|
«Ho suggerito in prima persona a Piero Arvedi di rassegnare le dimissioni. Lo ringrazio per il lavoro che ha fatto. Il mio rammarico è che sia stato coinvolto anche lui nella contestazione che ha seguito la partita di Avellino. Adesso però è ora che sia io ad espormi più pienamente». Queste le dichiarazioni con cui Pastorello ha comunicato ieri la sua intenzione di ritornare alla presidenza dell'Hellas Verona. Ma non è l'unica novità: «Ho deciso che tornerò al Bentegodi da venerdì sera con il Palermo. Non mi importa di quel striscione che campeggia in curva e che mi invita ad andarmene, quello lo farò, inderogabilmente, il 30 giugno».
A chi gli chiede poi quale sia la strada da intraprendere per ritornare a sperare una salvezza il manager vicentino risponde: «A questo punto ci vuole compattezza, tutti devono remare nella stessa direzione. Chi, nella squadra, non mostrerà il giusto impegno, sarà punito finendo fuori rosa. Sono stato un parafulmine per anni, poi è toccato all'allenatore, con Salvioni, adesso tocca ai giocatori assumersi le dovute responsabilità, gli alibi sono finiti». Insomma il presidente ritorna in sella e promette battaglia soprattutto contro i giocatori. Almeno questa volta i tifosi sono con lui. Prestazioni come quelle di genoa, Avellino e Livorno, segnate fin dai primi minuti e conclusesi in goleade non sono più ammesse.
Hellastory, 21/04/2004