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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

LE PAGELLE DI META' STAGIONE

Arrivati a metà di questa stagione che si presenta più tribolata di quanto potevamo credere, come di consueto ci accingiamo a creare un tabellone con i promossi e i bocciati. È un esercizio doloroso da fare, soprattutto oggi che le cose non vanno come vorremmo. Ci sono stagioni in cui sono tutti promossi o quasi, altre in cui veramente facciamo fatica a trovare chi merita qualche elogio. Il momento attuale, post-sconfitta contro la Salernitana e post-bagarre di San Siro, non aiuta certo a rasserenare gli animi. Riguardo il calciomercato che minaccia di portarci via mezza squadra invece potremmo quasi accoglierlo con speranza. In fondo se vogliamo sperare in una sveglia più di qualcosa dobbiamo cambiare.


I PROMOSSI

LE PAGELLE DI META' STAGIONE

MONTIPÒ Oramai possiamo dire di conoscerlo bene e anche in questa occasione confermiamo la sua affidabilità in linea di massima. Non ci sono state grosse sbavature e spesso ha salvato il risultato. Capita quando la squadra è problematica di ricevere troppi tiri nello specchio, probabilmente potesse risparmiarsi qualche intervento il suo giudizio sarebbe anche migliore.

TERRACCIANO Ha fatto da jolly di "tuttocampo" per l'intero girone d'andata. Dove lo mettevi lui stava e giocava anche bene, considerata l'età, l'inesperienza e le situazioni d'emergenza in cui doveva scendere in campo. Ora andrà a crescere altrove e noi avremo perso un giovane che ci risolve le emergenze.

DUDA Rispetto alla stagione scorsa è molto cresciuto nel ruolo di regista, si prende più responsabilità e si vede migliorato anche dal punto di vista atletico. Ha potuto lavorare fin dal ritiro su questo ruolo (che ricordiamolo, non sarebbe il suo) e questo è stato di grande aiuto È l'unico centrocampista che consideriamo veramente affidabile di cui disponiamo.

HONGLA Probabilmente questa è stata la sua mezza stagione migliore da quando è arrivato a Verona. A questo punto un po' dispiace se dovesse andare in altre squadre perché tutto sommato era migliorato molto in fase di interdizione. Non deve nemmeno partire per la Coppa d'Africa, ci farebbe comodo tenerlo.

MAGNANI Cresciuto tantissimo a livello di rendimento rispetto alle scorse stagioni. È diventato un centrale di sicuro affidamento, specialmente con una difesa a quattro. Anche a livello fisico, dove pur dimostra una certa fragilità "strutturale" sembra molto più atletico. A livello mentale probabilmente la responsabilizzazione del ruolo da titolare l'ha molto aiutato.

DAWIDOVICZ Durante l'estate qualcuno deve avergli fatto qualche trattamento speciale o qualche preparazione mirata. Premesso che lo conosciamo da sei stagioni e che è sempre stato in continua crescita, quest'anno particolarmente lo vediamo pienamente adatto a fare il titolare in serie A. Si mostra più attento, più preciso e addirittura più veloce. Sta diventando un giocatore rappresentativo.

TCHATCHOUA Inserito in squadra tardivamente a causa dei postumi dell'incidente estivo, segnaliamo la sua come una bellissima sorpresa. Si tratta di un giocatore di fascia ambidestro, sufficientemente veloce e soprattutto rapido e precisissimo al momento del cross. Quando la mette in mezzo lui stai sereno che arriva perfettamente al compagno pronta per essere messa in porta. Chiaramente non sarebbe un terzino e questo gli porta via molto in fase offensiva ma, anche lui l'avrà capito, si tratta di una stagione di sacrificio.

HENRY Reduce dal brutto infortunio dell'inverno scorso, appena è stato buttato nella mischia ha segnato. Una volta con la coscia, l'altra coi gioielli, in qualche maniera lui è lì pronto a metterla dentro. Col rigore decisivo a Milano è stato sfortunato ma sono situazioni che possono capitare. Deve ancora lavorare sulla condizione, come è normale che sia, però il suo compito è fare i gol e per ora li sta facendo.


DA RIVEDERE

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DJURIC Lo vogliamo rivedere perché onestamente potrebbe fare di più e ne siamo fermamente convinti. Continua ad essere utilizzato come uomo-sponda e in questo senso è migliorato perché col modulo di gioco attuale i compagni gli stanno più vicini e riesce ad appoggiare con più precisione però noi lo vorremmo più cecchino, soprattutto di testa, ora che qualche cross gli arriva. Speriamo possa migliorare ulteriormente.

NGONGE Quando gioca, segna. Quando segna, vinciamo. Su questo credo che nessuno abbia niente da ridire. Però il problema è proprio il "quando". Non possiamo dipendere solamente da un giocatore discontinuo perché, ad esempio, se ti fa vincere contro il Cagliari perché quel giorno si sveglia bene, la partita successiva ti fa perdere contro la Salernitana dato che accentra su di lui tutte le giocate offensive e non gliene riesce una. Quando troverà più continuità saremo felicissimi di promuoverlo.

LAZOVIC Non è più il Lazovic di qualche tempo fa. Non sappiamo esattamente cosa abbia ma lo vediamo giocare col contagocce e non ha più il guizzo vincente, nonostante il piede non si discuta. La salvezza passa anche da lui. Speriamo in bene.

SUSLOV Dobbiamo ancora inquadrarlo bene come giocatore. Lo vediamo correre e sbattersi tra centrocampo e attacco creando spesso scompiglio nella difesa avversaria. A volte si arrischia anche a tirare dalla distanza, finora senza troppa fortuna. Le potenzialità sembrano esserci, devono essere incanalate bene e portate in sintesi. Cercheremo di capirne di più nel girone di ritorno.

AMIONE Abbastanza male quando giocava nella difesa a tre, abbastanza bene quando ha giocato nella difesa a quattro. Vediamo seppur restando riserva saprà restare su livelli quanto meno sufficienti.

COPPOLA Se è titolare in Under 21 un motivo ci deve pur essere. Le potenzialità fisiche sono elevatissime, deve trovare fiducia e continuità. Ci crediamo ancora.


I BOCCIATI

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FOLORUNSHO Quello che l'anno scorso è stato il miglior giocatore della B sembra aver accusato il colpo col passaggio nella categoria maggiore. Il mister lo fa giocare sempre, non sappiamo cosa ci veda. Secondo noi è un giocatore dalle grandi doti atletiche e agonistiche, con limitate capacità tecniche e tatticamente male inquadrato. Nella manovra d'attacco finora è stata una zavorra.

BONAZZOLI Niente ci aspettavamo da questo giocatore e niente abbiamo avuto. A parte il gol-vittoria con l'Empoli tanto fumo e poca sostanza per l'ennesimo giocatore talentuoso e discontinuo, eterno incompiuto, che passa da Verona.

DOIG Lui dice che non ha sentito il salto dal campionato scozzese a quello italiano. Potremmo usarla come battuta visto che ci pare un giocatore di categoria, per l'appunto, inferiore. Quando non combina danni in fase difensiva, si limita al compitino. In avanti conclude poco o niente, anche rispetto all'anno scorso.

SAPONARA Se non gioca ci sarà un motivo. Quando è sceso in campo tiene un ritmo da partitella del venerdì sera tra amici, pochi spunti, indolente, sembra qua per sbaglio o magari per la pizza del dopo partita.

FARAONI Possiamo tranquillamente affermare che la bella epoca di capitan Faraoni a Verona è terminata. Ad un certo punto è anche giusto per tutti salutarsi, restare coi bei ricordi e per lui magari provare a terminare la carriera in un'altra squadra.

HIEN Trattenuto quasi a forza quest'estate, doveva essere il nostro baluardo difensivo ma ha reso poco o nulla rispetto a quanto visto l'anno scorso. Se ne va via a Capodanno, forse ancora con lo spumante e il pandoro in mano, con una velocità mai vista prima.

MBOULA Sogliano l'ha pescato, non giovanissimo, nella serie B spagnola. Quella probabilmente è la sua dimensione. Scommessa persa.

SERDAR Male male male, soprattutto visto il curriculum del giocatore e la sua esperienza. È venuto qua per rilanciarsi, forse dovremmo aspettarlo ancora ma non c'è tempo. Servono ben altri giocatori.


NON GIUDICABILI

CABAL, CRUZ, CHARLYS


Valeriano



Hellastory, 10/01/2024

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

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