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PROSSIMO IMPEGNO
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Ho l'impressione che, dopo la confusione generata dal mercato, si continui crearne di nuova anche nelle soluzioni tattiche partita dopo partita. Laddove Tudor aveva trovato la fortuna del Verona dando continuità al lavoro di Juric migliorandolo gradatamente con il suo stile personale, Cioffi invece, ha stravolto priorità e leadership cancellando di fatto ogni tipo di continuità. Quando in conferenza stampa parla dei singoli, traspare evidente il suo concetto di base secondo cui «tutti sono in discussione, nessuno è sicuro di giocare». Questo probabilmente dipende dal fatto che lui ritiene efficaci alcune teorie aziendali (peraltro, recentemente messe in discussione dalle prove dei fatti) che mettono in competizione tutti i collaboratori ponendoli gli uni contro gli altri al fine di migliorare la produttività. Giovani contro vecchi, arroganza contro esperienza. Ma così facendo, il mister ha di fatto eliminato tutti i riferimenti degli ultimi anni. Ogni partita scende in campo una formazione diversa e i 5 cambi a disposizione, anziché consolidare, sperano di ribaltare quello che non sono riusciti ad esprimere in campo i titolari. O sbaglia la formazione iniziale, o non trasmette la giusta concentrazione, fatto sta che il Verona sbaglia quasi sempre l'approccio (salvo forse solo il primo tempo con la Lazio). Quello che emerge è infatti un Hellas continuo cantiere aperto dove la paura di sbagliare (e quindi di perdere l'opportunità a disposizione) condiziona ogni singolo giocatore che non riesce poi ad esprimersi al meglio per due partite di seguito. E' una squadra che non costruisce gioco, che fatica a difendersi, che non ha un'identità. Gunter, Ilic, Tameze, lo stesso Lazovic costretto a cambiare più ruoli, non sono più gli stessi. D'altra parte, in questa confusione generale, purtroppo continuano a trovare spazio i modesti Lasagna, Depaoli, Dawidowicz e Djuric di cui non comprendo il valore.
La doppia trasferta di Roma e Firenze ha messo a nudo la fragilità del Verona. E già alla prima sosta di campionato dobbiamo ringraziare il cielo di avere un po' di tempo per permettere di recuperare energie positive che finora abbiamo visto solo a sprazzi (a Bologna, solo nella ripresa di Empoli e contro la Sampdoria) a fronte però di vuoti mentali clamorosi che ancora non riusciamo a concepire: Bari in Coppa, contro il Napoli e il primo tempo di Empoli e Firenze. Quale è il vero Hellas?
Proprio la gara con i viola poteva e doveva essere l'occasione per sfruttare la fragilità difensiva dei padroni di casa, privi di 3 titolari, e la stanchezza e la tensione post Coppa. Invece niente. Nel primo tempo siamo stati massacrati e nella ripresa abbiamo avuto rarissime occasioni per pareggiare. Il tutto condito da reti evitabilissime. Una prestazione incolore e un risultato bugiardo nell'entità grazie solo alle prodigiose parate di Montipò.
Cioffi, che all'inizio ha dovuto gestire colpe non sue, ha oggi grosse responsabilità per non essere ancora riuscito a trovare una quadratura. Eppure, si è reso conto che ogni minimo miglioramento rispetto alle idee originarie è scaturito rivedendo con il gruppo certi concetti di base. Ma è proprio da buttare via tutto il lavoro di Juric e Tudor? Quali risultati ha ottenuto Cioffi in passato che possono tranquillizzarmi sulle sue capacità?
Senza dare un grosso significato alla classifica ma alle prestazioni, al momento siamo ancora molto lontani rispetto a formazioni come Spezia e Empoli, che pure hanno un budget limitato come il nostro e hanno cambiato tecnico in estate. Non abbiamo certo la forza di fare imprese come il Lecce a Salerno e il Monza con la Juventus (partita con presupposti iniziali molto simili alla nostra trasferta di Firenze). Navighiamo a vista come il Bologna, che però ha già cambiato allenatore per uscirne fuori, poco meglio di Sampdoria e Cremonese. Ma se il Verona vuole salvarsi deve recuperare in fretta quei riferimenti e quella compattezza che al momento non esistono.
Massimo
Colonna sonora: She drives me Crazy – Fine Young Cannibals
Foto Getty Images
Lazio e Torino, che peraltro sono formazioni superiori, hanno evidenziato un tema già affrontato durante l'estate: la difesa. È innegabile che Sogliano abbia lavorato con maggiore attenzione alla scoperta prima e all'arrivo poi di giocatori di qualità a centrocampo e in attacco, in ottica plusvalenze. E si vede. Ogni partita scopriamo un gesto tecnico superiore alla media da parte di Harroui, Kastanos, Tengstedt, e perfino di Livramento e Mosquera. Altri ne arriveranno da nuovi giocatori che al momento non conosciamo bene perché si stanno ancora integrando. Per non parlare dell'evoluzione esponenziale di Belahyane che creerà non pochi, ma piacevoli, problemi di turnover al mister al rientro di Duda e Serdar. Sulla difesa invece non si è lavorato. O non abbastanza. Gli arrivi nel finale di Daniliuc e Bradaric non sembrano decisivi in un reparto dove Frese e Okou faticano ad adattarsi al livello del nostro campionato. E neppure i ritorni di Faraoni (bloccato a Verona solo a causa di un ingaggio pesante) e Ghilardi (mai veramente preso in considerazione) sembrano essere un valore aggiunto.
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Riepilogo stagionale e classifica generale
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