dal nostro inviato Ludwig
Finalmente!
Finalmente, dopo piu' di 1 anno e mezzo, torno a rivedere dal vivo il mio vecchio Hellas Verona. E finalmente, dopo diversi anni a leggerlo e a scriverci, ho la possibilita' di conoscere un po' di «pezzi da
novanta» del muro di Hellastory.
Succede quindi che domenica, c'e' qualcuno (il sottoscritto) emozionato per un anonimo Legnano-Verona di C1.
Il mio avvicinamento verso la partita inizia una settimana prima, quando lascio Bratislava (dove vivo), per una 2 giorni a Londra a vedere l'hockey della NHL e una partita di «League 2»(la nostra C2) del Barnet (se
capitate a nord di Londra e c'è una partita, vale la pena andarci e vedere cosi «Underhill», uno degli stadi piu' vecchi del calcio inglese, la cui caratteristica e' un dislivello da una parte all'altra del campo di 2
metri!).
Una volta a casa a Venezia, mi metto d'accordo con Aquilante e Magomestrino e domenica alle 10.30 sono pronto a Piazzale Roma. Il Mago alla guida del
Fiat Ulisse, e via verso Verona, dove si aggiungono Mr.Chivers, Canegrandis, Ago68 e un altro cuore gialloblu e si parte alla volta di Legnano. E' un vero privilegio poter passare del tempo con gente che segue l'Hellas da anni ed ha una memoria storica incredibile.
Dopo poco che si e' lasciata Verona, Ago68 e Aquilante, che sono seduti in «piccionaia», dove i sedili sono ancora bagnati dall'acquazzone che si e' abbattutto sulla terraferma veneziana la settimana prima, si accorgono di
avere i fondoschiena bagnati. Aquilante in particolare si lamenta, perciò è deciso: se l'Hellas dovesse vincere, Aquilante sarà costretto a giungere a qualsiasi partita con le chiappe bagnate.
L'atmosfera del viaggio è buona, e Chivers ricorda come generalmente all'andata si sia quasi sempre di buon umore...il ritorno invece è un'altra cosa, dipende naturalmete dal risultato, in particolare lui ricorda un
viaggio di ritorno da Firenze (dopo un Sampdoria-Verona giocata in campo neutro) dove nessuno proferì parola, tanta era la delusione per la sconfitta.
Arriviamo a Legnano, ma prima di entrare io e Aquilante decidiamo di farci una birra. E con questa decisione parte un mini giro di Legnano, visto che alcuni bar sono chiusi e altri non servono alcolici. Il giro pero' ci
permette di gustarci una partita di cricket in un parco giocata da degli indiani e alla fine di bersi una birra in compagnia di alcuni amici doriani a seguito dell'Hellas.
Torniamo indietro, e entriamo nel «campo sportivo» di Legnano (scusate non riesco a definirlo stadio) giusto per l'inizio della partita. Di fronte alla tribuna dove stiamo c'e' la tribuna centrale, ma piu' che la tribuna
balza all'occhio la fabbrica che vi si erge dietro. Dietro la porta alla nostra sinistra c'e' per una meta' una tribuna occupata dai tifosi del Legnano mentre per l'altra metà c'è...un muro, mentre dietro l'altra porta
c'è un prato con una collinetta, più adatto a un barbeque che a vedere una partita.
I tifosi del Legnano sono pochetti, ma si fanno sentire ogni tanto...peccato però che preferiscano inneggiare al Milan piuttosto che ai lilla locali. Bah.
La partita putroppo va come va, e ci va anche bene che ne
prendiamo solo due...
Il ritorno e' come il Chivers aveva predetto, poche parole e una certa tristezza. Aquilante si addormenta e qualcuno nota come la sua espressione da addormentato sia la stessa di Colomba sveglissimo. Da qui il soprannome:
Colombante.
A Verona salutiamo i «veronesi» e il rientro a Venezia procede tranquillo, con una piccola buona notizia nel finale, il certo esonero di Colomba.
Speriamo che serva.
(foto gentilmente concesse da Aquilante)