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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

CALCIOMERCATO CHIUSO: UN BILANCIO POSITIVO PER I GIALLOBLU?

Hellastory: Le Ultimissime

CALCIOMERCATO CHIUSO: UN BILANCIO POSITIVO PER I GIALLOBLU?
CALCIOMERCATO CHIUSO: UN BILANCIO POSITIVO PER I GIALLOBLU?

Da ormai tre giorni si è conclusa (verrebbe da dire finalmente!) la sessione estiva del calciomercato ed anche quest'anno Sogliano ha voluto regalare un colpo ad effetto in extremis ai tifosi gialloblu. Nel 2012 toccò a Cacia (con Bojinov, Cacciatore e Berardi), poi capocannoniere del torneo, nel 2013 ad Iturbe (con Rubin e Donadel), vera sorpresa dello scorso campionato di serie A, ed ora Saviola (con Brivio), un giocatore che davvero non ha bisogno di presentazioni.


UN MERCATO DA PRIMI DELLA CLASSE: L'ingaggio dell'argentino ex-Barcellona e Real Madrid – al quale abbiamo dedicato la consueta scheda, linkata in fondo pagina - può considerarsi la ciliegina finale sulla torta di un mercato gialloblu che ha riscosso il consenso di gran parte dei giornalisti. Tanto per citare qualche esempio Goal.com ha premiato il Verona addirittura con il voto più alto della serie A (8) assieme al Sassuolo di Squinzi (una scelta un po' originale, che ha voluto premiare le due “provinciali” più attive in un mercato in cui le big hanno latitato, almeno sotto il profilo dei grandi nomi); Eurosport ha assegnato all'operato del ds Sogliano un bel 7,5, voto (insieme a Roma ed Inter) secondo solo a quello della sola Juventus, mentre la Gazzetta ha riservato ai gialloblu un lusinghiero 7, preceduto dall'8 della Roma, dal 7,5 della Juventus ed dal 7+ del Milan.
In altre parole, la gestione molto redditizia della cessione di Iturbe e l'ingaggio di campioni magari un po' attempati ma dal palmares ricco come Rafa Marquez e Saviola sono valsi il plauso quasi unanime da parte della stampa nazionale, portando sull'Hellas un'attenzione seconda solamente a quella degli anni d'oro di Bagnoli (o, volendo fare un esempio meno bene augurante, a quella dell'estate 1991 quando arrivarono Raducioiu e Stojkovic).


MENO SOLDI PER I TRASFERIMENTI, PIU' PER GLI INGAGGI: In generale la bravura di Sogliano è stata quella di garantire una maggiore solidità difensiva alla squadra titolare (la principale carenza dello scorso anno), gestendo nel miglior modo possibile la sostituzione di un asso come Iturbe (difficilissimo trovare giocatori del suo valore) e chiudendo il mercato con un saldo positivo: secondo i dati resi noti dalla Gazzetta dello Sport il Verona ha incassato 27,9 milioni di € (di cui 23 da Romulo ed Iturbe; si vedano le tabelle seguenti per il dettaglio) e ne ha spesi 21,3 (di cui 18,5 per Romulo ed Iturbe), con un bilancio attivo di 6,6 milioni di € (quasi interamente derivanti dall'operazione Iturbe, considerando che il passaggio di Romulo alla Juventus ha generato per ora un saldo negativo e porterà - verosimilmente - ad una plusvalenza il prossimo anno).
Escludendo le operazioni Romulo ed Iturbe, il mercato gialloblu è stato caratterizzato da pochissimi movimenti di denaro (così come nel 2012 e nel 2013) con l'investimento di "soli" 2,8 milioni di € a fronte dell'incasso di 4,95.

SOLDI INVESTITI (valori in milioni di €)

Giocatore Importo
Iturbe 15,0
Romulo 3,5
Lazaros 1,2
Marquez 1
Rodriguez 0,4
Benussi 0,2
Totale 21,3



SOLDI INCASSATI (valori in milioni di €)

Giocatore Importo
Iturbe 22,0
Donsah 2,5
Martinho 1,2
Romulo 1,0
Cacciatore 0,6
Albertazzi 0,55
Donati 0,1
Totale 27,95


Il Verona di Setti – lo abbiamo già sottolineato in passato – è una società che deve necessariamente auto-finanziarsi (posto che il suo patron ha un patrimonio personale limitato che renderebbe difficoltose se non impossibili ricapitalizzazioni di diversi milioni di € in caso di perdite significative), e quindi può investire sul mercato solamente denaro che a sua volta è in grado di procurarsi dalle cessioni (nell'assunto che i diritti tv, in crescita, servano a coprire i costi di gestione, pure in aumento, senza lasciare margini positivi rilevanti).
Non è un caso che il mercato che si è appena concluso sia stato anche il mercato degli obiettivi sfumati, con il Verona che ha dovuto rinunciare via via ai vari Peluso, Evangelista, Papu Gomez e Bonaventura di fronte alle offerte più sostanziose della concorrenza. Solo per Paulinho l'Hellas è sembrato disposto a fare un investimento importante per il cartellino (si parlava di una trattativa chiusa con Spinelli a circa 6 milioni di €), ma valori di questo tipo rappresentano per i gialloblu un'eccezione. Sogliano ha saputo rimediare alle ridotte disponibilità finanziarie con fantasia, riducendo la spesa per i cartellini e facendo qualche sacrificio in più sul fronte degli ingaggi. In questo senso è stato certamente positivo l'addio di Cacia (“regalato” al Bologna pur di sbarazzarsi del suo ingaggio da 600 mila € circa), tuttavia a gravare sul costo del monte stipendi gialloblu si sono aggiunti - facendo riferimento alle informazioni pubblicate di recente su La Gazzetta dello Sport – i compensi annui di Saviola (650 mila euro a stagione), Obbadi (550 mila euro), Nico Lopez (600 mila euro) e Rafael Marquez (800 mila euro), oltre al rinnovo con adeguamento di Toni (1 milione di euro).
Considerando che quelli elencati sono valori netti e che debbono essere quasi raddoppiati per risalire al costo lordo per la società, ciò significa che l'arrivo dei soli Obbadi, Nico Lopez, Saviola e Marquez - i 4 colpi più importanti del mercato gialloblu - porterà un maggiore costo annuo per stipendi stimabile a circa 4,5-5 milioni di euro (un valore non di molto inferiore al saldo attivo della campagna trasferimenti, che servirà grosso modo a coprire - forse anche solo parzialmente - l'aumento dei costi per stipendi).


MOLTI CAMBI, TANTISSIMI STRANIERI: Come già nelle scorse due stagioni, anche quest'anno Sogliano - nonostante l'ottima annata appena conclusa – ha dato vita ad un gran numero di operazioni di mercato cambiando significativamente la rosa: sono solo 10 i giocatori rimasti a fronte di 17 nuovi arrivi (turnover del 63%) in una rosa abbondante, di 27 elementi. Tuttavia l'intelligente conferma per la quinta stagione consecutiva di Mandorlini (solo Bagnoli in passato aveva allenato il Verona per un periodo consecutivo così lungo!) e dell'ossatura centrale della squadra costituita da Rafael, Moras, Halfreddsson e Toni (senza dimenticare i sempre preziosi Gomez ed Agostini, alternative di lusso), garantiscono una continuità tale da agevolare l'ingresso dei nuovi arrivati senza che vi siano ripercussioni particolarmente traumatiche.
Il mercato di Sogliano è stato poi caratterizzato dal ricorso sempre più ingente a giocatori stranieri, che sono ora ben 20 su 27 (il 74%!) e 9 su 11 (82%) limitandosi ai titolari, dove i soli Toni ed Agostini o Brivio rappresentano l'italia (e tra gli italiani si conta la presenza quasi inutile del secondo e del terzo portiere Gollini e Benussi).


UN MERCATO DI BREVISSIMO TERMINE? Quello dei troppi stranieri è un tema caldo dopo il fallimento della nazionale ai mondiali ed è valso qualche critica nei confronti dei gialloblu, rei di non valorizzare i giocatori del nostro paese. Ma c'è stata anche un'altra critica, apparentemente più sottile, che è stata rivolta da alcuni al mercato dell'Hellas: il Verona con l'acquisto degli ultra-trentenni Marquez, Saviola ed Obbadi avrebbe optato per un mercato che guarda al brevissimo termine ma che ignora il futuro; magari anche la prossima stagione si riuscirà a raccogliere risultati molto positivi, ma nel 2015, con un Toni ritirato, giocatori chiave come Marquez e Saviola semi-bolliti e nessun giovane con cui generare plusvalenze da reinvestire, il Verona rischierà l'harakiri. Quest'idea sarebbe anche sensata, se non fosse che:

  • Jorginho è attualmente al Napoli con la formula della comproprietà con un'opzione di riscatto per la società partenopea esercitabile entro giugno 2015 al costo di 5 milioni di € (che si aggiungeranno ai 5 milioni già versati);
  • Romulo è stato ceduto con la formula del prestito oneroso da 1 milione di € con diritto di riscatto a 6 milioni di € a favore della Juventus, riscatto che diventerà obbligatorio se l'esterno disputerà almeno il 60% delle gare ufficiali.
  • Nico Lopez è arrivato a Verona in prestito con diritto di riscatto a favore dell'Hellas fissato a 18 milioni di €, con la possibilità però di un annullamento del riscatto del cartellino da parte del Verona davanti a un pagamento di 5.5 milioni di € dell'Udinese. Una stagione positiva dell'uruguaiano che ravvivasse l'interesse dell'Udinese porterebbe quindi all'incasso di ulteriori 5,5 milioni di €.
  • la sola concretizzazione (molto probabile) delle cessioni di Jorginho e Romulo garantirà quindi alle casse gialloblu nel 2015 un totale di 11 milioni di euro, che potrebbero addirittura salire a 16,5 milioni di € in caso di una buona stagione di Nico Lopez; si tratta di importi che rispettivamente raddoppiano o quasi triplicano la plusvalenza derivante dall'affare Iturbe, che da sola ha alimentato il mercato 2014.
  • il Verona ha inoltre nel proprio «portafoglio» alcuni talenti che potrebbero valorizzarsi nel corso della stagione (tra quelli in rosa in particolare Sala, Martic, Ionita, Campanharo previo riscatto, Valoti), per non parlare dei giovani in prestito in serie B che potrebbero esplodere (Zampano, De Col, Bianchetti, Rabusic, Torregrossa, Gatto).
  • infine calciatori come Lazaros (27 anni), Tachtsidis (23, previo riscatto dal Genoa) ed Obbadi (31, previo riscatto dal Monaco) presentano una caratura internazionale che, lucidata da una stagione molto positiva (alla Romulo, per intenderci), potrebbe pure garantire buone soddisfazioni nel prossimo mercato.

  • IL SOGNO CONTINUA: I soldi necessari per l'eventuale (comunque difficilissima) successione di Toni, quindi, ci saranno (ed abbondanti), per cui a ben vedere se c'è un problema lasciato in eredità dal mercato appena concluso, questo va ricercato altrove ed in particolare nell'eccessivo numero di giocatori in rosa, con il rischio di parecchi musi lunghi: per i vari Gonzalez, Luna, Rafa Marques, Ionita, Campanharo e Valoti si profilano ad oggi gran pochi spazi a disposizione. Starà a loro dimostrare di meritarseli ed a Mandorlini (fin qui sempre molto bravo nel gestire queste situazioni) l'amministrarne gli umori. In ogni caso quello che guarda alla stagione appena iniziata, è un Verona consapevole di avere le forze per provare a ripetere la straordinaria stagione 2013-14. E così, insieme a Setti e Sogliano, i tifosi gialloblu continuano a sognare.

    Enrico

    [Leggi la scheda di Javier Saviola]



    Hellastory, 04/09/2014

    MASTER OF NONE


    L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

    [continua]

    Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

    Atalanta-H.Verona?



    Atalanta    H.Verona


    Bonazzoli F.

    Cabal J.

    Centonze F.

    Coppola D.

    Dawidowicz P.

    Folorunsho M.

    Lazovic D.

    Magnani G.

    Mitrovic S.

    Montipò L.

    Noslin T.

    Silva D.

    Suslov T.

    Swiderski K.

    Tchatchoua J.

    Vinagre R.


     


    Riepilogo stagionale e classifica generale




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