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PROSSIMO IMPEGNO
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Walter Sandro Salvioni si siede sulla panca del Verona dopo aver condotto bene il Nizza per un biennio conquistando una promozione il Ligue 1 ma con la successiva fugace apparizione subentro/esonero a Cosenza.
Presunto Profeta del calcio è fortemente voluto da Pastorello il quale non perde occasione per tesserne le lodi. Salvioni si dimette a dicembre dopo una rovinosa sconfitta contro il Piacenza. E soprattutto dopo 9 partite senza vittoria abbinate ad un doloroso terz'ultimo posto...
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Alla fine, non è partito nessuno. O meglio, sono andati via quelli che a giudizio di Sogliano (e nella percezione di gran parte dei tifosi) avevano concluso il loro percorso sia tecnico che motivazionale con il Verona: Veloso, Ceccherini, Lasagna, Verdi, Tameze. Forse, l'unica rinuncia importante è stata Depaoli, ma il riscatto a 2,5 mln era eccessivo. Tanto vale allora puntare su un Tchatchoua qualunque e vedere come va. Di conseguenza, l'unica plusvalenza è stata Sulemana, in ottica restyling di bilancio al 30 giugno. Indubbiamente qualcosa è cambiato gli ultimi giorni. Il direttore sportivo, già contro la Roma giustificava la mancata rivoluzione di rosa promessa a Baroni, per «le difficoltà in uscita». Difficoltà che evidentemente sono venute a mancare a causa della fallita triangolazione Berardi > Juventus e Ngonge > Sassuolo e per la volontà, piuttosto evidente, di non rinunciare a Hien.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
Milan-H.Verona?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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