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PROSSIMO IMPEGNO
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dal nostro amico Arturo
Tra le mille partite in A del Verona vorrei fissare i miei ricordi su Verona-Napoli 3-0 del 12/4/87.
In quell'anno stavo facendo il servizio militare e quindi soltanto in maniera sporadica potevo seguire la mia squadra del cuore che, dopo i fasti dello scudetto e qualche stagione interlocutoria, si stava riportando nell'olimpo del calcio nazionale. Quel giorno stavo approfittando di una licenza e quindi mi re ... [continua]
dal nostro amico Ercolino
Mi sentivo in debito, era d'obbligo, dopo più di un decennio di fruizione del sito Hellastory in cui ho fatto incetta di statistiche, tabellini, figurine, interessantissime schede ( Carrozza a parte ) e geniali «canoni inversi», rispondere all'appello della splendida redazione che per una volta chiama alle armi noi del guestbook per animare con dei ricordi scritti l'importantissima ricorrenza del millesimo incontro di serie A del nostro amato Verona. Avrei voluto descrivervi la mia «prima» assoluta al Binti, nel lontano marzo '81, accompagnato da mio papà milanista e rivivere il carico emozionale di tutte le prime volte partendo dalla visione del mastodontico Bentegodi e conge ... [continua]
dal nostro amico Luca
Non è stata la mia prima partita al Bentegodi: due anni prima, nella stagione della promozione dalla B, ricordo un Verona-Foggia 2-1 con Garella sostituito a fine primo tempo per infortunio.
Credo anche di aver visto una partita di Coppa Italia e poi la Nazionale: Italia-Cecoslovacchia 1-1 con Fanna entrato nel secondo tempo.
Quel Verona-Torino, però, è il primo ricordo (abbastanza) nitido della Serie A vista dagli spalti del Bentegodi.
dal nostro amico Icio
La mia 'una su mille' è Verona - Avellino 3-0 del campionato 1982-83.
Non l'ho scelta semplicemente perché è una vittoria né per il punteggio rotondo, piuttosto perché rappresenta una rivalsa.
L'antefatto è la mia prima partita in A del Verona, dal vivo e al Bentegodi, non ho ancora sette anni e potete immaginare l'attesa, la curiosità e la delusione di fine gara. Era il 29 ottobre 1978 e il tabellino alla fine recita Verona - Ascoli 2-3 con tripletta di un indiavolato Trevisanello per loro e doppietta del nostro Calloni. Quel campionato si concluderà con una infausta retrocessione.
Per rivedere il Verona in A dal vivo devo aspettare quattro anni. L'anno ... [continua]
dal nostro amico Nez
Da totale «autodidatta» ho iniziato a seguire il Verona a 6 anni, però, proprio perché la mia passione non era condivisa in famiglia il mio esordio al Bentegodi avvenne solo diversi anni più avanti, con i gialloblu nei bassifondi della serie B.
Ecco spiegato come mai la prima vittoria in serie A la vidi «solo» il 26 settembre 1982 e non fu una vittoria qualsiasi.
Era la terza di campionato, gli avversari avevano una maglia zebrata e diversi di questi, qualche mese prima, ci avevano fatto sognare al mundial spagnolo.
A tal proposito, con tutta l'ingenua sportività di quindicenne, la sera prima della partita, saputo che questa squadra alloggiava a Garda, con ... [continua]
dal nostro amico Gedeone
La mia prima partita vista al Bentegodi è stata Verona-Milan 2-1 del 6/4/74, l'anno dopo il famoso 5-3. Ero un bambino di 7 anni e ricordo solo qualche particolare. Ad esempio che l'andare allo stadio con papà aveva un certo rituale; lui si portava una bottiglietta mignon di Amaro Gambarotta da consumare nell'intervallo mentre io avevo in regalo una gomma da masticare (ciunga). Per evitare fastidiose interruzioni allo stadio do ... [continua]
dal nostro amico Marco Mastronardi
Verona-Milan 5-3. Solitario come un'ostrica simpatizzavo Hellas dal 69, minoranza talmente esigua da essere l'unico del clan. Attorniato da ammiratori delle squadre strisciate, ebbi la grande rivincita in quel maggio del 73. Ascoltavamo, in cortile, a Cinecittà, dove son nato, tutto il calcio minuto per minuto, e all'intervento di Ameri che irruppe sentenziando "cinque gol del Verona al Bentegodi, tiro di Bus ... [continua]
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Storia di una trasferta particolare
Proponiamo con un un pizzico di scaramanzia il racconto dell'ultima sfida con il Genoa, datata 23 Aprile 2018, che sancì la retrocessione del Verona di Pecchia.
L'ultimo frame è un'inquadratura di Pecchia livido in viso che si alza dalla panchina e di Corrent vicino a lui che a testa bassa ed a passo pesante cerca di attraversare il campo nel più breve tempo possibile per raggiungere gli spogliatoi dall'altra parte del lato lungo del campo. Qualcuno in maglia gialla si sdraia sull'erba umida e scherma parzialmente un viso che fa capolino dietro la nostra panchina; un viso familiare con un sorriso magnifico a 36 denti che un po' stride con l'atmosfera pa ... [continua]
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Il 19 maggio 2018 si consumava all'Allianz Stadium di Torino il presunto addio di Gianluigi Buffon alla Juventus. Per uno strano scherzo del destino, tale addio venne a coincidere con la partita Juventus – Verona, di fatto inutile ai fini della classifica: bianconeri già campioni d'Italia, Hellas già condannato al purgatorio della serie B. Anche se partita ininfluente, il fatto che si stia parlando del campionato di calcio italiano di serie A, imporrebbe un certo decoro e rispetto delle regole che in quella occasione venne decisamente a mancare da parte di Buffon ma soprattutto da parte di chi gli consentì impunemente di fare il giro d'onore mentre in campo c'erano ancora 22 atleti impegnati nell'atto sportivo.
Così, insieme all' ... [continua]
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Derby:
s. ingl. (pl. derbies); in it. s.m. inv. (o pl. orig.), pr. adatt.
1 Nell'ippica, corsa annuale di galoppo per puledri di tre anni;
2 estens. Nel calcio o in altri sport, partita tra squadre della stessa città o regione tra le quali vi è accesa rivalità.
Perché IL derby per antonomasia è quello che ci vede opposti al Vicenza?
Il significato stesso della parola traslata dall'ippica al calcio lo definisce più che bene.
Si parla di accesa rivalità. Come può esserci rivalità con un qualcosa che fino a pochi lustri fa nemmeno esisteva ? Vicenza è tutta un'altra storia, tutta un'altra cosa, tutta un'altra dose di vita.
Verona e Vicenza, così vicine così ... [continua]
Lazio e Torino, che peraltro sono formazioni superiori, hanno evidenziato un tema già affrontato durante l'estate: la difesa. È innegabile che Sogliano abbia lavorato con maggiore attenzione alla scoperta prima e all'arrivo poi di giocatori di qualità a centrocampo e in attacco, in ottica plusvalenze. E si vede. Ogni partita scopriamo un gesto tecnico superiore alla media da parte di Harroui, Kastanos, Tengstedt, e perfino di Livramento e Mosquera. Altri ne arriveranno da nuovi giocatori che al momento non conosciamo bene perché si stanno ancora integrando. Per non parlare dell'evoluzione esponenziale di Belahyane che creerà non pochi, ma piacevoli, problemi di turnover al mister al rientro di Duda e Serdar. Sulla difesa invece non si è lavorato. O non abbastanza. Gli arrivi nel finale di Daniliuc e Bradaric non sembrano decisivi in un reparto dove Frese e Okou faticano ad adattarsi al livello del nostro campionato. E neppure i ritorni di Faraoni (bloccato a Verona solo a causa di un ingaggio pesante) e Ghilardi (mai veramente preso in considerazione) sembrano essere un valore aggiunto.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
H.Verona-Venezia?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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