domenica 25, h 20:45  
EMPOLI1

HELLAS VERONA

2

Hellas Verona english presentation

HELLAS VERONA / Canone Inverso

IL SUCCESSO CON IL CITTADELLA NON CANCELLA (DEL TUTTO) NOCERA


IL SUCCESSO CON IL CITTADELLA NON CANCELLA (DEL TUTTO) NOCERA

Ci è andata bene. E' incredibile quello che è accaduto questa settimana: tutte, ma veramente tutte, le squadre di testa hanno sbattuto il muso contro il caldo, la sfrontatezza degli avversari, una certa dose di supponenza e qualche complessa decisione arbitrale. Ogni cosa insomma ha giocato a favore del Verona. In questo modo ci siamo ripresi punti pesanti in classifica e abbiamo mitigato la brutta sconfitta di Nocera. Peraltro, recuperata con il successo sul Cittadella. Ma il tema è un altro. Non possiamo andare avanti sperando sempre negli errori altrui. Accade una volta, ma poi basta. La logica da seguire è che dobbiamo evitare che si ripetano nuove cadute clamorose e riprendere a correre contando esclusivamente sulla nostra forza e non (tanto) sulla debolezza altrui. Parificata dunque l'amnesia collettiva di tutte le formazioni di testa provo ad affrontare, con maggiore serenità, i segnali di allarme che vengono da Nocera.

Ho impiegato una settimana intera per metabolizzare quella sconfitta. In silenzio, mi sono passate davanti una quantità di spiegazioni di varia natura che vanno dal complottismo (retaggio di una forma ancestrale di vittimismo), alla banale sottovalutazione dell'avversario, alla crisi psicofisica che emerge con i primi caldi, al caso e all'imprevedibilità del gioco calcio (anche qui: il fatalismo è espressione di senso di inferiorità). Tutte teorie rispettabili che hanno i loro proseliti e riescono a collegare giustificazioni ed ipotesi al risultato finale. Fatto sta che, sia i difensori indomiti delle potenzialità infinite del Verona (e di Mandorlini) che i primi critici sulla nostra presunta inadeguatezza devono ammettere che non era assolutamente prevedibile immaginare una prestazione simile. Troppa la differenza di intensità e concentrazione con l'Hellas che pochi giorni prima aveva massacrato il Torino in casa sua e indotto alla miseria il Vicenza. Non è chiaro neppure come mai noi siamo riusciti a concedere complessivamente - e meritatamente - 4 punti su 6 alla Nocerina, squadra battagliera quanto si vuole ma mediocre sotto tutti i punti di vista. E qui, con tutto il rispetto del mondo, l'unico imputato è il mister che non ha saputo far comprendere ai suoi la differenza che passa tra i campani, mestamente relegati all'ultimo posto di classifica, e un avversario che ha anche un po' di qualità. Ci spaventa forse la grinta? Per fortuna, di Nocerina ce ne è una sola!

Il problema va affrontato in maniera differente. In quella gara mi è sembrato di rivedere nuovamente in campo lo stesso Verona abulico di Pescara, Sassuolo e Genova. Con la differenza che se avessimo insistito di più, vista la consistenza della difesa che avevamo di fronte, qualche altro pallone lo potevamo mettere dentro. Ma ci abbiamo provato? Il Sassuolo (non a caso per me l'avversario più temibile), in una situazione analoga, è riuscito a recuperare prima e a capovolgere poi il risultato in casa dell'Albinoleffe. E la classifica dice che Albinoleffe e Nocerina si equivalgono come valore. Ma il Sassuolo, oltre ad essere forte, ha dalla sua anche il fatto che non perde mai: 4 volte su 33 gare è veramente strabiliante. A noi è capitato esattamente il doppio delle volte.

E' stato fondamentale vedere come i giocatori hanno reagito al disastro di Nocera. Quale spirito di rivalsa (e rabbia) ha guidato la sfida con il Cittadella, avversario notoriamente non comodo ma decisamente alla nostra portata. Che risposta avrebbe dato insomma l'Hellas a sé, ai tifosi, al campionato. La risposta c'è stata, eccome. L'atteggiamento mentale è stato ritrovato,  la cattiveria pure. Sono pronto a scommettere che quella partita è stata un semplice incidente di percorso e non è affatto confrontabile con il crollo di Marcianise di remondiniana memoria, perchè quello fu conseguenza di un calo progressivo e inarrestabile che ci aveva portato ad ottenere solo 6 punti nelle 5 precedenti partite. Qui no, noi venivamo da una situazione ottimale. E anche la reazione è stata differente: contro il Pescara allora non avemmo la forza di vincere, i gialloblu si limitarono a gestire la gara. Si accontentarono di non ridurre ulteriormente il vantaggio in classifica che si stava sempre più assottigliando. Eppure il Pescara era un avversario molto stimolante per rimetterci in carreggiata. Ma non ce la facevano più. Venerdì scorso, invece i ragazzi di Mandorlini hanno chiarito subito che non sono cotti e che si sentono ancora pienamente in corsa.

A sostegno della buona prestazione c'è la conferma della prolificità di Gomez, entrato in doppia cifra e al settimo centro nel girone di ritorno; della buona prestazione di Tachtsidis, sempre più autorevole in mezzo al campo; della verve di Berrettoni e Pugliese.

Posso solo immaginare come si sentono oggi i nostri ragazzi dopo la sconfitta contemporanea di Torino, Padova, Pescara e Varese e del pareggio del Sassuolo raggiunto a Grosseto all'ultimo minuto...

Ma c'è qualcosa che non mi convince. Che deve essere sistemato. La sconfitta di Nocera non è stata frutto di episodi (non mi convince l'alibi degli errori arbitrali). Il fatto è che mentre in casa i gialloblu riescono sempre ad esprimersi al loro meglio, lontano dal Bentegodi sempre più spesso perdono lucidità, concentrazione e tenuta. Se andiamo ad analizzare il mal di trasferta del girone di ritorno, solo a Torino abbiamo compiuto qualcosa di veramente eccezionale. Tanto unico da essere stato appunto irripetibile. Persino il primo tempo di Padova, con la squadra in balia degli avversari, mi ha lasciato perplesso, poi fortunatamente compensato da una buona ripresa e facilitato dal calo fisico dei padroni di casa.

E' stato importante aver avuto ragione del Cittadella, ma questo non è sufficiente per cancellare i dubbi emersi a Nocera (e Pescara, Sassuolo e Genova in precedenza). E' chiaro che in B, contro avversari che lottano alla morte per non retrocedere, oramai non è più possibile dare nulla per scontato. Ma anche noi siamo in lotta per un obiettivo importante (la promozione diretta), e quando abbiamo più del doppio dei punti in classifica dobbiamo anche saper imporre in campo la nostra superiorità. O gestire le sfuriate avversarie senza correre troppi pericoli.

Ecco dunque quello che mi preoccupa:

  • Il Verona, in 2 gare, ha preso la bellezza di 5 gol. Troppi. Possiamo mettere da parte il rigore del 3 a 1 (regalato dall'arbitro) e l'autogol di Abbate (casuale). Tuttavia, anche prendere 3 gol da Nocerina e Cittadella con la difesa schierata è indice di un calo di concentrazione non giustificabile.
  • Hallfredsson, problemi fisici a parte che lo hanno indotto ad uscire dopo pochi minuti, è in fase calante. Giustificatissimo per il fatto che sta tirando la carretta sin dall'inizio del campionato, ma adesso ci stiamo rendendo conto della miopia di non aver provveduto a trovare a gennaio un cambio adeguato, un giocatore di categoria capace di rendersi utile in questi periodi di calo. Non lo è Esposito (stagione da cancellare per lui), né i ragazzini Galli e Doninelli che sono troppo discontinui. L'assenza di Hallfredsson è stata a lungo considerata l'alibi delle brutte sconfitte di Pescara e Sassuolo, ma non vale per Genova e Nocera dove c'era e ha reso meno di quanto ne avevamo bisogno. Venerdì sera, per fortuna, avevamo di fronte solo il modesto Cittadella e tanta voglia di rivalsa a sopperire alla sua uscita. Ma la coperta, a centrocampo, è troppo corta.
  • Poi c'è il problema di Ferrari, anche ieri imbarazzante sotto porta tra gol sbagliati davanti al portiere, lisci clamorosi, mancanza di lucidità. Noi, in questo momento, in attacco siamo sorretti esclusivamente dal periodo di grazia di Gomez, che Dio ce lo conservi, ma non abbiamo alternative: Hallfredsson è a digiuno da 6 gare, e poi è un centrocampista, Ferrari ha realizzato finora la miseria di 5 reti di cui 1 su rigore, Pichlmann è in letargo da fine novembre, Bjelanovic è il totem di Mandorlini, immobile (purtroppo non nel senso del bomber pescarese) e grottesco. Quali chance ha una squadra di lottare per la promozione se si affida solo ad un solo giocatore per buttarla dentro?
  • Non ho ancora capito se il mancato arrivo di rinforzi a gennaio, mascherato con l'orgoglioso tentativo di recuperare Esposito, Bjelanovic, Berrettoni e lanciare Lepiller, è frutto dell'incapacità di Gibellini (come ritiene Mandorlini) di trovare alternative o dell'assenza di soldi a sua disposizione. Cioè, dei limiti economici di Martinelli. E qui si potrebbe aprire un lungo discorso che contrappone l'isolamento del nostro presidente (vero o presunto, visto che continuano a ripetersi voci di cessione) in confronto al potenziale politico ed economico che hanno a disposizione Torino, Sassuolo, Sampdoria e probabilmente anche Varese, Brescia e Padova. Fatto sta che, se il Verona è costretto ad affidarsi a riserve e a giocatori spremuti per arrivare fino in fondo credo che dovremo attenderci altre difficili trasferte da affrontare.

La fortunata caduta collettiva di tutti i nostri avversari diretti e la reazione dimostrata contro il Cittadella mi hanno sollevato. Ma non più di tanto, perchè adesso il campionato entra nel vivo e chi sbaglia paga il doppio.

Se è vero che il Verona perde abitualmente gli scontri diretti (Torino a parte) ed è costretto poi a vincere le altre partite per recuperare, i punti sprecati a Nocera si possono recuperare solo con una prestazione eccezionale. Cittadella è stato dunque solo un buon viatico, niente di più. Ora mi aspetto di battere il Brescia - al Rigamonti - per eliminare ogni ulteriore dubbio sulla nostra scarsa affidabilità esterna. E approfittare così del difficile impegno casalingo del Torino con la Reggina, della trasferta del Pescara a Varese e del derby emiliano Sassuolo - Modena. Pare che il calendario, dopo aver distribuito incidenti e distrazioni in ugual misura, si sia divertito ora a combinare insieme partite equilibratissime per far emergere, già prima di Pasqua, i migliori.

È difficile, lo so. Ma era difficile anche ipotizzare che in Campania, contro un avversario simile, non saremmo proprio scesi in campo. D'altra parte, vista l'impresa di Torino dopo il disastro di Genova, ritengo che tutto sia possibile per la nostra squadra. La serie A si conquista partita dopo partita limitando al massimo gli errori e mostrandosi vivi in ogni circostanza. A maggior ragione venerdì prossimo se il Brescia considera se stesso un contendente diretto.

Massimo

Colonna sonora: Haja o que houver dei Madredeus, canzone d'amore e di attesa.

Hellastory, 02/04/2012
Archivio

Stagione 2011/2012
28/05/2012   ADESSO, PROVIAMOCI!
09/04/2012   IL MAL DI TRASFERTA
02/04/2012   IL SUCCESSO CON IL CITTADELLA NON CANCEL...
13/03/2012   LE IDI DI MARZO
06/02/2012   SE SON ROSE...

LA GUERRA DI TRINCEA HA FUNZIONATO


Il confronto diretto del Verona con l'Empoli è la sintesi di questo girone di ritorno. Una squadra rognosa la nostra, difficile da affrontare, disposta a concedere pochissimo all'avversario di turno. Sulla salvezza, onestamente, ero abbastanza sereno. Troppe combinazioni negative si sarebbero dovute verificare contemporaneamente. Ma vincere ad Empoli non l'avevo proprio messo in conto. Sogliano conquista la sua terza salvezza consecutiva. Era stato chiaro, durante la settimana: mentre altri fanno le celebrazioni per lo storico scudetto (che Dio benedica quegli eroi!), e altri ancora si lasciano andare a fantasie intorno ad un nuovo stadio (a questo punto, ipotizzo di proprietà), noi dobbiamo pensare unicamente alla salvezza. E non è affatto vero che tutto, nel mondo del calcio, sia scontato o già scritto in partenza: la Lazio, che aveva imposto il pareggio all'Inter in casa sua, non è riuscita a battere il Lecce all'Olimpico pur giocando un tempo intero in superiorità numerica. Perdendo, di conseguenza, anche l'opportunità di un piazzamento nelle coppe europee. Per non parlare del tracollo interno dell'Atalanta, evidentemente sazia, ad opera del Parma capace di fermare prima il Napoli campione d'Italia e di ribaltare il risultato a Bergamo nel secondo tempo. Ma anche il successo dei nostri ragazzi ha dell'incredibile vista la stanchezza emotiva con la quale sono arrivati a giocarsi la partita.

[continua]

Eleggi ogni settimana il gialloblu migliore in campo!




Riepilogo stagionale e classifica generale




Devi essere iscritto per visualizzare i dati dell'Almanacco del giorno
Username
Password
 
[Registrati]
[Recupera/Cambia Password]






HELLASTORY.net è online dall'11 maggio 2001 ( 8792 giorni)
Ogni contenuto è liberamente riproducibile con l'obbligo di citare la fonte.
Per qualunque informazione contattateci.
Leggi la nostra Informativa Privacy.

[Mozilla/5.0 AppleWebKit/537.36 (KHTML, like Gecko; compatible; ClaudeBot/1.0; +claudebot@anthropic.com)]
[216.73.216.71]

1903 1904 1905 1906 1907 1908 1909 1910/11
Prima Categoria
1911/12
Prima Categoria
1912/13
Prima Categoria
1913/14
Prima Categoria
1914/15
Prima Categoria
1915 1916 1917 1918 1919/20
Prima Categoria
1920/21
Prima Categoria
1921/22
Campionato CCI
1922/23
Lega Nord
1923/24
Lega Nord
1924/25
Lega Nord
1925/26
Lega Nord
1926/27
Campionato Nazionale
1927/28
Campionato Nazionale
1928/29
Campionato Nazionale
1929/30
Serie B
1930/31
Serie B
1931/32
Serie B
1932/33
Serie B
1933/34
Serie B
1934/35
Serie B
1935/36
Serie B
1936/37
Serie B
1937/38
Serie B
1938/39
Serie B
1939/40
Serie B
1940/41
Serie B
1941/42
Serie C
1942/43
Serie C
1943/44
Campionato Alta Italia
1944 1945/46
Campionato Alta Italia
1946/47
Serie B
1947/48
Serie B
1948/49
Serie B
1949/50
Serie B
1950/51
Serie B
1951/52
Serie B
1952/53
Serie B
1953/54
Serie B
1954/55
Serie B
1955/56
Serie B
1956/57
Serie B
1957/58
Serie A
1958/59
Serie B
1959/60
Serie B
1960/61
Serie B
1961/62
Serie B
1962/63
Serie B
1963/64
Serie B
1964/65
Serie B
1965/66
Serie B
1966/67
Serie B
1967/68
Serie B
1968/69
Serie A
1969/70
Serie A
1970/71
Serie A
1971/72
Serie A
1972/73
Serie A
1973/74
Serie A
1974/75
Serie B
1975/76
Serie A
1976/77
Serie A
1977/78
Serie A
1978/79
Serie A
1979/80
Serie B
1980/81
Serie B
1981/82
Serie B
1982/83
Serie A
1983/84
Serie A
1984/85
Serie A
1985/86
Serie A
1986/87
Serie A
1987/88
Serie A
1988/89
Serie A
1989/90
Serie A
1990/91
Serie B
1991/92
Serie A
1992/93
Serie B
1993/94
Serie B
1994/95
Serie B
1995/96
Serie B
1996/97
Serie A
1997/98
Serie B
1998/99
Serie B
1999/00
Serie A
2000/01
Serie A
2001/02
Serie A
2002/03
Serie B
2003/04
Serie B
2004/05
Serie B
2005/06
Serie B
2006/07
Serie B
2007/08
Serie C
2008/09
Serie C
2009/10
Serie C
2010/11
Serie C
2011/12
Serie B
2012/13
Serie B
2013/14
Serie A
2014/15
Serie A
2015/16
Serie A
2016/17
Serie B
2017/18
Serie A
2018/19
Serie B
2019/20
Serie A
2020/21
Serie A
2021/22
Serie A
2022/23
Serie A
2023/24
Serie A
2024/25
Serie A