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PROSSIMO IMPEGNO
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dal nostro amico Lorenzo
Sala stampa gremita nonostante il decreto sulle norme covid. Un emozionato Lorenzo si siede al microfono con lo sguardo di chi non ha ancora capito bene cosa stia succedendo. Una mano sapiente accende il microfono e dà avvio all'intervista.
"Allora Lorenzo, Una su mille, sono circa 500 partite in casa in 31 campionati di serie A, tu quante ne hai viste?"
"Uhm ... mi sembra una domanda indiscreta."
"Dai su Lorenzo, che tu sia anziano non è una novità, magari non come Fabbio, o come Massimo, magari nemmeno come Ercolino, ma anziano sei!"
"Vabbé, questo è il mio ventesimo campionato di serie A, diciamo circa 340 partite ... [continua]
dal nostro amico Lanfranco Palazzolo
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Sono tifoso del Verona dal lontano autunno del 1983, quando ho assistito alla clamorosa vittoria di Belgrado contro la Stella Rossa. Da quel momento ho sempre pensato alla mia squadra almeno una volta al giorno cercando di immaginare cosa avrebbero fatto i gialloblu la domenica successiva o nella stagione calcistica che doveva iniziare. Anche se l'Hellas ha vinto uno scudetto, la stagione che ho amato di pi ... [continua]
dal nostro amico Arturo
Tra le mille partite in A del Verona vorrei fissare i miei ricordi su Verona-Napoli 3-0 del 12/4/87.
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In quell'anno stavo facendo il servizio militare e quindi soltanto in maniera sporadica potevo seguire la mia squadra del cuore che, dopo i fasti dello scudetto e qualche stagione interlocutoria, si stava riportando nell'olimpo del calcio nazionale. Quel giorno stavo approfittando di una licenza e quindi mi re ... [continua]
dal nostro amico Ercolino
Mi sentivo in debito, era d'obbligo, dopo più di un decennio di fruizione del sito Hellastory in cui ho fatto incetta di statistiche, tabellini, figurine, interessantissime schede ( Carrozza a parte ) e geniali «canoni inversi», rispondere all'appello della splendida redazione che per una volta chiama alle armi noi del guestbook per animare con dei ricordi scritti l'importantissima ricorrenza del millesimo incontro di serie A del nostro amato Verona. Avrei voluto descrivervi la mia «prima» assoluta al Binti, nel lontano marzo '81, accompagnato da mio papà milanista e rivivere il carico emozionale di tutte le prime volte partendo dalla visione del mastodontico Bentegodi e conge ... [continua]
dal nostro amico Luca
Non è stata la mia prima partita al Bentegodi: due anni prima, nella stagione della promozione dalla B, ricordo un Verona-Foggia 2-1 con Garella sostituito a fine primo tempo per infortunio.
Credo anche di aver visto una partita di Coppa Italia e poi la Nazionale: Italia-Cecoslovacchia 1-1 con Fanna entrato nel secondo tempo.
Quel Verona-Torino, però, è il primo ricordo (abbastanza) nitido della Serie A vista dagli spalti del Bentegodi.
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dal nostro amico Icio
La mia 'una su mille' è Verona - Avellino 3-0 del campionato 1982-83.
Non l'ho scelta semplicemente perché è una vittoria né per il punteggio rotondo, piuttosto perché rappresenta una rivalsa.
L'antefatto è la mia prima partita in A del Verona, dal vivo e al Bentegodi, non ho ancora sette anni e potete immaginare l'attesa, la curiosità e la delusione di fine gara. Era il 29 ottobre 1978 e il tabellino alla fine recita Verona - Ascoli 2-3 con tripletta di un indiavolato Trevisanello per loro e doppietta del nostro Calloni. Quel campionato si concluderà con una infausta retrocessione.
Per rivedere il Verona in A dal vivo devo aspettare quattro anni. L'anno ... [continua]
dal nostro amico Nez
Da totale «autodidatta» ho iniziato a seguire il Verona a 6 anni, però, proprio perché la mia passione non era condivisa in famiglia il mio esordio al Bentegodi avvenne solo diversi anni più avanti, con i gialloblu nei bassifondi della serie B.
Ecco spiegato come mai la prima vittoria in serie A la vidi «solo» il 26 settembre 1982 e non fu una vittoria qualsiasi.
Era la terza di campionato, gli avversari avevano una maglia zebrata e diversi di questi, qualche mese prima, ci avevano fatto sognare al mundial spagnolo.
A tal proposito, con tutta l'ingenua sportività di quindicenne, la sera prima della partita, saputo che questa squadra alloggiava a Garda, con ... [continua]
dal nostro amico Gedeone
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La mia prima partita vista al Bentegodi è stata Verona-Milan 2-1 del 6/4/74, l'anno dopo il famoso 5-3. Ero un bambino di 7 anni e ricordo solo qualche particolare. Ad esempio che l'andare allo stadio con papà aveva un certo rituale; lui si portava una bottiglietta mignon di Amaro Gambarotta da consumare nell'intervallo mentre io avevo in regalo una gomma da masticare (ciunga). Per evitare fastidiose interruzioni allo stadio do ... [continua]
dal nostro amico Marco Mastronardi
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Verona-Milan 5-3. Solitario come un'ostrica simpatizzavo Hellas dal 69, minoranza talmente esigua da essere l'unico del clan. Attorniato da ammiratori delle squadre strisciate, ebbi la grande rivincita in quel maggio del 73. Ascoltavamo, in cortile, a Cinecittà, dove son nato, tutto il calcio minuto per minuto, e all'intervento di Ameri che irruppe sentenziando "cinque gol del Verona al Bentegodi, tiro di Bus ... [continua]
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Storia di una trasferta particolare
Proponiamo con un un pizzico di scaramanzia il racconto dell'ultima sfida con il Genoa, datata 23 Aprile 2018, che sancì la retrocessione del Verona di Pecchia.
L'ultimo frame è un'inquadratura di Pecchia livido in viso che si alza dalla panchina e di Corrent vicino a lui che a testa bassa ed a passo pesante cerca di attraversare il campo nel più breve tempo possibile per raggiungere gli spogliatoi dall'altra parte del lato lungo del campo. Qualcuno in maglia gialla si sdraia sull'erba umida e scherma parzialmente un viso che fa capolino dietro la nostra panchina; un viso familiare con un sorriso magnifico a 36 denti che un po' stride con l'atmosfera pa ... [continua]
Alla fine, non è partito nessuno. O meglio, sono andati via quelli che a giudizio di Sogliano (e nella percezione di gran parte dei tifosi) avevano concluso il loro percorso sia tecnico che motivazionale con il Verona: Veloso, Ceccherini, Lasagna, Verdi, Tameze. Forse, l'unica rinuncia importante è stata Depaoli, ma il riscatto a 2,5 mln era eccessivo. Tanto vale allora puntare su un Tchatchoua qualunque e vedere come va. Di conseguenza, l'unica plusvalenza è stata Sulemana, in ottica restyling di bilancio al 30 giugno. Indubbiamente qualcosa è cambiato gli ultimi giorni. Il direttore sportivo, già contro la Roma giustificava la mancata rivoluzione di rosa promessa a Baroni, per «le difficoltà in uscita». Difficoltà che evidentemente sono venute a mancare a causa della fallita triangolazione Berardi > Juventus e Ngonge > Sassuolo e per la volontà, piuttosto evidente, di non rinunciare a Hien.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
Milan-H.Verona?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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