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RIVINCITA NEL DERBY E PRIMATO NEL GIRONE
Il Verona si presenta all’ultima giornata con 1 punto di vantaggio sul Milan: per garantirsi la vittoria nel girone, titolo platonico ma di prestigio, potrebbe non bastare un pareggio nel derby del vecchio Bentegodi con il Vicenza, in programma domenica 16 aprile 1967. Il Vicenza è l’unica squadra, con il Milan, ad aver inflitto una sconfitta alla squadra veronese, nella gara di andata.
Mister Conti applica quello che oggi si chiamerebbe “turn-over” assegnando una maglia da titolare a Negri e Cumerlato e dando spazio, nella ripresa, anche a Mirco Sandri. La fascia di capitano è recapitata, per la seconda volta, ad Ezio Antonini.
I ragazzi che hanno giocato di meno non fanno assolutamente rimpiangere i titolari, e il Verona sfodera un’altra prestazione di rilievo. Anche il Vicenza è piuttosto diverso rispetto a quello che, a dicembre dell’anno prima, aveva battuto il Verona all’antistadio Menti. Innanzitutto manca il giustiziere dei gialloblu Barnes, ma in attacco Vicariotto può schierare un giovane di grande prospettiva, Giannantonio Sperotto che, nonostante abbia ancora l’età per giocare negli Allievi (è nato nel 1950), è già aggregato in pianta stabile con la formazione Primavera, ed è già andato in gol. Sua la rete che ha deciso il derby Vicenza – Padova della quinta giornata di ritorno.
Bastano 7 minuti al Verona per scrollarsi di dosso i “fantasmi” della gara di andata: a conclusione di un’azione Marcolongo – Pangrazio, Angiolino Stoppa insacca la rete dell’1-0. Raddoppia Pangrazio nella ripresa, raccogliendo una corta respinta del portiere vicentino Bonato su conclusione di Antonini. Il Vicenza dimezza lo svantaggio grazie ad una sfortunata deviazione di Fusaro che spiazza Bertucco proprio su tiro di Sperotto, ma la vittoria gialloblu non è mai in discussione. Finisce 2-1 e al triplice fischio del signor Pael di Merano il Verona può festeggiare la conquista del primo posto nel girone A del Torneo Primavera.
Dietro sono rimaste formazioni del calibro del Milan, del Brescia e dell’Atalanta, tanto per citare alcuni dei settori giovanili più quotati in quegli anni.
Ora mister Conti ha un mese abbondante di tempo per preparare i suoi ragazzi alle finali in programma a fine maggio a Salsomaggiore.
Nel frattempo, il 23 aprile 1967 si recupera la gara fra Vicenza e Varese, che finisce 1-1. Si completa così il quadro dei risultati del girone A. Purtroppo non siamo riusciti a rintracciare il risultato di Vicenza – Mantova, in programma il 2 aprile 1967 per la sedicesima giornata di campionato. Il risultato non è riportato sui quotidiani nazionali, né su quelli locali (Gazzetta di Mantova, Giornale di Vicenza e Gazzettino). Non disponendo del risultato, la classifica che pubblichiamo è pertanto incompleta, e Mantova e Vicenza figurano con una gara in meno.
Nona giornata di ritorno, 16 aprile 1967 VERONA – VICENZA 2-1 VERONA: Bertucco, Migliorini (Sandri), Negri, Fusaro, Gobbi, Marcolongo, Pangrazio, Antonini, Cumerlato, Stoppa, Pastorello. VICENZA: Bonato, Scalzavin, De Rossi, Lorenzi, Uderzo, Dalla Pozza, Mocenaro, Curtarello, Sperotto, Vaccari, Scalchi. RETI: Stoppa al 7', Pangrazio al 12' pt; autorete Fusaro al 22'st |
CLASSIFICA FINALE DEL GIRONE A
G V N P GF GS PTI Verona 18 11 5 2 21 6 27 Milan 18 10 5 3 15 5 25 Venezia 18 9 2 7 20 14 20 Brescia 18 5 8 5 15 14 18 Varese 18 5 8 5 17 20 18 Reggiana 18 3 10 5 14 14 16 Mantova * 17 4 7 6 11 15 15 Atalanta 18 4 7 7 13 19 15 Padova 18 4 5 9 15 21 13 Vicenza * 17 4 3 10 13 26 11 * Vicenza e Mantova figurano con una gara in meno in quanto non è disponibile il risultato della gara della 16ma giornata.
STATISTICHE GIALLOBLU AL TERMINE DEL GIRONE
PRESENZE MARCATORI Bertucco 18 Guardalben 14 Pastorello 6 Gobbi 18 Fratton 13 Pangrazio 4 Pangrazio 18 Pasetto 11 Pasetto 4 Stoppa 18 Fusaro 9 Stoppa 3 Pastorello 18 Negri 5 Fratton 3 Righetti 16 Pistori 4 Righetti 1 Antonini 16 Cumerlato 2 Marcolongo 15 Sandri 2 Migliorini 14 Giacomi 1
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L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
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Riepilogo stagionale e classifica generale
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