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PROSSIMO IMPEGNO
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Premessa. A partire dalla fine degli anni 70 le trasferte di Bologna hanno dato ben poche soddisfazioni ai nostri colori, culminate nella tragicomica sconfitta per 6 a 1 della stagione 96/97. Tra l'altro, in più di una circostanza ci siamo trovati a dover affrontare i padroni di casa in crisi, con allenatore e giocatore contestati e desiderosi rimettere a posto classifica e morale proprio contro il Verona. E noi, diciamo così, siamo stati molto sensibili nei riguardi delle difficoltà bolognesi. Ora, visto che la rubrica richiama circostanze storiche che sembrano oggi molto attuali, non ho alcuna intenzione di portarmi sfiga da solo. Ecco perchè mi sono messo a riparo raccontando una vicenda umana. Che merita davvero il nostro r ... [continua]
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Nei precedenti flashback che anticipavano le partite di questo campionato abbiamo finora annoverato solo sconfitte, attirandoci qualche critica dall'ala più superstiziosa dei nostri affezionati lettori. Questa volta vogliamo invertire nettamente la tendenza e per introdurre la sfida di domenica scegliamo una vittoria. Vittoria assolutamente roboante, un 6-1 di oltre 80 anni fa.
Siamo nel campionato 1931-32, in serie B, categoria che esiste solo da poche stagioni e nella quale il nostro Verona fatica a trovare un posto al sole. Il campionato per la squadra gialloblù parte abbastanza male. Qualche sconfitta di troppo relega il Verona ad una posizione anonima pur disponendo di un organico valido. Il 6 dicembre 1931 il Verona che viene
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Essere portiere di riserva significa essere un po' filosofo. O meglio, prendere la vita (professionale) con filosofia. Non esiste ruolo più difficile da sostituire: puoi rimanere fermo un campionato intero, seduto in panchina a guardare gli altri e sperare che arrivi il tuo momento. Ma poi, quando arriva quel benedetto momento, ti giochi tutto - reputazione e futuro - in pochi minuti, senza avere come alleati la sicurezza e l'abitudine. È un po' la storia di Drogo del Deserto dei Tartari: arriverà mai il mio turno? Si può essere pronti tutta la vita senza mai riuscire a misurarsi?
La storia che vogliamo raccontare è quella di Angelo Colombo, un'eccellenza nel mondo dei portieri di riserva degli anni 70. È stato ... [continua]
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Chi l'avrebbe mai detto che la sfida Verona-Sassuolo si sarebbe presentata, un giorno, in serie A?
Dato che i precedenti tra noi e gli emiliani sono solamente otto e tutti concentrati negli ultimi 6 anni, vorremmo in quest'occasione ricordare il primo scontro avvenuto al Bentegodi, quello del 20 gennaio 2008, ovvero meno di 6 anni fa.
Riguardo a quella partita, o meglio, a quel giorno, ci sono parecchie cose da raccontare e bisogna cominciare da un po' più lontano . Meglio partire da quel che è successo prima di quella data.
Il Verona comincia l'anno solare 2008 all'ultimo posto del girone A della C1. Il Conte chiama come nuovo direttore sportivo Giovanni Galli, Davide Pellegrini viene accantonato e alla
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Ci sono momenti, nella vita, nei quali ti accorgi di essere andato oltre. A partire da quel momento nulla sarà più come prima. Perchè TU non sei più quello di prima. Sono momenti particolari, intensi, drammatici, ai quali sei sempre impreparato e che non riesci a cogliere completamente. Il nostro Verona, dirigenti giocatori e tecnici, si è imbattuto in un episodio incredibile nella sua fatalità e drammaticità durante uno degli innumerevoli trasferimenti da una parte all'altra dell'Italia. Sono stati attimi di grande apprensione sia per i tifosi che per le famiglie fortunatamente risolti solo in un grande spavento e qualche acciacco fisico. Ma chi li ha vissuti e li può raccontare sa di essere diventato una persona diversa.
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Negli anni 70 e 80, la presenza fratelli e/o gemelli in serie A e B era un fenomeno piuttosto diffuso mentre oggi è decisamente più raro a causa dell'avvento degli stranieri e della scarsa attenzione riservata al settore giovanile. I più noti in assoluto sono stati senza dubbio i fratelli Baresi, uno bandiera del Milan (Franco) e l'altro dell'Inter (Beppe); mi vengono in mente anche i Lucarelli (Alessandro e Cristiano), i Frey (Nicholas e Sebastian), i Zenoni (Cristian e Damiano), i Cannavaro (Fabio e Paolo), Inzaghi (Filippo e Simone) e i gemelli Filippini (Antonio e Emanuele) che invece hanno quasi sempre giocato nella stessa squadra. Altre coppie, meno note perchè il talento era tutto a favore di un fratello sono state quelle dei Bag ... [continua]
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Stanislao Bozzi, classe 51, per i tifosi dell'Hellas è solo un pallido ricordo. In effetti, se sono riuscito a mettere in difficoltà memorie storiche del passato gialloblu come CARLO, CHIVERS e NEZ ci sarà pure un motivo. Eppure, il guizzante attaccante beneventano ha segnato un centinaio di reti in serie B e C, ha conquistato 2 promozioni in B (Nocerina, 1977/78 e Foggia 1979/80), si è fatto apprezzare per le capacità tecniche e la spettacolarità di alcune sue realizzazioni. Non a caso è ancora oggi considerato un idolo a Nocera Inferiore (Se Napoli ha Maradona, noi abbiamo Bozzi gol, era uno slogan dell'epoca) e a Foggia, dove viene a volte chiamato a fa ... [continua]
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Allora, in porta ci metto Franco Tancredi, a mio avviso più forte e continuo sia di Paolo Conti che di Mattrel; terzini Claudio Gentile, in grado di fermare qualunque attaccante al mondo e dall'altra parte l'interista Fabbian, arretrato sulla fascia sinistra per esigenze tattiche; stopper il roccioso viola Della Martira e libero l'immenso Franco Baresi. Difesa eccezionale. A centrocampo una splendida coppia di registi, Antognoni e Hansi Muller, però ho bisogno di un portatore d'acqua e allora scelgo il migliore di tutti: Tardelli. Davanti, sulla fascia Claudio Sala che a Torino chiamano “il poeta”, ad ispirare una coppia di attaccanti argentina unica al mondo: Sivori e Maradona. Immarcabili e imprevedib ... [continua]
Il trionfale campionato 82-83, quello che ha segnato il ritorno in A del Verona si conclude con la conquista del 4° posto assoluto in classifica. La «sorpresa» del campionato ha snocciolato prestazioni meravigliose, stabilendo il record stagionale di imbattibilità (17 partite): agli squadroni che scendono al Bentegodi tremano le vene ai polsi pensando alle verticalizzazioni di Fanna, alle proiezioni di Tricella, ai lanci di Dirceu, alla concretezza di Penzo, alla longevità di Volpati, pure la Roma di Falcao e Liedholm, che vincerà il campionato, viene fermata al Bentegodi e all'Olimpico vince solo grazie ad un rigore «dubbio» assegnato allo scadere dal mediocre arbitro Pieri di Genova, padre di quel mediocre Pieri che pure sta facendo di ... [continua]
«Abbiamo un piede in Europa!» Nessuno lo diceva, per scaramanzia, ma era come se tutti i tifosi dell'Hellas avessero una nuvoletta accanto, tipo quella dei fumetti, con scritta questa frase. A due giornate dal termine del campionato, con la vittoria di Cesena, il Verona rafforzava il 4° posto che non significava la sicurezza di entrare in una coppa Europea, ma quasi.
Qualche lustro fa la Champions League non esisteva e le tre Coppe Europee (Campioni, Coppe e Uefa), si spartivano abbastanza omogeneamente l'interesse dei media e, naturalmente, dei tifosi. Attualmente, alcune squadre sembrano partecipare alla coppa Uefa senza nessun entusiasmo, schierando le riserve e non prendendosela più di tanto se non passano il turno. In occasi ... [continua]
Alla fine, non è partito nessuno. O meglio, sono andati via quelli che a giudizio di Sogliano (e nella percezione di gran parte dei tifosi) avevano concluso il loro percorso sia tecnico che motivazionale con il Verona: Veloso, Ceccherini, Lasagna, Verdi, Tameze. Forse, l'unica rinuncia importante è stata Depaoli, ma il riscatto a 2,5 mln era eccessivo. Tanto vale allora puntare su un Tchatchoua qualunque e vedere come va. Di conseguenza, l'unica plusvalenza è stata Sulemana, in ottica restyling di bilancio al 30 giugno. Indubbiamente qualcosa è cambiato gli ultimi giorni. Il direttore sportivo, già contro la Roma giustificava la mancata rivoluzione di rosa promessa a Baroni, per «le difficoltà in uscita». Difficoltà che evidentemente sono venute a mancare a causa della fallita triangolazione Berardi > Juventus e Ngonge > Sassuolo e per la volontà, piuttosto evidente, di non rinunciare a Hien.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
Milan-H.Verona?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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