclassando e sbeffeggiando i dirimpettai romagnoli, che sembravano essere più con un piede nella fossa che ad un passo dalla promozione in B.
PS: ci vediamo a settembre, con la speranza e l'augurio di poter sostenere una squadra degna dei nostri storici colori.
Hellastory, 18/05/2009