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PROSSIMO IMPEGNO
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Eccomi !
Mi sono appena svegliato ( per modo di dire ) e dopo aver in parte recuperato le energie mi metto al lavoro per raccontarvi di Salerno, per soddisfare la vostra sete di leggere di sapere come è andata. Da uno di voi!
Ma prima vorrei scaldare il vostro cuore e la vostra anima semmai c'è ne fosse bisogno. E' «quasi» con le lacrime agli occhi e con le mani tremolanti che vi introduco nel viaggio, nel mio e nel nostro viaggio perché mi portavo dentro (e lo dico senza ipocrisia) TUTTI, soprattutto quelli lontani, quelli impossibilitati ad esserci, quelli che hanno festeggiato tra mura nemiche e quei che sono lassù nel ciel!
Quattro anni. Quattro lunghissimi anni ... [continua]
Le immagini e i rumori che porto con me da Salerno sono quelle dei butei in ritardo che corrono verso i cancelli spalancati dell'Arechi per l'ultima battaglia accanto ai blu, l'urlo bestiale di fine partita, gli occhi spiritati dei giocatori sotto la curva che incontrano i nostri, Martinelli («un presidente c'è solo un presidente...» si cantava) in lacrime portato in «coparela» vicino ai tifosi, la rabbia feroce del mister esultante, i canti incessanti durante la partita e per oltre un'ora dopo la fine...e poi c'è stata la felicità rafforzata nel sentire le notizie che arrivavano da una città in delirio che ha ritrovato l'orgoglio per la sua squadra e il pensiero che andava ai mill ... [continua]
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Siamo in macchina, appena lasciata la tangenziale di Napoli, siamo stati «accompagnati» da qualche volante praticamente fin qua, si prova a riordinare un po' le idee, la giornata è stata finora piuttosto lunga e manca ancora qualche km a casa.
Si inizia con il giù dalle brande alle 5.15, alle 6.15 è fissato il ritrovo dei gitanti, oggi siamo in quattro, c'è Canegrandis, il Gian, infaticabile autista, ed Ettore.
Si parte tranquilli, il traffico è inesistente, siamo oltre Modena quando mi suona il telefono: il Gigio si è addormentato ed è rimasto a piedi, i suoi sono partiti da parecchio, è app
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dai nostri inviati Fabio e Florin
LA PARTITA
Mandorlini poco dopo il fischio finale ha detto ciò che credo tutti abbiano pensato: era importante solo vincere, e stavolta ci siamo riusciti. Una partita difficile da decifrare, almeno per me: un inizio titubante, tutt'altro che grintoso, il Lumezzane che tiene il pallino del gioco provando anche a spaventarci un pò. Già, lo spavento.. loro che sfiorano il gol, ma sulla ripartenza nostra (finalmente una bella azione corale), arriva un traversone di Cangi velenoso quanto basta da indurre uno dei loro ad allungare il piedino per anticipare Ferrari, spiazzare il portiere e servirci un inatteso vantaggio!
Ma le cose non ... [continua]
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dal nostro inviato TheSnake
Ovvero «la nobiltà obbliga» sentenziano, con una frase proverbiale, gli antipaticissimi cugini francesi.
Trasponendo il tutto nel ben poco nobile campionato di terza serie, l'Hellas è indubbiamente la squadra nelle cui vene scorre sangue blu, e perciò obbligata dalla storia a dare sempre qualcosa in più delle altre «cortigiane» concorrenti.
Il fatto è che spesso i nobili sono poco abituati, per nascita e ceto, al sacrificio e all'umiltà che invece caratterizza i plebei; ed anche quelli del calcio non fanno eccezione, soprattutto quando si trovano ad incrociare le armi con il blasonato (anche se decaduto) potente.
Questo è ciò che molti hanno percep
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Egregi tifosi del Guestbook con emozione mi calo per la prima volta nel ruolo dell'inviato speciale, quindi chiedo venia degli eventuali strafalcioni che leggerete qui di seguito.
Il mio Hellas-Ravenna inizia con la defezione allo stadio causa influenza dei miei figli. Li menziono spesso come tifosi speciali in quanto non è comune che due bambini (ora ragazzi) abbiano seguito la loro squadra del cuore nella loro vita soltanto in C1 (ora lega pro). Sotto una pioggia battente mi avvicino allo stadio ed incontro il mio amico d' infanzia Gaspare ; bene, dico io, non è proprio il massimo assistere da soli allo spettacolo e con piacere mi unisco a lui. Mi chiede di aspettare altri suoi due amici tali Melchiorre e Baldassarre (da me ma
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A volte e a grande richiesta ritornano!
La partita del giorno di San Valentino inizia per me alle verso le 21:10.
Esattamente 12 secondi dopo aver posato nel suo lettino l'erede mi precipito al piano inferiore e mi lancio sul divano armato di telecomandi, escludo il volume e metto su RAI Sport 1 del digitale terrestre.
Si, confesso, la partita l'ho vista in televisione non allo stadio, purtroppo la mia situazione familiare la sera è ancora problematica.
See dirà qualcuno, ma se tua figlia (20 mesi domani la mia cucciola) tra un po' tornerà a casa con i morosetti, infatti, io mica ho detto che la colpa è sua, è la mogliegrrrrrr a essere problematica!
Dicevo la partita comincia verso il ventesim
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Ciao a tutti i Butei!
Allora, parto da Venessia alle 11 e 57 sotto la pioggia, il treno regionale è abbastanza veloce e non molto affollato, mentre arrivo a Monselice, la pioggia cresce di intensità. Arrivo a Ferrara un'ora prima della partita, ovviamente sbaglio la strada e finisco sotto la "curva" della Spal. Cortesemente mi faccio indicare il settore ospiti, ricevo una risposta cortese. Arrivo nella zona ospiti tra un nugolo di celerini e carabinieri, con un elicottero che rompe i "maroni" sopra la testa. Manca un'ora alla partita, non ho il biglietto, devo aspettare Canegrandis e Nez che sono in super ritardo. Gigioneggio tra una strada e l'altra, e (incredibile) mi passa davanti Parentela (è più basso di Galderisi)! All'arri ... [continua]
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dal nostro inviato: The Snake
E' ormai il motto dei tifosi dell'Hellas, avanti di questo passo questa frase verrà inserita, magari con una bella traduzione in latino, in calce allo stemma societario.
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dal nostro inviato: Canegrandis
Una corposa vittoria nel derby con il Rovigo (4-1) ha concluso la villeggiatura dei nostri ragazzotti a Fosse, che da oggi tornerà alla sua tranquilla esistenza di amena località montana immersa nei pascoli e popolata da bovini in attesa di un futuro da bollito o da fettina da barbecue.Lazio e Torino, che peraltro sono formazioni superiori, hanno evidenziato un tema già affrontato durante l'estate: la difesa. È innegabile che Sogliano abbia lavorato con maggiore attenzione alla scoperta prima e all'arrivo poi di giocatori di qualità a centrocampo e in attacco, in ottica plusvalenze. E si vede. Ogni partita scopriamo un gesto tecnico superiore alla media da parte di Harroui, Kastanos, Tengstedt, e perfino di Livramento e Mosquera. Altri ne arriveranno da nuovi giocatori che al momento non conosciamo bene perché si stanno ancora integrando. Per non parlare dell'evoluzione esponenziale di Belahyane che creerà non pochi, ma piacevoli, problemi di turnover al mister al rientro di Duda e Serdar. Sulla difesa invece non si è lavorato. O non abbastanza. Gli arrivi nel finale di Daniliuc e Bradaric non sembrano decisivi in un reparto dove Frese e Okou faticano ad adattarsi al livello del nostro campionato. E neppure i ritorni di Faraoni (bloccato a Verona solo a causa di un ingaggio pesante) e Ghilardi (mai veramente preso in considerazione) sembrano essere un valore aggiunto.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
H.Verona-Venezia?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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