dal nostro inviato Iononhocugini
«Vojo proprio vedar cossa ti scrivi su na partia così» sono state le poche parole deluse di Aquilante nell'immediato dopopartita.
In effetti la prestazione del Verona a Portogruaro è ai limiti dell' «irraccontabile»: mai incisivi, mai convinti, mai un'azione degna di nota, mai un'occasione nitida da goal... niente di niente.
L'Hellas si presenta schierato con il 4-3-1-2, con Parolo davanti a Garzon-Corrent-Bellavista, il centrocampo più lento della Prima Divisione. In particolare Corrent non ne azzecca una: ne lanci ne appoggi elementari.
Davanti viene schierato Scapini prima punta accanto a Tiboni, quest'ultimo troppo decentrato sulla sinistra (Remondina sveglia! Cosa serve un giocatore così se lo facciamo giocare sulla linea di bordo campo?!?).
Ecco la scarna cronaca del match: prima timida occasione per l'Hellas al 13' con Tiboni, dopo tre tiri in porta dei veneziani nei primi 10 minuti; occasionissima per il Portogruaro sul finire del primo tempo, quando Mortelliti salta Rafael e da posizione decentrata (a porta vuota) calcia sull'esterno della rete; secondo tempo senza emozioni, ad eccezione di una poco convinta girata in area di Ceccarelli.
Da annotare l'infortunio dell'arbitro e i Butei che cacciano Corrent e compagni che, al termine del match, si stavano avvicinando al settore per applaudire i come al solito numerosi supporters gialloblù.
Questo e poco altro è stato Portosummaga ? Verona, due squadre «scarse» (ma a detta del Mago la squadra è buona, l'allenatore moooolto meno!) che lotteranno a cavallo della «linea playout» fino al termine del campionato.
A questo punto verrebbe da dire:
«Manco mal che ghè Da Silva!»
La presenza dell'indisponente (anche quando gioca per gli altri!) attaccante brasiliano (alto, bianco e scarso! de brasilian non el g'ha gnente questo!) ravviva il pomeriggio domenicale dei Butei sugli spalti del Mecchia: già al nostro arrivo troviamo esposti gli striscioni «I love Da Silva» e un irriverente «Da Silva Viado» (quest'ultimo fatto rimuovere dopo pochi minuti).
Ma a divertire il pubblico è l'originalità dei continui cori rivolti a William: tra i tradizionali «Da Silva faccia da cul» e «se Morante è il bue Da Silva è l'asinello», spicca un «noi vogliamo Da Silva in Selesao» che ammutolisce i permalosi tifosi locali.
Da Silva, ovviamente, da vero professionista qual' è, pensa bene di aizzare i Butei rispondendo con plateali gesti e battiti di mani.
Un sommesso «Chievo, Chievo» partito dal settore dei tifosi locali scatena la fantasia dei Butei, i quali rispondono con «Bi-bio-ne, Bi-bio-ne», con «je je je je je jesolo» e con «Caaaooorle, Caooorle, Caooorle»!
Chapeau!
Infine ottima la compagnia: con la Lorenzomobile abbiamo raggiunto a Venezia il Mago e Aquilante (imperdibile nella versione «bombetta e occhialino rosa»).
Pranzo con altri amici al «Vecchio Pilsen» di Portogruaro, tra discussioni tattico/tecniche che appassionano il buon Magomestrino e tra inconsueti neologismi veneziani: lo savei che el «Canal Grande» è, per i veneziani, el «Cana(l)asso» (con la «l» pronunciata, ma poco poco, insegna Aquilante)?!?
FORZA HELLAS Butei!