Io appartengo alla (piccola) schiera
di coloro che non ritengono la sfilza interminabile di infortuni che sta
condizionando le scelte di Ficcadenti frutto esclusivo di coincidenze o di cattiva
sorte. Secondo me, ci sono responsabilità e negligenze ben precise da
suddividere tra la vecchia e la nuova gestione.
Sicuramente Pastorello non si è curato
affatto dello stato di salute dei giocatori da presentare a Ficcadenti. Ma la
nuova gli è andata dietro.
Allestire un reparto difensivo,
nel quale i 4 titolari sono tutti giocatori fragili fisicamente, è una
leggerezza molto grave. Comazzi e Teodorani, si sa, sono cronicamente
rotti. Sono almeno 3 o 4 stagioni che non riescono a disputare più di 20/25
gare intere senza subire infortuni, ricadute e riacutizzarsi di vecchi malanni.
Se sollecitati dal fatto di essere diventati prime scelte in questa squadra, è inevitabile
che si rompono con maggiore facilità. Potrebbero essere delle buone riserve, ma
come titolari sono fisicamente inaffidabili. E il reiterarsi dei loro problemi
di natura muscolare e articolare, condiziona troppo l’allenatore. Sibilano
è reduce da un brutto infortunio patito la scorsa stagione e ho il sospetto che
il Bari non si sia fidato troppo del suo completo recupero, chiedendo per
questo lo scambio con Gervasoni. Non ci sono altre spiegazioni che giustificano
il fatto che il pugliesi abbiano deciso di rinunciare così a cuor leggero a un
difensore tanto forte, esperto e motivante. Turati, che ha un fisico molto
simile a quello di Sibilano, regge sì e no 10 partite consecutive. Poi gli
succede sempre qualcosa. E il fatto che il suo infortunio derivi da un trauma
avvenuto durante il derby, non cambia la logica di fondo. Fateci caso, a
rompersi sono sempre gli stessi. Chissà perché.
Poi c’è il mistero Anaclerio.
Quando è arrivato a Verona e gli hanno verificato un’infezione agli occhi, la
vecchia dirigenza aveva tutto il diritto di rescindere il contratto. Invece non
è stato fatto niente. Neppure la nuova, però, ha preso posizione in merito.
Eppure sappiamo bene che, negli ultimi giorni di mercato, Arvedi e Cannella
sono intervenuti più volte per completare la squadra. Ad esempio trattenendo
Italiano e avvicinando Cossu e Pedrelli. Fatto sta che nessuno ha preso in
considerazione l’idea di tagliare l’ex barese. O questo giocatore piace molto a
Ficcadenti, oppure ci si è semplicemente dimenticati. Il problema è che il
Verona, per rispondere agli obblighi di Lega, ha validato una rosa composta da 22
giocatori di cui 1 disponibile solo a dicembre inoltrato. Ne valeva la pena?
Se la vecchia e la nuova gestione
hanno dimostrato di essere state poco avvedute, nemmeno il lavoro dei medici e
del preparatore tecnico mi lascia completamente soddisfatto. Sibilano, prima di
rompersi definitivamente, ha avuto 3 fastidi fisici di minore entità ma tutti
riconducibili più o meno agli stessi problemi. Ebbene, pur non essendo un
medico, ho il sospetto che in quelle occasioni si sia preferito recuperare troppo
in fretta il giocatore per non creare problemi di formazione. Così in fretta (o
in maniera non approfondita) che alla fine ha pagato pegno. E con lui, l’intera
squadra.
Ho infine il sospetto che
Mazzurana abbia deciso di forzare in maniera eccessiva la preparazione atletica
per presentare una squadra subito pronta a Ficcadenti. Del resto, queste erano
le esigenze anche del tecnico per sopperire alle carenze tecniche. Però ha
finito in questo modo per danneggiare tutti i giocatori più fragili e convalescenti.
5 infortuni contemporanei, per problemi tutto sommato simili (l’ultimo della
serie è il giovane attaccante della Primavera Rossetto), sono una
coincidenza sospetta. E si converrà che non capita tutti i giorni subire una
situazione del genere.
La domanda che mi pongo, a questo
punto, è la seguente: se il Verona ha tutti questi giocatori fuori squadra per
motivi di salute, quando arriverà il freddo di gennaio e febbraio e cominceranno
a gelare i terreni di gioco facilitando nuovi infortuni e il moltiplicarsi
degli incidenti di gioco, cosa dovremo mai aspettarci? 5 ricadute, come minimo?
Massimo