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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

IL COMPLEANNO DI BERTOZZI NEL GIORNO DI GENOA-VERONA


IL COMPLEANNO DI BERTOZZI NEL GIORNO DI GENOA-VERONA

Alfonso Bertozzi, nome spesso dimenticato nelle pieghe della storia del Verona, che però viene ricordato sempre per aver segnato l'ultimo gol vittoria a Marassi contro il Genoa. Era il 3 dicembre 1989, in panchina sedeva Bagnoli oramai alla fine di un ciclo storico.
Oggi, 10 novembre 2023, 34 anni dopo, il Verona è alla ricerca disperata della vittoria a casa del Genoa e fatalità, sempre oggi è il 58esimo compleanno di Alfonso Bertozzi.
Non è la prima volta che Bertozzi festeggia il compleanno nel giorno di un Genoa-Verona, la prima volta nel 1974, pareggio 1-1, la seconda 10 anni fa, nel 2013, sconfitta, ennesima, per 2-0.
Come andrà oggi?

Nel frattempo parliamo di Alfonso riprendendo un articolo de L'Arena del 10 novembre 2013:

LA NUOVA VITA DI BERTOZZI. CALCIO? NO, SANGIOVESE

«Ho chiuso la mia carriera al Faenza. Faccio l'agricoltore, vivo la terra. Che risate con Angelo Peruzzi quando dovevamo salire sulla bilancia»
«Il calcio? È rimasto fuori dalla mia vita». La nuova vita di Alfonso Bertozzi, 48 anni, una stagione all'Hellas, inizia presto al mattino. Prima però, il ricordo: Genoa-Verona è la sua partita. «Ho segnato il mio unico gol in gialloblù a Marassi». E quella resta anche l'ultima vittoria del Verona contro i Grifoni in Liguria.
Venti presenze ed una perla nella stagione '89-'90, quella della retrocessione. A Genova, però, Bertozzi siglò una rete di speranza per il Verona di Osvaldo Bagnoli. «Purtroppo» racconta «quell'anno pagammo la partenza ad handicap. L'inizio fu molto difficile. Nel corso della stagione riuscimmo a riprenderci. E la retrocessione arrivò alla fine». Già a Cesena, gol del Condor Agostini. A pochi chilometri da casa sua. Una pagina non troppo bella. Da rileggere, però, senza trasporto. Solo memoria, emozioni rapidi che riaffiorano per andare via.
E qui facciamo un passo indietro. Anzi, due. Bertozzi è di Imola, vive ad Imola, ha chiuso con il calcio professionistico all'Imolese. «Poi, però, ho fatto un anno al Faenza, dove abbiamo vinto l'Interregionale. Ma io me ne sono andato in anticipo. Incompatibilità. E ci siamo lasciati male. Non mi era mai successo prima. E forse è lì che ho maturato l'idea di dire basta con il calcio».
Anno 1997, il terzino Alfonso Bertozzi chiude definitivamente con il calcio. Una professione da amare. Che ad un certo punto, però, viene messa in offside.
«Ho fatto la mia scelta. Non volevo fare l'allenatore, ho rifiutato anche la possibilità di allenare in qualche settore giovanile. Magari all'inizio è stato difficile. Ma adesso sto bene, ho la mia vita». Cosa fa Bertozzi? «L'agricoltore. Vivo la terra. Porto avanti l'azienda di famiglia. Coltivo la vite». Terra generosa la sua. «Produco Sangiovese e Trebbiano». Sono soddisfazioni. Giornate intere passate in un campo. Prima la folla, attorno. Adesso i silenzi. E la produzione. Che è come fare gol a Marassi e vincere la partita. «Lo ricordo ancora quel gol. La palla me l'ha passata Magrin. Fin lì non avevamo mai vinto. L'avventura all'Hellas è stato momento prestigioso della mia carriera». Pure a Vicenza si era messo in evidenza. Altri momenti belli. Coltivava la vita. Oggi coltiva la vite. Che è la stessa cosa. Perché di mezzo c'è l'orgoglio e la passione di chi ha voluto svoltare. Signori, metto la freccia. Io ho avvertito. Faceva il terzino Bertozzi. Che ha vestito le maglie di Vicenza, Reggiana, Piacenza, Ospitaletto e Catanzaro. «Potevo fare pure lo stopper, ero uno che si adattava».
Ripensa all'avventura in gialloblù. E all'immancabile appuntamento del martedì. Con chi? «Angelo Peruzzi. Non sapete le risate prima di salire sulla bilancia. Eravamo inclini a prendere peso. Bastava un giorno di pausa e ci trovavamo addosso un chilo, un chilo e mezzo. Si faceva a gara chi saliva per ultimo al momento del peso. Poi, però, facevamo sparire in campo il grasso residuo».
Alfonso ride e ricorda. Non si aspettava forse di essere ripescato dalla memoria collettiva del popolo gialloblù, dopo quasi 25 anni da quella giornata di gloria. «Resta un bel ricordo. Ma adesso vivo bene questa mia nuova vita».



Hellastory, 10/11/2023
Serie A 1989/90 | 14a giornata | 3/12/1989
GENOA CFC
GENOA CFC
0
  AC VERONA HELLAS
AC VERONA HELLAS
1
- marcatori 20' A.Bertozzi
A.Gregori, Torrente, Caricola, Ferroni, Perdomo, Signorini, Eranio (60' Rotella), Fiorin, Fontolan, Ruben Paz (28' Urban), Aguilera.   A.Peruzzi; A.Bertozzi, E.Calisti, L.Favero, V.Pusceddu; G.Gaudenzi (87' A.Acerbis), M.Magrin, R.Prytz; P.Fanna, M.Iorio (89' T.Gritti), D.Pellegrini (II)
Scoglio ALL O.Bagnoli

Arbitro
P.Ceccarini (Livorno - LI)


ZANETTI, ABBIAMO UN PROBLEMA DIETRO?


Lazio e Torino, che peraltro sono formazioni superiori, hanno evidenziato un tema già affrontato durante l'estate: la difesa. È innegabile che Sogliano abbia lavorato con maggiore attenzione alla scoperta prima e all'arrivo poi di giocatori di qualità a centrocampo e in attacco, in ottica plusvalenze. E si vede. Ogni partita scopriamo un gesto tecnico superiore alla media da parte di Harroui, Kastanos, Tengstedt, e perfino di Livramento e Mosquera. Altri ne arriveranno da nuovi giocatori che al momento non conosciamo bene perché si stanno ancora integrando. Per non parlare dell'evoluzione esponenziale di Belahyane che creerà non pochi, ma piacevoli, problemi di turnover al mister al rientro di Duda e Serdar. Sulla difesa invece non si è lavorato. O non abbastanza. Gli arrivi nel finale di Daniliuc e Bradaric non sembrano decisivi in un reparto dove Frese e Okou faticano ad adattarsi al livello del nostro campionato. E neppure i ritorni di Faraoni (bloccato a Verona solo a causa di un ingaggio pesante) e Ghilardi (mai veramente preso in considerazione) sembrano essere un valore aggiunto.

[continua]

Qual è stato il miglior gialloblu in campo in

H.Verona-Venezia?



H.Verona    Venezia


Belahyane R.

Bradaric D.

Coppola D.

Duda O.

Ghilardi D.

Kastanos G.

Lazovic D.

Livramento D.

Magnani G.

Montipò L.

Mosquera D.

Okou Y.

Sarr A.

Silva D.

Tchatchoua J.

Tengstedt C.


 


Riepilogo stagionale e classifica generale




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