|
PROSSIMO IMPEGNO
|
|
Si avvia alla chiusura un calciomercato estivo davvero tranquillo per il nostro Verona che, con la complicità delle recenti norme sulle rose (tetto a 25 dei giocatori over 21 tesserabili) e di un differente modus operandi del ds Bigon (come avevamo anticipato nella quarta puntata del nostro dossier linkata a fondo pagina), è stato caratterizzato da un numero limitato di nuovi acquisti (8 in tutto: Coppola, Albertazzi, Winck, Helander, Viviani, Souprayen, Pazzini, Siligardi), dal rientro di qualche prestito (Bianchetti, Romulo, Zaccagni) e dall'inserimento in prima squadra del giovane Fares. Nella gestione Sogliano gli acquisti nel mercato estivo (senza considerare i rientri dai prestiti) erano stati rispettivamente 17 nel 2012, 14 nel 2013 e 16 nel 2014. In attesa di possibili movimenti dell'ultim'ora, i nuovi arrivi sono quindi stati dimezzati rispetto all'era Sogliano, per la disperazione dei giornalisti dipendenti dal chiacchiericcio e dalle “telenovele” del calciomercato, ma per la gioia di Mandorlini, che una volta tanto ha potuto iniziare una stagione con una base solida e ben rodata senza dover ricostruire la squadra daccapo. Allo stesso tempo al momento non ci sono state cessioni eccellenti, a meno di non voler considerare tale il mancato riscatto di Tachtsidis, che pure aveva convinto solo a tratti nella scorsa stagione.
Il positivo esordio in campionato con la Roma ha confermato plasticamente questa linea di continuità, considerando che dieci undicesimi della formazione titolare era rappresentata da giocatori in rosa lo scorso anno; un simile dato è certamente il frutto della saggia prudenza di Mandorlini che, da quando è a Verona, ha sempre preferito iniziare il campionato puntando per quanto possibile sui propri fedelissimi, per poi inserire piano piano le nuove pedine arrivate nel mercato estivo (emblematici in questo senso è stata la gestione di Jorginho ed Iturbe, i due giocatori più talentuosi passati a Verona nell'ultimo lustro ed inizialmente relegati in panchina), ma è indubbio che quest'anno il mister poteva contare su un maggior numero di titolari ereditati dalla precedente stagione. L'1-1 ottenuto contro una delle candidate alla vittoria dello scudetto sembrerebbe suggerire che, anche solo sposando questa linea di continuità (con l'inserimento che al momento pare azzeccatissimo di Souprayen), il Verona possieda le potenzialità per ben figurare: ma come è da interpretare questo dato? Si è trattato di una casualità positiva, magari agevolata da una Roma ancora in crisi di identità ed in ritardo di preparazione, oppure la linea della continuità poggia effettivamente su basi solide?
Per indagare meglio la questione abbiamo provato ad analizzare alcuni dati della scorsa stagione, riepilogandoli nella seguente tabella:
Analisi titolarità ed efficacia dei giocatori in rosa nel 2014/15:
Calciatore | Titolare | A dispos. | % Titolare | Punti Tot. | Media P.ti |
Saviola | 4 | 37 | 11% | 7 | 1,75 |
Sala | 15 | 17 | 88% | 26 | 1,73 |
Benussi | 15 | 35 | 43% | 22 | 1,47 |
Gomez | 22 | 30 | 73% | 31 | 1,41 |
Agostini | 21 | 34 | 62% | 29 | 1,38 |
Obbadi | 14 | 22 | 64% | 19 | 1,36 |
Marquez | 26 | 29 | 90% | 35 | 1,35 |
Jankovic | 17 | 23 | 74% | 23 | 1,35 |
Pisano | 15 | 17 | 88% | 20 | 1,33 |
Sorensen | 6 | 28 | 21% | 8 | 1,33 |
Toni | 36 | 38 | 95% | 45 | 1,25 |
Rafael | 20 | 30 | 67% | 25 | 1,25 |
Greco | 13 | 20 | 65% | 16 | 1,23 |
Moras | 35 | 35 | 100% | 42 | 1,20 |
Tachtsidis | 34 | 35 | 97% | 38 | 1,12 |
Hallfredsson | 26 | 28 | 93% | 29 | 1,12 |
Rodriguez | 11 | 29 | 38% | 12 | 1,09 |
Lazaros | 13 | 31 | 42% | 14 | 1,08 |
Martic | 13 | 31 | 42% | 14 | 1,08 |
Brivio | 12 | 32 | 36% | 13 | 1,08 |
Campanharo | 5 | 36 | 14% | 5 | 1,00 |
Fernandinho | 1 | 17 | 6% | 1 | 1,00 |
Valoti | 1 | 32 | 3% | 1 | 1,00 |
Rafael Marques | 14 | 36 | 39% | 13 | 0,93 |
Nico Lopez | 9 | 36 | 25% | 8 | 0,89 |
Ionita | 12 | 21 | 57% | 10 | 0,83 |
Gollini | 3 | 29 | 10% | 2 | 0,67 |
Nenè | 3 | 20 | 15% | 1 | 0,33 |
Gonzalez | 3 | 13 | 23% | 0 | 0 |
La tabella espone, relativamente a tutti i gialloblu che hanno disputato almeno una presenza nella stagione 2014/15, due dati interessanti:
Le considerazioni che si possono trarre leggendo la tabella sono numerose; riassumiamo le più interessanti ai fini della nostra analisi:
Nel complesso, i dati esposti, possono essere letti anche in questo modo: i 10 gialloblu confermati dalla scorsa stagione che sono partiti dall'inizio contro la Roma (ossia i 10 giocatori rimasti dallo scorso anno con il maggiore quoziente di efficacia, considerando che c'è poi il solo Ionita, che aveva registrato un quoziente molto basso di 0,83 punti a partita) nel 2014/15 avevano raccolto mediamente – quando schierati da titolari - un valore di 1,3 punti a partita (rispetto ad una media degli altri giocatori in rosa che era dell'1,12), corrispondenti a 49,3 punti nel totale delle 38 gare di Serie A. Come a dire che – prescindendo dall'usura derivante da un anno in più di età, dalle variazioni nel valore delle concorrenti (ma la qualità media della serie A non sembra essersi innalzata) e dal maggior rodaggio della squadra dato dalla continuità del progetto – quei 10 titolari già da soli basterebbero ed avanzerebbero per una salvezza tranquilla, con una conferma quindi anche numerica delle buone sensazioni lasciate dalla prima giornata.
Si deve quindi ritenere inutile l'aggiunta di giocatori di indubbio valore quali Romulo, Pazzini, Viviani, Siligardi oltre ai possibili talenti (che però hanno ancora tutto da dimostrare) di Helander, Bianchetti e Winck? Ovvio che no! Il loro compito sarà in una visione più conservativa quello di aumentare la validità delle alternative a disposizione di Mandorlini, facendo in modo che le inevitabili assenze per infortuni, squalifiche e cali di forma di qualcuno dei 10 titolari (la cui possibilità è accresciuta dall'età piuttosto avanzata di alcuni elementi chiave quali Toni, Marquez e Moras) comporti una minore perdita di competitività rispetto a quella registrata lo scorso anno. Auspicabilmente però, qualcuno di questi nomi potrà entrare nel giro di qualche giornata nella formazione titolare, permettendo di innalzare il livello di competitività dell'11 tipo e spingendo così l'Hellas verso traguardi più ambiziosi. Chissà, è ancora presto per parlarne.
Chiudiamo queste riflessioni sul mercato gialloblu con un'ultima annotazione: dalle indicazioni più recenti sembrerebbe che né Romulo (per assenza di squadre interessate), né Sala (per assenza di offerte all'altezza) siano destinati a lasciare il Verona. Consultando i dati elaborati dall'ottimo sito tifosobilanciato.it si nota come finora il mercato estivo del Verona abbia comportato sul bilancio dell'Hellas un impatto positivo complessivo (in termini di plus/minusvalenze, minori/maggiori ammortamenti e minori/maggiori ingaggi) stimato pari a circa 1,8 milioni di euro. Da una nostra analisi, svolta proiettando con tutti i limiti del caso i dati del bilancio chiuso al 30 giugno 2014, risultava però che il Verona avrebbe bisogno di un impatto positivo dal trading dei calciatori e dalle dinamiche di ammortamenti ed ingaggi di almeno 5 milioni di euro, per conseguire il pareggio di bilancio al 30 giugno 2016. La nostra sensazione è quindi che prima di quella data una cessione importante necessariamente ci sarà: occorre quindi fare molta attenzione a quello che accadrà nelle prossime ore, anche se è possibile che la scelta della società sia alla fine quella di non “svendere” oggi una pedina fondamentale (lo confermano anche i dati esposti sopra) come Sala, puntando ad un ulteriore crescita con una probabile dolorosa ma più remunerativa cessione a gennaio. Anche in questo caso, il tempo saprà chiarirci le idee.
Enrico
[Vai alla pagina su Hellastory]
L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
H.Verona-Udinese?
Riepilogo stagionale e classifica generale
Devi essere iscritto per visualizzare i dati dell'Almanacco del giorno |
HELLASTORY.net è online dall'11 maggio 2001
( 8387 giorni)
Ogni contenuto è liberamente riproducibile con l'obbligo di citare la fonte. Per qualunque informazione contattateci. Leggi la nostra Informativa Privacy. [www.hellastory.net] - {ts '2024-04-25 17:01:52'} - {ts '2024-04-26 00:01:52'} [browser] |