Stranamente ne stanno parlando tutti molto poco, però il fatto è che il Verona sta seriamente rischiando di perdere per strada un pezzo fondamentale della rosa: Nicola Ferrari rischia una lunga squalifica a causa delle accuse mosse da Gervasoni & C.

Andiamo con ordine e cerchiamo di riassumere per sommi capi la situazione, leggendo le carte degli interrogatori e i documenti ufficiali recentemente pubblicati dalla stampa nazionale. Ovviamente non abbiamo la pretesa ne la competenza per entrare nei particolari ma per lo meno ci possiamo fare un'idea di quel che è successo.

Il nostro vecchio “amico” Carlo Gervasoni, come spesso accade a chi non ha più nulla da perdere, decide di fare delle deposizioni riguardo partite e fatti fino a quel momento non oggetto di indagini. Tra le varie confessioni si parla anche della partita Rimini-Albinoleffe del 20 dicembre 2008, terminata col risultato di 1-1.

Il Gerva lo definisce il “primo tentativo di combine con alle spalle gli zingari” , tentativo però “non andato in porto” mentre gli inquirenti pensavano che il primo tentativo fosse su Pisa-Albinoleffe. Gervasoni riferisce della possibilità di combine dietro pagamento di un corrispettivo con i compagni di squadra, citando tra tutti Ferrari, Carobbio, Garlini e Poloni. Raggiunto l'accordo, Gervasoni parte per Rimini dove incontra Vantaggiato. Vantaggiato a quanto dice Gervasoni avrebbe rifiutato ma tramite un amico avrebbe rilanciato proponendo la sconfitta dell'Albinoleffe in cambio di una parte dei proventi. La proposta quindi viene rifiutata dai seriani.

Negli interrogatori che seguono, Ruopolo (che anche lui come Gervasoni oramai ha poco da perdere) conferma in parte Gervasoni mentre gli altri negano tutti, compresi Vantaggiato e Ferrari.

Leggiamo a riguardo alcune dichiarazioni del nostro Nicola prese testualmente dai documenti d'accusa redatti dal procuratore federale Palazzi e facilmente consultabili sul sito www.repubblica.it.

“Non sono a conoscenza di tentativi di combine che abbiano riguardato tale incontro. Mi ricordo che non ho giocato tutto l'incontro bensì entrai negli ultimi dieci minuti” e ancora “Gervasoni non ha parlato dell'accordo con me, rammento solo che dopo la partita sentii parlare Gervasoni di Vantaggiato. (...)Gervasoni si lamentava di vantaggiato dicendo che gli aveva fatto perdere dei soldi. Al che venne chiesto a Gervasoni la ragione di questo suo livore nei confronti di Vantaggiato e Gervasoni disse qualcosa di questo genere: sono stato da lui la settimana scorsa, a sapere che avremmo pareggiato potevo comunque guadagnare dei soldi.” Continua Ferrari: “ Voglio precisare che queste affermazioni le ha fatte anche in presenza di altri giocatori (...) Non ricordo chi era presente e non ricordo chi gli chiese spiegazioni”.

Quindi precisa: “posso solo dire che alla fine dell'ultima partita di campionato, Albinoleffe-Ancona terminata 3-4, dopo che eravamo stati in vantaggio per 3-1 fino a pochi minuti dalla fine, ho ripensato a quanto detto da Gervasoni in occasione dell'episodio Vantaggiato ed ho avuto dei sospetti sulla regolarità dell'incontro. Preciso che le mie sono comunque sensazioni personali e non si fondano su dirette conoscenze di eventuali combine, né per la partita di Rimini né per quest'ultima, peraltro durante l'incontro con l'Ancona io ero in panchina. Voglio infine aggiungere che negli ultimi due anni passati all'Albinoleffe le mie attenzioni erano rivolte solo ai continui litigi legati a problemi contrattuali. Per questi motivi ero poco impegnato ed ero quindi ai margini del gruppo” .

Ferrari quindi si dichiara estraneo alla faccenda pur avendo avvertito qualche segnale di una situazione poco chiara.

Tuttavia nell'atto accusatorio le dichiarazioni di Gervasoni vengono ritenute “attendibili in quanto dotate di coerenza intrinseca, alla luce dei minuziosi particolari in esse contenuti circa lo svolgimento degli eventi, sia estrinsca, in quanto parzialmente riscontrate da quelle rilasciate da Ruopolo e Ferrari, il quale, sia pur negando un proprio coinvolgimento riferisce delle circostanze che puntualmente si inseriscono nelle vicende, conferendo ulteriore credibilità alle dichiarazioni di quest'ultimo”.

La procura federale quindi non crede a Ferrari, infatti conclude con una accusa molto grave:
“appare evidente che i tesserati Gervasoni, Carobbio, Ferrari , Garlini, Ruopolo e Vantaggiato posero in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento della gara in questione”
, che significa infrangere l'articolo 7 del codice comportamentale della FIGC (in particolare, si legge, dell'art.7, commi 1, 2 e 5)

Gervasoni, Carobbio e Ruopolo hanno l'aggravante della pluralità di illeciti, mentre per Ferrari e gli altri si parla di aver accettato la combine e di aver delegato Gervasoni per far da tramite per conto loro nei confronti del Rimini.
Ovviamente viene contestata la responsabilità oggettiva per tutte le società dei tesserati.

La situazione come si legge non promette nulla di buono. Cosa rischia nello specifico il nostro Nicola?


L'articolo 7 del codice di comportamento FIGC è quello dell'Illecito sportivo e obbligo di denuncia e recita:

1 Il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica costituisce illecito sportivo.
2 Le società e i soggetti di cui all'art. 1, commi 1 e 5, che commettono direttamente o che consentono che altri compiano, a loro nome o nel loro interesse, i fatti di cui al comma 1 ne sono responsabili.
...
5 I soggetti di cui all'art. 1, commi 1 e 5, riconosciuti responsabili di illecito sportivo, sono puniti con una sanzione non inferiore all'inibizione o alla squalifica per un periodo minimo di tre anni e con l'ammenda non inferiore ad euro 50.000,00.
.....

Se effettivamente fosse giudicato colpevole, Ferrari rischia seriamente una squalifica di 3 anni.
Il tutto ovviamente al lordo di eventuali patteggiamenti, pentimenti, collaborazioni che potrebbero alleviare la pena.

A questo punto è chiaro che è molta l'apprensione che dovremmo avere nei confronti delle sentenze che arriveranno a breve, pur confidando nella buona fede di Nicola Ferrari che riconosciamo come un atleta e professionista della massima serietà e correttezza.

Vi lascio qualche giorno per assimilare questi fatti, poi magari parleremo col cuore più leggero delle altre questioni: di responsabilità oggettiva prescritta per il Verona, di Peppe Cannella e Sibiliano e perché no, anche di Italiano, Turati e Comazzi.

Quanta bella gente!

Valeriano

p.s. Abbiamo letto di società deferite per responsabilità oggettiva in quanto i loro giocatori coinvolti direttamente. Anche il Pescara rischia uno o più punti di penalizzazione da scontarsi nel campionato in corso o in quello venturo qualora la penalizzazione non fosse afflittiva.
Non pensiamoci, visti i precedenti e le parole di Abodi quasi certamente finirà al massimo con una penalizzazione minima da scontarsi nel prossimo campionato.