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PROSSIMO IMPEGNO
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dal nostro inviato Scorpione
Son partito da Pisa alla volta di Livorno con molti dubbi sul fatto che potessimo portare a casa di nuovo i tre punti per l'ennesima volta. Pensavo fra me e me... "prima o poi dovremmo fermarci", "abbiamo speso fisicamente tanto in Coppa martedì", "Mandorlini uno dei personaggi più odiati a Livorno", "Loro non navigano in una buona situazione di classifica e hanno bisogno di punti" tanto che alla fine mi sono anche detto che un punto non sarebbe stato proprio da buttare viste le circostanze.
Le previsioni avevano messo pure brutto tempo sulla costa toscana ma saranno stati i 17 gradi che segnava la mia auto (pazzesco il 3 di Dicembre!) oppure il diradarsi delle nuvole all'orizzonte tant'è che mi son scordato pure di prendere il mio kay-way. Arrivato in zona stadio all'Ardenza, dopo un giro assurdo a piedi, mi posiziono in gradinata laterale (non ho la tessera del tifoso e quindi la curva ospiti per me è off-limits) giusto in tempo per vedere l'ingresso delle squadre in campo. Il pubblico livornese non era molto numeroso ma c'era da aspettarselo veleggiando la loro squadra a metà classifica. Fra bandiere del Che, dell'Unione Sovietica e della Corea del Nord ben visibile appariva lo striscione fuori i coglioni, esemplificativo del clima che si respirava dal lato amaranto. La nostra curva invece era molto vuota, solo uno sparuto gruppo di supporters gialloblu... che comunque si facevano sentire eccome! Via quindi ai primi cori da una parte e dall'altra, anche e soprattutto di matrice politica, e via a quello che la Nord ha riservato personalmente al nostro mister...nessuno stupore comunque, anche questo lo avevamo messo in conto!
Nel mentre la partita inizia, con le squadre prese più a studiarsi che altro, nei primi 15 minuti finalmente anche la nostra curva si riempe ben bene ed è davvero una bellissima sensazione sentire aumentare i decibel in misura esponenziale...stiamo completamente annichilendoli!
Il primo tempo intanto scorre avanti bruttino, gioco molto spezzettato, l'Hellas che cerca di prendere in mano il possesso palla ma vi riesce parzialmente, Livorno che cerca i cross dalla destra per Paulinho e proprio da questo vien fuori il primo pericolo ma Rafael è come sempre attento. Si arriva al momento in cui capisco perché è dura vedere le partite tra i diradati tifosi ospiti...Ferrari solo davanti al portiere anziché tirare cerca il compagno che non c'è. Purtroppo non posso infamarlo e mandarlo a quel paese, gli è andata bene stavolta! Lo 0-0 sembra scritto e sarebbe anche il risultato più giusto ma poi vedo volare un cartellino rosso che io, dalla parte opposta, non sono in grado di giudicare ma dico cavolo, l'arbitro era là a due passi, non si puo essere sbagliato! e che su un bello schema da angolo troviamo il gol con Mimmo Maietta....tripudio sotto la curva e tifosi in delirio! Chiudiamo il primo tempo in vantaggio e con un uomo in più e allora mi vengono in mente due cose. La prima, che ci sta girando davvero tutto per il verso giusto; la seconda che, memore delle ultime nostre prestazioni, oramai per il Livorno è finita.
Detto fatto. All'ingresso in campo, sotto una pioggia fitta ed incessante mi sposto dall'altra parte della gradinata, dove attaccavamo noi e, bagnato come un pulcino, vedo l'Hellas giocare come il gatto col topo. C'è il tempo per un'altra infamata che si becca Gomez per aver fatto lo stesso errore di Ferrari del primo tempo prima che la partita si chiuda con un bello schema offensivo finalizzato da Jorginho che per la seconda volta aggira tutta la difesa locale. Bello, magico, stupendo! La partita finisce qui perché poi è solo ordinaria amministrazione con un palo di loro abbastanza casuale, con Gomez che si divora il terzo gol solo davanti al portiere, con il secondo sacrosanto rosso per il Livorno e con i tifosi di casa che spostano le loro mire dai tifosi gialloblu al presidente Spinelli e ai loro giocatori, come sovente si confà in queste circostanze (e noi lo sappiamo bene!)
L'immagine più bella di questo piovosissimo secondo tempo è stata al fischio finale. Tutti i giocatori gialloblu ad abbracciarsi in mezzo al campo, a far comunella, compresi quelli della panchina che non hanno giocato. Mandorlini che dopo aver salutato da signore Novellino si unisce al gruppo e tutti insieme fanno qualche passo in avanti verso la curva gialloblu un segno di entusiasmo e di riconoscenza verso il dodicesimo uomo in campo, verso quel migliaio di ragazzi che non hanno smesso un attimo di cantare e di incitare la propria squadra fregandosene delle impervie condizioni atmosferiche e del fatto che la partita fosse già finita da un pezzo. Loro oggi hanno vinto...di nuovo!
Di questa partita resterà l'idea di una squadra tecnicamente non trascendentale ma terribilmente compatta, unita e cinica quando il momento lo richiede, doti queste che sono sempre state necessarie per arrivare in alto. Una squadra dove ognuno sa quello che deve fare, dove il pallone non scotta mai nei piedi di nessuno, dove se manca Tizio ed entra Caio il prodotto non cambia, dove finalmente e per almeno una volta ho visto chiudere una partita anzitempo come una grande deve fare. Ma d'altra parte le 7 (anzi 8) vittorie consecutive non possono arrivare per caso e mai tanto lieta, forse a questo punto lo possiamo dire, fu la scoppola presa in casa dal Torino, da là è scattata la molla...noi in 10 a Cittadella dopo uno sputo di minuti abbiamo trovato gli attributi per rovesciare il nostro campionato...il Livorno no, evidentemente il lavoro di Mandorlini sta pagando ma viene sicuramente fatto su di una base di ragazzi dal carattere e dalla forza mentale molto ma molto solide.
Oggi ha davvero poco senso parlare dei singoli di fronte a questo strapotere collettivo, a questo giocattolo quasi perfetto. Se, posso dire che Scaglia mi è piaciuto poco, che Halfredsson è stanco e si vede, che Ferrari o Gomez dovrebbero essere più cattivi sotto porta o che il greco e Russo dovrebbero portare i piedi dall'arrotino...ma oggi come oggi non me lo posso permettere. Devo anzi per forza vedere quanto Halfredsson ha dato fino ad ora, quanto corre Russo, quante palle tiene Ferrari, quanto scarta bene Gomez palla al piede e così via, che diga davanti alla difesa il greco, devo vedere il bicchiere mezzo pieno...anzi, direi che oggi questo bicchiere è proprio pieno fino all'orlo!
Solo tre note di merito voglio fare non vedendo quasi mai le partite dal vivo. Magari per voi possono risultare banali e scontate ma io sono rimasto impressionato dalla personalità in campo di Maietta, che a tratti mi è sembrato il Cannavaro di Germania 2006, dalla sicurezza che trasmette Rafael, mamma mia quanto è cresciuto tecnicamente questo ragazzo! e dalla spavalderia con cui in campo si muove il baby Jorginho che pur avendo un fisico da giocatore di bocce è sempre dappertutto ed è sempre preciso grazie anche indubbiamente a dei bei piedi.
Non penso sia il caso di fare parallelismi con la squadra di Prandelli 1998/99 sia perché ancora non abbiamo fatto niente sia perché quella squadra davanti aveva un altro peso specifico. Dobbiamo invece ringraziare la società e i giocatori tutti di farci godere questo splendido momento e basta, vivere alla giornata, accettare con serenità il primo stop che arriverà e mai dimenticarci che l'obiettivo di quest'anno era ed è una salvezza senza patemi d'animo...e nemmeno dimenticarci che l'anno scorso di questi tempi l'obiettivo era quello di evitare i playout di Lega Pro.
Grazie quindi a tutti, di cuore!
Lazio e Torino, che peraltro sono formazioni superiori, hanno evidenziato un tema già affrontato durante l'estate: la difesa. È innegabile che Sogliano abbia lavorato con maggiore attenzione alla scoperta prima e all'arrivo poi di giocatori di qualità a centrocampo e in attacco, in ottica plusvalenze. E si vede. Ogni partita scopriamo un gesto tecnico superiore alla media da parte di Harroui, Kastanos, Tengstedt, e perfino di Livramento e Mosquera. Altri ne arriveranno da nuovi giocatori che al momento non conosciamo bene perché si stanno ancora integrando. Per non parlare dell'evoluzione esponenziale di Belahyane che creerà non pochi, ma piacevoli, problemi di turnover al mister al rientro di Duda e Serdar. Sulla difesa invece non si è lavorato. O non abbastanza. Gli arrivi nel finale di Daniliuc e Bradaric non sembrano decisivi in un reparto dove Frese e Okou faticano ad adattarsi al livello del nostro campionato. E neppure i ritorni di Faraoni (bloccato a Verona solo a causa di un ingaggio pesante) e Ghilardi (mai veramente preso in considerazione) sembrano essere un valore aggiunto.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
H.Verona-Venezia?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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