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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

VERONA - COMO 0-2 AL PEGGIO (A VERONA) NON C'E' MAI FINE

Hellastory: Le Ultimissime

VERONA - COMO 0-2  AL PEGGIO (A VERONA) NON C'E' MAI FINE

dal nostro inviato: The Snake

E' ormai il motto dei tifosi dell'Hellas, avanti di questo passo questa frase verrà inserita, magari con una bella traduzione in latino, in calce allo stemma societario.

La partita di ieri, in verità non la peggiore (purtroppo) prestazione a cui ho avuto l'onore di assistere negli ultimi anni, non è stato altro che l'ennesimo «fondo» toccato da una squadra che riesce ogni volta a stupire i tifosi, per quanto riesce a «migliorarsi» nello scavare sempre più verso il centro della terra dell'ignominia calcistica. Tra un po' finiremo a giocare il campionato australiano (di 4^ divisione naturalmente).

La squadra è scesa in campo con un assetto completamente diverso dalla «premier» di Pagani: difesa a 4 con Campagna a destra e Scaglia a sinistra, Maietta ed Abbate (al posto del chiacchierone Ceccarelli) al centro, centrocampo a rombo con Esposito vertice basso, Russo e Martina Rini a supporto e il guizzante (grrr) Berrettoni in veste di suggeritore (virtuale). In attacco la coppia che ha fatto sognare tutta Crema: Le Noci e Ferrari.

Pronti via e l'Hellas prova a fare la partita, ma pare l'ennesima replica di incontri visti mille e mille volte al Bentegodi: Verona che attacca spostando la palla (troppo lentamente) da un lato all'altro del campo in cerca di uno spazio che nemmeno i pulcini dell' AgnusDeiQuitollispeccatamundi Cavaion (di pulieriana memoria) faticherebbero a chiudere.

Lo spartito è interrotto soltanto da alcuni lampi di rara broccaggine balistica del centrindietro Ferrari e dalla mancata assegnazione di un paio di penalty (uno su scaglia e l'altro sullo stesso spunteros trentino). Si arriva così inevitabilmente al goal degli avversari abili nel battere in contropiede, con un tiro angolato, il marmoreo Rafael.

La nostra reazione si concretizza solamente in tanta confusione, della quale una buona fetta di responsabilità è da attribuire anche «ar bringibe Giannini», e in una sciocca espulsione per proteste di Scaglia (ma non potevamo prendere almeno un pesce intero come terzino?). Il raddoppio degli avversari, con un tiro dai 25 metri a tempo ormai scaduto suggella la vittoria del como uscito tra gli applausi (ovviamenti di scherno nei confronti dei giocatori di casa) da parte dell'ormai martirizzata tifoseria gialloblù.

Commenti? Pagelle? Preferisco di no per decenza, ma una breve considerazione vorrei farla.

L'incredibile nelle prestazioni della nostra compagine è l'invariabilità del risultato finale a dispetto dell'estrema variabilità dei componenti squadra e società.

Qual è invece l'unica variabile fissa ed immutabile? I tifosi.

Per cui, basandomi sulla logicità scientifica del metodo sperimentale (del quale vi risparmio pietosamente gli assiomi), l'evidenza empirica dimostra che la colpa dell'ultimo disastroso decennio è solo nostra.

Stasera recitiamo tutti il mea culpa: siamo noi il vero male del Verona.

The Snake



Hellastory, 31/08/2010

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

H.Verona-Udinese?



H.Verona    Udinese


Bonazzoli F.

Cabal J.

Centonze F.

Coppola D.

Duda O.

Folorunsho M.

Lazovic D.

Magnani G.

Mitrovic S.

Montipò L.

Noslin T.

Serdar S.

Silva D.

Suslov T.

Swiderski K.

Vinagre R.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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