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PROSSIMO IMPEGNO
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A Come A. Ripresa dopo solo un anno di patimento. L’abbracciamo con un sospiro di sollievo.
B Come Bessa. Motorino instancabile, tutto inventiva e piedi felpati. Alzi la mano chi si aspettava davvero un campionato simile dal buon Daniel. Accentratore di bel gioco. Quando lui si è spento, si è spento il Verona. Con lui in spolvero, la squadra è tornata a giocare e vincere.
C Come Corrent. Ex giocatore, ex capitano, ex mastro birraio. Punto nevralgico dello staff tecnico. Veronese DOC, la sensazione è che sia stato più utile di quanto si possa credere per Pecchia e per i giocatori.
D Come Difesa. Croce del campionato. Ha fatto soffrire, ha fatto acqua, ha dato la sensazione di poter beccar gol in qualsiasi momento. Mai del tutto sicura. Anche nelle giornate migliori.
E Come Esperienza... Per averla bisogna farla. Nel calcio come nella vita. Pecchia ha iniziato senza esperienza come capo allenatore? Bella scoperta... era al suo primo vero banco di prova. Ora che l'ha maturata, sta a lui farne buon uso.
F Come Fusco. Vero colpo di mercato di patron Setti. Dosato nei modi, convincentemente loquace. Colto in un modo tale da esser raro nel mondo del calcio e nel suo ruolo (auzzaider docet...). Per niente quaraquaqua, ha di fatto costruito saggiamente una compagine vincente. Complimenti.
G Come Giornalisti. O giornalai? Ogni stagione si sente e si legge di tutto e di più sul Verona e i suoi protagonisti. Sia dai media cittadini che nazionali. Quest'anno non sono mancate polemichette speciose e create ad arte per rinverdire o demolire i fasti di personaggi passati e nemmeno sono mancate notizie bomba in momenti nevralgici (vedi l'assurda querelle sul paracadute-bis...). Con il gustoso siparietto del presunto capo degli osservatori proveniente dal calcio minore bolognese nonché ex dj… Velo pietoso, salvo rari casi di professionalità.
H Come Horror. I cinque giorni neri autunnali. Novara tra le mura amiche e Cittadella al Tombolato. Brrr... Viste cose che nemmeno nella mente di Stephen King...
I Come Immagine del campionato. Romulo che infila la porta biancorossa vicentina. Partita epica e simbolo di questo campionato.
J Come Juanito. Campione sfortunato. In redazione tutti lo adoriamo. A risarcimento degli ultimi due anni, merita tante ma tante gioie. Auguri di cuore!
K Come "Kamasutra sportivo secondo Pecchia: ovvero tutte le posizioni assunte in campo da Fares". Si può dire che il ragazzo ha deluso? Si lo si può dire. Ma altrettanto si può dire che Pecchia con lui ci ha capito veramente poco, fino a schierarlo interno dx... Facepalm
L Come Lanerossi. Noi in A. Loro in C. Cos'altro?
M Come Marcantonio Bentegodi. Il Tempio, sempre a sostegno dei gialloblu. Sempre.
N Come Nike. Onestamente la Nike quest'anno ci ha proposto nell'insieme divise migliori e più gradevoli rispetto alle scorse stagioni. Quindi auguriamo possa chiudere col Verona così, in bellezza! E non rivedere lo Swoosh abbinato all'Hellas.
O Come "ODI PROFANUM VULGUS ET ARCEO" (Orazio). "Quel li nol vol mia andar su...". " Mejo no nar su perchè tornen zo subito..." . "Simieeeeee!!!"(urlato all'indirizzo dei nostri giocatori). Quest'anno il popolo ha dato il peggio del peggio. Senza parole.
P Come Pazzini. O Pazzo che dir si voglia. Campione in campo e campione in onore. Degno porta bandiera. Capitano. Bomber.
Q Come "Quanto è bello Troianello". Urlato a squarciagola. Punto.
R Come Rigore. Quello in più tra noi e il Frosinone. E il can che ride continua a ridere....
S Come Spezia. Punto più alto e punto più basso del campionato. In entrambi i casi toccati contro l'ex ambiziosa compagine. La vittoria al Picco ha portato l'apoteosi dello strapotere. Il KO in casa è stata l'occasione decisiva per guardarsi nelle palle degli occhi. Per capire dove si voleva andare e cosa si doveva fare. Capire se ancora c'erano risorse a cui attingere per non vanificare i sacrifici fatti. Se non hai più nulla crolli al tappeto e aspetti che la conta arrivi al 10. Se ti trovi il carattere, trovi energie per rialzarti ed inizi a picchiare duro fino alla dodicesima ripresa.
T Come Toni Luca. Uomo prezioso al fianco di Setti. Valore aggiunto a certificare la bontà di questa proprietà. Perché un personaggio del suo calibro e del suo valore all'interno del mondo-calcio non rischia di compromettersi la reputazione in situazione poco cristalline. Se Toni si è fidato del Presidente, possiamo quasi quasi fidarci pure noi.
U Come Uomini. Uomini di calcio veri i fratelli Zuculini. Trascinatore ed elargitore di “garra” Franco. Combattente ed intelligente giocatore d'ordine Bruno. Hanno dato un contributo notevole in campo e all’ambiente tutto, tifosi compresi. Augurandosi di vederli ancora per diverso tempo tra i nostri eroi.
V Come Vincere. Vincere non è facile. Ed è stato fatto in pieno quest'anno, nonostante un campionato duro e bastardo. In B a vincere non è il cavallo di razza, ma quello che scalcia di più.
W Come Win The Best. Esatto. In questa stagione nelle nostre vittorie siamo sempre, sempre stati i migliori. Avete ricordo di una vittoria immeritata?
X Come Xanax. Da prendere a vagonate per cercare di mantenere l'equilibrio durante le settimane zeppe di insicurezze e cattivi pensieri che il campionato ha riservato tra l'inverno e lo sbocciare della primavera.
Y Come Yards. Il Verona di quest'anno ha dato l'idea che il suo gioco fosse simile al nobil rugby. Avanzare in orizzontale e guadagnare terreno, metro dopo metro, verso la rete avversaria.
Z Come Zero a Zero. Il risultato che ci ha dato la gioia del 18 maggio. Stesso risultato e stesso giorno dell'ultima promozione.
Matteo
Alla fine, non è partito nessuno. O meglio, sono andati via quelli che a giudizio di Sogliano (e nella percezione di gran parte dei tifosi) avevano concluso il loro percorso sia tecnico che motivazionale con il Verona: Veloso, Ceccherini, Lasagna, Verdi, Tameze. Forse, l'unica rinuncia importante è stata Depaoli, ma il riscatto a 2,5 mln era eccessivo. Tanto vale allora puntare su un Tchatchoua qualunque e vedere come va. Di conseguenza, l'unica plusvalenza è stata Sulemana, in ottica restyling di bilancio al 30 giugno. Indubbiamente qualcosa è cambiato gli ultimi giorni. Il direttore sportivo, già contro la Roma giustificava la mancata rivoluzione di rosa promessa a Baroni, per «le difficoltà in uscita». Difficoltà che evidentemente sono venute a mancare a causa della fallita triangolazione Berardi > Juventus e Ngonge > Sassuolo e per la volontà, piuttosto evidente, di non rinunciare a Hien.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
Milan-H.Verona?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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