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PROSSIMO IMPEGNO
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ED E’ SUBITO...SERIE A!
Va in archivio il 52mo campionato del Verona in Serie B. Ne dettagliamo la storia, a partire dal 1929/30, in base alle varie formule in cui si è disputato:
1 partecipazione a 13 squadre, 2 a 16, 1 a 17, 14 a 18, 22 a 20, 3 a 21, 8 a 22 e 1 a 24.
E’ questo quindi, l’8° campionato giocato a 22 squadre, i precedenti sono quelli del 1948/49, 1949/50, 2004/05, 2005/06, 2006/07, 2011/12 e 2012/13 ed ogni statistica riportata in seguito riguarderà questi otto tornei.
C’è da dire, a questo proposito, che in un’annata piuttosto schizofrenica come questa (partenza a razzo, imbarcate improvvise e assestamenti precari) non si sono battuti tanti record anche perchè le due ultime stagioni di B (2011/12 e 2012/13), col vate ravennate in panchina, sono state così piene di risultati significativi che riuscire a migliorarsi era impresa improba. A proposito di schizofrenie, Pecchia è andato in Serie A facendo 4 punti in meno del Mandorlini, bocciato nel 2011/12, quello, per intenderci, delle 8 vittorie consecutive e dei 12 successi di fila fra le mura amiche.
Ad ogni buon conto abbiamo eguagliato la 2^ posizione nella classifica finale come nel 2012/13 e il minor numero di sconfitte casalinghe (2) come nel 1948/49, nel 2004/05, nel 2011/12 e nel 2012/13.
Come contraltare ci sono l’unico record assoluto “migliorato” in negativo, la sconfitta in casa più rilevante: 13/11/2016 Verona-Novara 0 a 4 e la conferma di un’altra prestazione negativa, la sconfitta in trasferta più netta: 18/11/2016 Cittadella–Verona 5 a 1.
Sono stati schierati 25 giocatori che rappresentano il numero più basso, come nel 2011/12.
La buona partenza del Verona è confermata anche dai punti raccolti nel girone di andata, ben 41, che eguagliano il primato assoluto del 2011/12.
Appunto, il girone di andata. A metà campionato l’Hellas era in un’altra dimensione. Mi sembra significativo evidenziare qualche dato riferito a quel momento, confrontato coi dati finali, per ribadire come sia stata una stagione di difficile lettura, ma, fortunatamente vincente.
I punti in classifica, come detto, erano 41, perfettamente in media per arrivare agli 82 finali dell’anno della promozione (2012/13) che rappresentano il massimo punteggio mai raggiunto. Nel ritorno i punti sono stati 33.
Le vittorie totali erano 12 a fronte delle 20 a fine torneo.
40 le reti attive, eravamo di gran lunga l’attacco più forte e in proiezione ottimale per polverizzare il record di 68 reti finali del torneo 1949/50. C’è da dire che c’è stato un altro Verona più bravo, quello di Adailton e Bogdani, che nel 2004/05 a metà campionato ne aveva segnate 42. “Solo” 24 le reti nel ritorno per complessive 64 finali. E’ d’obbligo segnalare, a questo proposito, che il Verona è la squadra che ha segnato più di tutte in trasferta in questo torneo (28).
Le reti fatte e subite nelle 21 partite dell’andata hanno prodotto 63 gol (40+23), lo stesso numero di gare, nel ritorno, hanno fruttato 41 gol (24+17).
Il nostro Pazzini alla 21^ giornata era primo nella classifica marcatori con 16 reti (5 rigori) in 17 partite giocate. Era riuscito a segnare 4 doppiette in altrettante gare e ad insaccare in 6 giornate consecutive. Nel ritorno 7 reti (0 rigori) in 18 gare, con un’altra doppietta. Il tutto non è bastato a scalzare Cacia dal trono di miglior cannoniere: 24 reti nel 2012/13.
Numeri in contrasto anche per quanto riguarda i rigori. Quelli a favore: 5 all’andata e 2 al ritorno. Quelli contro: 1 all’andata e 5 al ritorno.
Sempre nella prima parte del campionato (1^, 9^ e 13^ giornata) i gialloblu hanno rifilato 3 quaterne alle malcapitate Latina, Ascoli e Spezia e dalla 4^ alla 7^ giornata hanno inanellato 4 vittorie consecutive con Avellino, Spal, Frosinone e Ternana.
La maggior sequenza di partite utili senza sconfitte si è verificata dalla 4^ alla 13^ giornata: 10 turni con 2 pareggi.
Nelle prime 9 gare si erano già registrate 3 vittorie consecutive in casa (1^, 4^ e 6^ giornata) e 3 vittorie consecutive in trasferta (5^, 7^ e 9^ giornata).
Ma nell’autunno gialloblu abbiamo dovuto ingoiare anche qualche rospo: soprattutto la più larga sconfitta interna, lo 0 a 4 col Novara alla 14^ giornata. Cadevano in questo modo vecchie disfatte, vale a dire lo 0 a 3 di Verona–Reggiana del 1948/49 e lo 0 a 3 di Verona–Mantova del 2006/07.
Si è eguagliata, invece, la sconfitta più netta fuori casa: 5 a 1 col Cittadella alla 15^ giornata che è anche la partita con il maggior numero di gol stagionali (6). Resistono il 4 a 0 di Spal–Verona del 1948/49 e il 4 a 0 di Udinese–Verona del 1949/50.
Nonostante queste due scoppole consecutive, il numero di reti subite nel girone di andata era di 23, che al netto dei 9 gol subiti in due gare, dava il senso di una ritrovata compattezza difensiva. La media finale di reti subite per partita, 0,952, sta a dimostrarlo.
Detto del nostro miglior realizzatore, Pazzini con 23 reti, il gialloblu più presente è stato Nicolas con 42 partite giocate, non ha saltato una gara e il nostro contatore gli assegna un minutaggio finale pari a 3.994. La sua inviolabilità si è fermata a 387 minuti, al netto dei recuperi, dal rigore di Ciofani D. in Frosinone-Verona, al gol di Bianchi in Pro Vercelli-Verona.
Una parola per Juanito, a questo punto, le sue 17 apparizioni stagionali (16 più 1 in Coppa Italia) lo portano a complessive 225 presenze che significano il 13° posto all-time.
Nell’angolo dei cattivi finiscono gli espulsi che sono 8: Caracciolo, Maresca, Bianchetti, Fares, Pazzini, Zaccagni, Ferrari e Valoti. Anche Pecchia in Bari-Verona è stato allontanato dal campo.
Tra i vari ammoniti spicca la performance di Fossati che si è visto sventolare il cartellino giallo sotto il naso ben 13 volte.
19 sono le giornate di squalifica comminate a Bianchetti (2), Fossati (2), Pazzini (2), Zaccagni (2), Bessa (1), Caracciolo (1), Fares (1), Ferrari (1), Maresca (1), Pisano (1), Romulo (1), Siligardi (1), Souprayen (1), Valoti (1) e Zuculini (II) (1). Un turno di riposo anche per Pecchia.
I rigori sono stati 7 a favore con 6 realizzazioni (Pazzini 5, Romulo 1) e 1 parato (Romulo) e 6 contro con 5 realizzazioni (Granoche (2), Paghera (1), Ciofani D. (1), Caputo (1) e 1 tirato a lato (Avenatti).
20 gli arbitri che hanno diretto le 42 partite. Abbattista di Molfetta e La Penna di Roma i più presenti con 4 gare.
Il numero degli abbonati si è fermato a 10.198 tessere, resiste il record di 11.546 del campionato 2012/13.
Completano la stagione 3 insignificanti gare di Coppa Italia, compresa la batosta autunnale (vedi Novara e Cittadella) contro il Bologna (0 a 4) nel 4° Turno Eliminatorio.
Eccoci di nuovo in Serie A, quindi, frutto della 9^ promozione dalla serie cadetta. Siamo appaiati al Palermo in 4^ posizione, nella speciale graduatoria che vede l’Atalanta al primo posto con 12 risalite.
La prossima sarà la partecipazione n. 28 che ci conferma al 18° posto assoluto come numero di campionati disputati.
Incontreremo un nuovo compagno di viaggio, il Benevento, matricola assoluta, che porterà a 48 le squadre incontrate dal Verona nella massima serie.
Sperando sia di buon auspicio per le prossime fortune dell’Hellas, salutiamo la convocazione di Alex Ferrari nell’organico dell’Under 21 impegnata in questi giorni nei Campionati Europei di categoria in svolgimento in Polonia. Ideale passaggio di consegne con Bianchetti che con 13 presenze è quello che ha indossato più volte la maglia della Nazionale Giovanile da giocatore del Verona.
Il buon auspicio è d’obbligo stante la prospettiva di disputare due turni del prossimo campionato con il settore Curva Sud privo di spettatori in seguito ai fatti accaduti nell’ultimo derby col Vicenza.
Supereremo anche questa.
Buone vacanze.
CARLO
STAGIONE SPORTIVA 2016/17
SERIE B | COPPA ITALIA | TOTALI | TOTALI NEL VERONA | ||||||
PRESENZE | RETI | PRESENZE | RETI | PRESENZE | RETI | PRESENZE | RETI | ||
1 | NICOLAS Andrade David Nicolas | 42 | -40 | 2 | -2 | 44 | -42 | 48 | -50 |
2 | SOUPRAYEN Samuel | 41 | - | 1 | - | 42 | 64 | - | |
3 | BESSA Daniel | 41 | 8 | 1 | - | 42 | 8 | 42 | 8 |
4 | ROMULO Souza Orestes Caldeira | 39 | 4 | 2 | - | 41 | 4 | 84 | 10 |
5 | FOSSATI Marco Ezio | 37 | 2 | 2 | 1 | 39 | 3 | 39 | 3 |
6 | LUPPI Davide | 35 | 6 | 3 | 1 | 38 | 7 | 38 | 7 |
7 | BIANCHETTI Matteo | 34 | - | 3 | - | 37 | 72 | 1 | |
8 | PAZZINI Giampaolo | 35 | 23 | 2 | - | 37 | 23 | 68 | 29 |
9 | CARACCIOLO Antonio | 33 | 1 | - | 34 | - | 34 | - | |
10 | SILIGARDI Luca | 31 | 5 | 1 | - | 32 | 5 | 62 | 7 |
11 | PISANO Eros | 25 | 3 | 2 | - | 27 | 3 | 79 | 8 |
12 | ZACCAGNI Mattia | 26 | 2 | 1 | - | 27 | 2 | 31 | 2 |
13 | GANZ Simone Andrea | 21 | 4 | 3 | 1 | 24 | 5 | 24 | 5 |
14 | VALOTI Mattia | 22 | 3 | 2 | - | 24 | 3 | 37 | 4 |
15 | FARES Mohamed Salim | 14 | - | 3 | - | 17 | 31 | - | |
16 | GOMEZ TALEB Juan Ignacio | 16 | 1 | 1 | - | 17 | 1 | 225 | 46 |
17 | ZUCULINI ( I ) Franco | 14 | 2 | 1 | 16 | 1 | 16 | 1 | |
18 | ZUCULINI (II ) Bruno | 16 | 1 | - | 16 | 1 | 16 | 1 | |
19 | TROIANIELLO Gennaro | 14 | - | 1 | - | 15 | - | 15 | - |
20 | FERRARI Alex | 14 | - | - | 14 | - | 14 | - | |
21 | CAPPELLUZZO Pierluigi | 13 | - | - | 13 | - | 14 | - | |
22 | BOLDOR Deian | 9 | 1 | 1 | - | 10 | 1 | 10 | 1 |
23 | MARESCA Enzo | 8 | - | 1 | - | 9 | - | 9 | - |
24 | CHERUBIN Nicolò | 5 | - | - | - | 5 | - | 5 | - |
25 | GRECO Leandro | 1 | - | 2 | - | 3 | - | 94 | 4 |
26 | HELANDER Filip | - | - | 2 | - | 2 | - | 28 | 2 |
27 | VIVIANI Federico | - | - | 1 | - | 1 | - | 21 | 3 |
28 | WSZOLEK Pawel | - | - | 1 | - | 1 | - | 28 | - |
29 | COPPOLA Ferdinando | - | - | 1 | -4 | 1 | -4 | 3 | -8 |
Lazio e Torino, che peraltro sono formazioni superiori, hanno evidenziato un tema già affrontato durante l'estate: la difesa. È innegabile che Sogliano abbia lavorato con maggiore attenzione alla scoperta prima e all'arrivo poi di giocatori di qualità a centrocampo e in attacco, in ottica plusvalenze. E si vede. Ogni partita scopriamo un gesto tecnico superiore alla media da parte di Harroui, Kastanos, Tengstedt, e perfino di Livramento e Mosquera. Altri ne arriveranno da nuovi giocatori che al momento non conosciamo bene perché si stanno ancora integrando. Per non parlare dell'evoluzione esponenziale di Belahyane che creerà non pochi, ma piacevoli, problemi di turnover al mister al rientro di Duda e Serdar. Sulla difesa invece non si è lavorato. O non abbastanza. Gli arrivi nel finale di Daniliuc e Bradaric non sembrano decisivi in un reparto dove Frese e Okou faticano ad adattarsi al livello del nostro campionato. E neppure i ritorni di Faraoni (bloccato a Verona solo a causa di un ingaggio pesante) e Ghilardi (mai veramente preso in considerazione) sembrano essere un valore aggiunto.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
Como-H.Verona?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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