In occasione   della sfida interna con il Torino, scopro più di qualche analogia con la   stagione 1968/69 e nessi in comune con l'avversario di turno: Hellas neo   promosso in serie A, al quale il calendario riserva uno scherzo di cattivo gusto   (3 trasferte consecutive valgono il nostro esordio tutto in salita), una marea   di giocatori destinati a cambiare casacca di lì a qualche stagione (Maddè,   Mascetti e Bui da una parte, Moschino dall'altra, senza peraltro riuscire a   ripetersi) e persino il tecnico destinato a lasciare Verona per poi ritornarci   in seguito (Cadè). C'è tra i gialloblu un bomber eccezionale, Gianni Bui, che   ricorda tanto nello stile, nel modo di stare in campo e nell'efficacia il nostro   grande Luca Toni. E  
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		Hellastory, 12/02/2014
	 
	
		
		
		
		
			
				
					Posso ritenermi fortunato. Posso ritenermi fortunato perché  sono stato bambino negli anni migliori della mia squadra. Posso ritenermi  fortunato perché mi ricordo del calcio degli anni 80, quando lo spettacolo  cominciava già ad essere business ma non troppo, quando gli stranieri erano  solo due e se ne sbagliavi uno dei due eri praticamente retrocesso. 
Già…gli stranieri…gli idoli di tutti i bambini…è la stagione  1986/87 e non ho nemmeno 10 anni, ho impressa ancora negli occhi la festa di  due stagioni prima tanto che, per dire, nel mio astuccio la matita gialla e  quella blu continuano ad essere le più consumate di tutta le serie.  Praticamente vivo con la convinzione che la mia squadra sia la più forte del  mondo. Sono prop  
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		Hellastory, 10/01/2014
	 
	
		
		
		
			
		
			
		
		
			
				
					
Il campionato 1971/72 è stato uno dei più emozionanti della  storia gialloblu. A complicarlo ci furono il ridimensionamento voluto da  Garonzi (cessione di Clerici), alcuni infortuni importanti (Pizzaballa e  Battistoni), l'assurdità del calendario che impose all'Hellas di giocare le  ultime due partite della stagione in trasferta. Più un brivido finale, dopo i  titoli di coda, che poteva mettere tutto di nuovo in discussione. E' stato  ricordato come il campionato del lungo testa a testa con il Catanzaro per non  retrocedere in serie B. Quando Roberto Bartoluzzi, a Tutto il calcio Minuto per  Minuto, declamava la classifica i tifosi gialloblu contavano con le dite il  numero di squadre elencate di seguito, sospirando solo quando erano p  
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		Hellastory, 29/10/2013
	 
	
		
		
		
			
		
			
		
		
			
				
					
  Prendendo in esame gli ultimi 50 anni  della storia gialloblu, ci rendiamo conto che i rapporti tra Inter ed Hellas  non sono mai stati molto intensi dal punto di vista dello scambio di giocatori.  Ultimamente i movimenti di mercato si sono intensificati ma è presto per  parlare di un'inversione di tendenza. Complessivamente, sono pochi gli ex  nerazzurri venuti in riva all'Adige a mostrare le loro qualità. Una quindicina  in tutto.
  Se vogliamo, possiamo raggrupparli in tre  grandi categorie.
  Ci sono quelli che hanno lasciato Milano  perchè lì non hanno sfondato. Usciti quasi tutti dal settore giovanile, non  sono poi riusciti a ritagliarsi uno spazio e hanno provato a rilanciarsi a  Vero  
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		Hellastory, 24/10/2013
	 
	
		
		
		
			
		
		
			
				
					
Si freme per il secondo turno e quando dall'urna di Ginevra esce il semisconosciuto Sturm Graz («sturm» in tedesco vuol dire tempesta), i tifosi sono soddisfatti. Le cose però, stavolta, non andranno come previsto. Il Verona deve giocare ancora una volta la prima partita in casa, e ancora una volta il Bentegodi si colora di gialloblu.
È il 19 ottobre 1983. Lo Sturm Graz fa sicuramente meno paura della Stella Rossa, ma al contrario degli slavi non snobba affatto il Verona presentandosi all'appuntamento armato di concentrazione e di uno schieramento tattico frutto di un attenta analisi degli avversari. Si può dire, col senno di poi, che la sfida tra le due squadre dura solo 45 minuti: il primo tempo della gara di andata. Il Verona  
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		Hellastory, 19/10/2013
	 
	
		
		
		
			
		
			
		
		
			
				
					
Premessa.  A partire dalla fine degli anni 70 le trasferte di Bologna hanno dato ben poche  soddisfazioni ai nostri colori, culminate nella tragicomica sconfitta per 6 a 1  della stagione 96/97. Tra l'altro, in più di una circostanza ci siamo trovati a  dover affrontare i padroni di casa in crisi, con allenatore e giocatore  contestati e desiderosi rimettere a posto classifica e morale proprio contro il  Verona. E noi, diciamo così, siamo stati molto sensibili nei riguardi delle  difficoltà bolognesi. Ora, visto che la rubrica richiama circostanze storiche  che sembrano oggi molto attuali, non ho alcuna intenzione di portarmi sfiga da  solo. Ecco perchè mi sono messo a riparo raccontando una vicenda umana. Che  merita davvero il nostro r  
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		Hellastory, 03/10/2013
	 
	
		
		
		
			
		
		
			
				
					Nei precedenti flashback che anticipavano le partite di questo campionato abbiamo finora annoverato solo sconfitte, attirandoci qualche critica dall'ala più superstiziosa dei nostri affezionati lettori. Questa volta vogliamo invertire nettamente la tendenza e per introdurre la sfida di domenica scegliamo una vittoria. Vittoria assolutamente roboante, un 6-1 di oltre 80 anni fa.
Siamo nel campionato 1931-32, in serie B, categoria che esiste solo da poche stagioni e nella quale il nostro Verona fatica a trovare un posto al sole. Il campionato per la squadra gialloblù parte abbastanza male. Qualche sconfitta di troppo relega il Verona ad una posizione anonima pur disponendo di un organico valido. Il 6 dicembre 1931 il Verona che viene  
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		Hellastory, 27/09/2013
	 
	
		
		
		
			
		
		
			
				
					
Essere portiere  di riserva significa essere un po' filosofo. O meglio, prendere la vita  (professionale) con filosofia. Non esiste ruolo più difficile da sostituire:  puoi rimanere fermo un campionato intero, seduto in panchina a guardare gli  altri e sperare che arrivi il tuo momento. Ma poi, quando arriva quel benedetto  momento, ti giochi tutto - reputazione e futuro - in pochi minuti, senza avere  come alleati la sicurezza e l'abitudine. È un po' la storia di Drogo del Deserto dei Tartari: arriverà mai il mio  turno? Si può essere pronti tutta la vita senza mai riuscire a misurarsi?
La storia che  vogliamo raccontare è quella di Angelo Colombo, un'eccellenza nel mondo dei  portieri di riserva degli anni 70. È stato  
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		Hellastory, 18/09/2013
	 
	
		
		
		
			
		
		
			
				
					Chi l'avrebbe mai detto che la sfida Verona-Sassuolo si sarebbe presentata, un giorno, in serie A? 
Dato che i precedenti tra noi e gli emiliani sono solamente otto e tutti concentrati negli ultimi 6 anni, vorremmo in quest'occasione ricordare il primo scontro avvenuto al Bentegodi, quello del 20 gennaio 2008, ovvero meno di 6 anni fa. 
Riguardo a quella partita, o meglio, a quel giorno, ci sono parecchie cose da raccontare e bisogna cominciare da un po' più lontano . Meglio partire da quel che è successo prima di quella data. 
Il Verona comincia l'anno solare 2008 all'ultimo posto del girone A della C1. Il Conte chiama come nuovo direttore sportivo Giovanni Galli, Davide Pellegrini viene accantonato e alla  
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		Hellastory, 12/09/2013
	 
	
		
		
		
			
		
			
		
		
			
				
					
Ci sono momenti, nella vita, nei  quali ti accorgi di essere andato oltre. A partire da quel momento nulla sarà  più come prima. Perchè TU non sei più quello di prima. Sono momenti  particolari, intensi, drammatici, ai quali sei sempre impreparato e che non  riesci a cogliere completamente. Il nostro Verona, dirigenti giocatori e  tecnici, si è imbattuto in un episodio incredibile nella sua fatalità e  drammaticità durante uno degli innumerevoli trasferimenti da una parte  all'altra dell'Italia. Sono stati attimi di grande apprensione sia per i tifosi  che per le famiglie fortunatamente risolti solo in un grande spavento e qualche  acciacco fisico. Ma chi li ha vissuti e li può raccontare sa di essere  diventato una persona diversa.
 
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		Hellastory, 29/08/2013