Il trionfale campionato 82-83, quello che ha segnato il ritorno in A del Verona si conclude con la conquista del 4° posto assoluto in classifica. La «sorpresa» del campionato ha snocciolato prestazioni meravigliose, stabilendo il record stagionale di imbattibilità (17 partite): agli squadroni che scendono al Bentegodi tremano le vene ai polsi pensando alle verticalizzazioni di Fanna, alle proiezioni di Tricella, ai lanci di Dirceu, alla concretezza di Penzo, alla longevità di Volpati, pure la Roma di Falcao e Liedholm, che vincerà il campionato, viene fermata al Bentegodi e all'Olimpico vince solo grazie ad un rigore «dubbio» assegnato allo scadere dal mediocre arbitro Pieri di Genova, padre di quel mediocre Pieri che pure sta facendo di
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Hellastory, 13/12/2006
«Abbiamo un piede in Europa!» Nessuno lo diceva, per scaramanzia, ma era come se tutti i tifosi dell'Hellas avessero una nuvoletta accanto, tipo quella dei fumetti, con scritta questa frase. A due giornate dal termine del campionato, con la vittoria di Cesena, il Verona rafforzava il 4° posto che non significava la sicurezza di entrare in una coppa Europea, ma quasi.
Qualche lustro fa la Champions League non esisteva e le tre Coppe Europee (Campioni, Coppe e Uefa), si spartivano abbastanza omogeneamente l'interesse dei media e, naturalmente, dei tifosi. Attualmente, alcune squadre sembrano partecipare alla coppa Uefa senza nessun entusiasmo, schierando le riserve e non prendendosela più di tanto se non passano il turno. In occasi
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Hellastory, 30/11/2006
Lo tengo come una reliquia, al sicuro in uno di quei cassetti dove riposano le lettere, le foto, i molteplici simboli della mia storia personale. É lì sotto, con i bordi un po' rovinati ma con la foto della curva piena di bandiere a scacchi gialloblu in bella evidenza. Sono anni che non lo rimetto sul piatto del giradischi, troppa nostalgia e poi, tutto sommato, non è che musicalmente meriti più di tanto. Sto parlando del «disco samba gialloblu», il 45 giri che mi venne dato assieme alla tessera del calcio-club del mio paese nel lontano 1983. Il Brasile era molto di moda in quegli anni e Verona (grazie anche alle gesta di Josè Guimaraes Dirceu) non fu immune dalla moda verde-oro.
Sul finire degli anni '70 si moltiplicano le radi
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Hellastory, 16/11/2006
Verona – Inter dell'11 gennaio 1987 è una partita molto particolare. Innanzitutto perchè registra una delle poche vittorie gialloblu nei confronti dei nerazzurri, vittoria per giunta esaltante, arrivata al minuto 88 grazie ad una prodezza di Elkjaer (autore di una doppietta), poi perchè si gioca sotto la neve e, infine, perchè in settimana, lo svolgimento della gara era stato messo in dubbio, e non per il clima atmosferico previsto nel nord Italia, ma per le fitte nubi che si erano addensate sopra la curva sud. La partita contro l'Inter è infatti la prima casalinga dopo i fattacci di Brescia del 21 dicembre '86 (ndr: 600 auto danneggiate, decine di cassonetti dati alle fiamme, vetrine di negozi infrante, cabine telefoniche divelte etc.),
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Hellastory, 09/11/2006
Campo minato il Bentegodi per la «vecchia signora» del calcio italiano, Madama Juve. Negli anni '80 i bianconeri ci lasciano le penne ben 6 volte su 9 incontri ufficiali (le sconfitte sono 7 se aggiungiamo un'amichevole estiva nel 1985 organizzata con tutti i crismi dell'evento). Chi scrive ha sempre detestato la Juve, più di qualsiasi altra squadra, ed ha sempre avuto un'antipatia viscerale per il prototipo dello juventino tipo, soprattutto se di origini veronesi. Vedere lo striscione «Verona Azzurra» dei tifosi napoletani non mi ha mai scosso più di tanto, perchè ovviamente si tratta di immigrati meridionali, ma «Verona Bianconera» e «Juventus Club Verona» mi hanno sempre fatto inviperire! Se il cosiddetto «stile Juve» ha fatto breccia
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Hellastory, 19/10/2006
Ho deciso di inaugurare il nuovo corso di «flashback», con aggiunta dei filmati d'epoca, con la partita che, personalmente, ritengo il simbolo della trasformazione dell'Hellas Verona da provinciale di rango a grande del calcio italiano, un posto che i gialloblu si terranno stretti per qualche anno, fino al triste epilogo di Brema, dove con l'eliminazione dalla coppa Uefa 1987-'88 si conclude di fatto la storia del grande Verona.
Ero indeciso, nel momento in cui sono stati disponibili i filmati, se iniziare con Verona – Roma o con Verona – Catanzaro dell'ottobre 1982, una partita altrettanto storica (la vittoria per 3-1 spedì il Verona in testa alla classifica, in coabitazione con la Roma, per la prima volta nella sua storia), all
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Hellastory, 11/10/2006
Devo ammettere che sono stato fortunato. Due volte fortunato, direi. Prima di tutto perché ho vissuto, patito e sofferto in prima persona tutti gli episodi che ho descritto, poi perché ho avuto l'opportunità di riviverli nuovamente venti anni dopo raccontandoli e ritrovando le stesse suggestioni di allora.
Il fatto di essere sorpreso dalla propria squadra del cuore, a seguito di un successo insperato, è quanto di più bello possa capitare a un tifoso. Sono sensazioni alle quali non ci si abitua mai. Come l'emozione che si prova davanti a un film che si è già visto mille volte, ma che piace proprio per quegli attimi indimenticabili che si srotolano, così auspicati, davanti a noi. Non è facile, lo capisco, e per questo mi se
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Hellastory, 26/05/2005
dal nostro inviato Massimo
Comincia oggi il Campionato più bello del mondo. La partita più importante della prima giornata si gioca senza alcun dubbio a Verona. Le grandi sono tutte in trasferta contro avversari piuttosto comodi tranne il Milan, non eccezionale di questo periodo, che riceve l' Udinese di Zico. L'attenzione si sposta quindi al Bentegodi che pone di fronte i gialloblu al Napoli di Maradona. L'arrivo in Italia del più forte giocatore del mondo ha galvanizzato la formazione partenopea alzandone le aspettative e ha dato lustro a tutta la manifestazione sportiva. Dall'altra parte però, il coriaceo Verona di Bagnoli non è disposto a cedere alle pretese del grande campione argentino e presenta anche lui per l'
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Hellastory, 16/09/2004
L'epoca Garonzi è scandita dalla presenza di 3 allenatori fondamentali: Liedholm ha creato l'ossatura della squadra traguardando con successo la promozione in serie A; Cadè ha dato continuità al gruppo rendendolo efficace e abituandolo a confrontarsi contro le corazzate più forti d'Italia; Valcareggi ha esaltato le qualità dei singoli, maturati da varie esperienze, ottenendo i migliori risultati . Da questo punto di vista, giocatori come Mascetti, Maddè, Ranghino, Sirena, Nanni, Zigoni, Mazzanti, Franzot, Luppi sono cresciuti a Verona e qui hanno vissuto i momenti migliori della loro carriera scandendo i tempi di questo decennio fantastico.
L'arrivo di Valcareggi è stato vissuto dai tifosi gialloblu come la
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Hellastory, 03/07/2004
Terza ed ultima puntata dedicata alla Stagione 1967/68. Abbiamo iniziato rievocando l'emozionante finale di campionato con la storica vittoria di Bari per 2 a 1, poi abbiamo posto la nostra attenzione sull'importanza storica del Presidente Garonzi, oggi ci occupiamo dell'aspetto tecnico-tattico di quella formazione per scoprire i giocatori che ne facevano parte e il modo in cui erano schierati in campo. Sarà molto interessante verificare non solo la modernità degli schemi predisposti da Liedholm, ma anche la loro indubbia efficacia. Inoltre, conoscere un pochino di più i giocatori di quella rosa, rappresenta un riconoscimento assoluto verso calciatori che, nel decennio successivo, hanno difeso con successo i colori del Verona ai
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Hellastory, 04/05/2004