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PROSSIMO IMPEGNO
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La conferenza stampa di giovedì scorso del trio Setti-Sogliano-Marroccu ha dato due importanti notizie, tra di loro collegate.
La prima è che Setti si dedicherà a tempo pieno all'Hellas Verona probabilmente perché ritiene conclusa la sua avventura in Manila Grace dopo la richiesta di concordato preventivo e conseguente dimissione dal CdA. Scenario purtroppo non scontato (servono nuovi soci che entrino a prezzi di saldo) ma che ci auguriamo si avveri.
La seconda è che modererà i suoi compensi. Dalle cifre milionarie che lo hanno reso il dirigente più pagato del calcio italiano si tornerà a cifre più ragionevoli "per rispettare esigenze di bilancio" ha dichiarato furbescamente Setti in conferenza stampa. E' una mezza verità. L'altra mezza sta nel fatto che le emorragie sono finalmente finite (prima 20 milioni di euro per risolvere il contenzioso con Volpi, poi quasi 10 milioni di euro per ricapitalizzare, senza successo, Manila Grace) e Setti non avrà più la necessità di drenare risorse dal club gialloblu.
E' un cambiamento non da poco che sposta l'Hellas Verona da essere l'unica società di serie A a distribuire tutti gli anni utili e compensi milionari al proprio azionista, a rientrare nello strettissimo novero dei club (Napoli, Atalanta, Udinese e Lecce) che, pur non distribuendo utili, puntano al completo autofinanziamento, senza quindi apporto di capitali dai soci. E' un upgrade, certo, ma è come passare dall'arrampicata libera a quella con imbrago. C'è qualche sicurezza in più ma la fatica della scalata a mani nude rimane inalterata, soprattutto se tre quarti dei concorrenti salgono con l'ascensore.
Questo per spiegare, a chi si fosse illuso, come mai l'euforia dopo la clamorosa rimonta salvezza sia stata subito raffreddata dalle notizie di mercato che vedono protagonisti i pochi gioielli (Hien, Ngonge, Montipò, Doig) della sgangherata squadra allenata a "pane e salame" da Zaffaroni e Bocchetti, tutti già dati sul piede di partenza, pronti ad abbandonare la nave appena messa in salvo.
Si prepara quindi una nuova estate di svendite? Purtroppo sì; o meglio, la speranza è che le doti di Sogliano, che finora a Verona non ha sbagliato un colpo (una promozione e tre salvezze su quattro stagioni in cabina di regia), consentano di togliere la "s" iniziale, ma sul fatto che si debba vendere non vi sono dubbi e il motivo è molto semplice: l'autofinanziamento richiede per il prossimo anno plusvalenze e proventi dal trading dei calciatori di almeno 20-25 milioni. E allora via con una nuova girandola impazzita di acquisti e vendite che testerà ancora una volta la pazienza dei tifosi gialloblu, orgogliosamente idiosincratici ad affezionarsi ai giocatori, ma al contempo disorientati dalla velocità degli avvicendamenti.
Come si ottenga questa cifra è presto detto. I costi di gestione, da quando l'Hellas è tornato in serie A, sono ormai stabilizzati sugli 80-85 milioni di euro l'anno: 40 milioni per monte ingaggi, 22 milioni per ammortamenti, che è il pesante costo di avere una rosa intera di proprietà con investimenti su giocatori giovani e di prospettiva, e altri 22 milioni per costi di struttura, servizi vari, affitti e settore giovanile. Per coprirli l'Hellas può fare affidamento su ricavi che nella migliore delle ipotesi arrivano a 60 milioni di euro: 38 milioni da diritti tv e contributi, 11 milioni da sponsor e proventi commerciali, 6 milioni da stadio e store e 5 milioni di altri ricavi. Per colmare il buco ne servono quindi 20-25 milioni che possono arrivare solo da plusvalenze e/o proventi da trading (compensi per prestiti).
Sarà quindi questo il pensiero principale del duo Setti e Sogliano non appena finiranno di spremersi le meningi per smarcare la scelta dell'allenatore. Come arrivarci? Nella tabellina che segue trovate il valore a bilancio di tutti i giocatori di proprietà dell'Hellas e il valore di mercato (fonte Transfermarkt corretto sulla base delle trattative in corso per i giocatori più chiacchierati):
Giocatore | Scadenza contratto | Valore contabile 30/06/23 | Valore di mercato 30/06/23 | Plus/minus |
NGONGE | 2025 | 500.000 | 10.000.000 | 9.500.000 |
HIEN | 2026 | 3.800.000 | 12.000.000 | 8.200.000 |
DOIG | 2026 | 2.700.000 | 8.000.000 | 5.300.000 |
COPPOLA | 2027 | - | 4.000.000 | 4.000.000 |
MONTIPO | 2025 | 714.267 | 4.000.000 | 3.285.733 |
FARAONI | 2025 | 51.328 | 3.000.000 | 2.948.672 |
GUNTER | 2025 | 849.661 | 3.500.000 | 2.650.339 |
LAZOVIC | 2024 | - | 2.500.000 | 2.500.000 |
TAMEZE | 2024 | 1.033.316 | 3.500.000 | 2.466.684 |
DAWIDOVICZ | 2025 | 655.959 | 3.000.000 | 2.344.041 |
RETSOS | 2024 | 49.474 | 2.000.000 | 1.950.526 |
AMIONE | 2025 | 823.483 | 2.700.000 | 1.876.517 |
SULEMANA | 2026 | - | 1.500.000 | 1.500.000 |
TERRACCIANO | 2026 | - | 1.500.000 | 1.500.000 |
HRUSTIC | 2026 | 375.000 | 1.500.000 | 1.125.000 |
MAGNANI | 2025 | 2.001.368 | 3.000.000 | 998.632 |
DJURIC | 2025 | 66.667 | 1.000.000 | 933.333 |
DUDA | 2027 | 2.500.000 | 3.400.000 | 900.000 |
STEPINSKI | 2024 | 794.665 | 1.500.000 | 705.335 |
CECCHERINI | 2024 | 901.642 | 1.500.000 | 598.358 |
VELOSO | 2023 | - | 500.000 | 500.000 |
HENRY | 2026 | 3.750.000 | 4.000.000 | 250.000 |
PERILLI | 2024 | - | 200.000 | 200.000 |
PIEROBON | 2025 | - | 200.000 | 200.000 |
GHILARDI | 2025 | 333.333 | 500.000 | 166.667 |
FLAKUS | 2025 | 100.000 | 200.000 | 100.000 |
CHIESA | 2026 | 11.250 | 100.000 | 88.750 |
BERARDI | 2025 | - | 50.000 | 50.000 |
KALLON | 2026 | 1.500.000 | 1.500.000 | - |
RUEGG | 2025 | 876.206 | 800.000 | -76.206 |
HONGLA | 2026 | 3.218.906 | 3.000.000 | -218.906 |
GASPARONI | 2025 | 300.000 | 25.000 | -275.000 |
PRASZELIK | 2026 | 1.500.000 | 900.000 | -600.000 |
CABAL | 2027 | 3.200.000 | 2.500.000 | -700.000 |
CETIN | 2025 | 3.502.396 | 1.200.000 | -2.302.396 |
LASAGNA | 2025 | 5.385.033 | 1.800.000 | -3.585.033 |
TOTALE | 41.493.954 | 90.575.000 | 49.081.046 |
La soluzione più scontata quanto dolorosa sarebbe cedere oltre a Tameze, in scadenza e ormai sicuro partente, i due gioelli piu sfavillanti, Hien e Ngonge arrivando ad un gruzzoletto di 20 milioni di euro. Se però Sogliano riuscisse, come con Ilic, ad alzare l'asticella del prezzo di Hien potrebbe ottenere lo stesso obiettivo salvando il suo pupillo belga e sacrificando al suo posto Doig, meno determinante per il prossimo Verona soprattutto se si riuscisse a rinnovare il contratto di Lazovic.
Ma non sono solo la scelta del nuovo mister, l'ambizioso target cessioni e la questione rinnovi a turbare i sogni del ds gialloblu. Sogliano dovrà infatti badare anche a sfoltire la rosa (36 giocatori di proprietà sono veramente tanti) cercando di minimizzare le minusvalenze, per liberare spazio nel monte ingaggi e far uscire giocatori che appaiono ormai estranei al progetto (Hongla, Ruegg, Hrustic, Gunter, Cetin, Stepinski, Retsos, Praszelik).
In cambio il buon Sean si troverà in dote un budget da investire nel potenziamento della rosa che, secondo le nostre stime, sarà di circa 15 milioni . Considerando quanto di buono è riuscito a fare a gennaio senza un euro a disposizione (Ngonge e Duda oltre ai deludenti Braaf, Zeefuik, Abilgaard e Gaich) siamo convinti che la cifra gli possa bastare per riuscire a combinare qualcosa di buono. La squadra andrà costruita, come ha dichiarato Sogliano in conferenza stampa, portando a Verona un mix tra giovani di belle speranze e giocatori esperti che sappiano innalzare la caratura tecnica e di personalità della squadra apparsa molto deficitaria da metà campo in su anche nei mesi dell'insperata rimonta. In questo contesto sarà fondamentale rinnovare e rivitalizzare i rapporti con le bandiere storiche (Lazovic, Faraoni, Magnani, Dawidovicz, Veloso) per mantenere una forte identità di squadra.
Chiudiamo sottolineando che, a differenza di quanto si è letto in alcuni media in questi giorni, non ci risulta vi sia necessità di cessioni disperate da realizzare entro il 30 giugno per poter iscrivere la squadra al prossimo campionato. Sarebbe un remake di quanto occorso lo scorso anno quando Setti dovette imbastire in fretta e furia la cessione di Cancellieri all'amico Lotito giusto sul gong del 30 giugno, realizzando una plusvalenza (circa 6 milioni di euro) che consentì di dimezzare una perdita di conto economico che altrimenti avrebbe superato i 10 milioni di euro riducendo in maniera drammatica la già scarsa capitalizzazione del club.
In questa stagione 2022/23 grazie al "fuori tutto" estivo di Marroccu e la ciliegina sulla torta messa da Sogliano con Ilic a gennaio la raccolta è già stata cospicua, superiore ai 40 milioni di euro, e il conto economico in utile anche senza ulteriori operazioni.
Giocatore | Valore bilancio | Prezzo cessione | Plusvalenza | Provento prestito | Provento totale |
Caprari | 2.547 | 8.000 | 5.453 | 3.200 | 8.653 |
Ilic | 7.603 | 16.000 | 8.397 | - | 8.397 |
Simeone | 8.307 | 12.000 | 3.693 | 3.500 | 7.193 |
Casale | 339 | 6.560 | 6.221 | - | 6.221 |
Barak | 3.258 | 6.500 | 3.242 | 1.500 | 4.742 |
Udogie | - | - | - | 4.000 | 4.000 |
Pandur | 497 | 1.500 | 1.003 | - | 1.003 |
TOTALE | 22.551 | 50.560 | 28.009 | 12.200 | 40.209 |
Francesco
Lazio e Torino, che peraltro sono formazioni superiori, hanno evidenziato un tema già affrontato durante l'estate: la difesa. È innegabile che Sogliano abbia lavorato con maggiore attenzione alla scoperta prima e all'arrivo poi di giocatori di qualità a centrocampo e in attacco, in ottica plusvalenze. E si vede. Ogni partita scopriamo un gesto tecnico superiore alla media da parte di Harroui, Kastanos, Tengstedt, e perfino di Livramento e Mosquera. Altri ne arriveranno da nuovi giocatori che al momento non conosciamo bene perché si stanno ancora integrando. Per non parlare dell'evoluzione esponenziale di Belahyane che creerà non pochi, ma piacevoli, problemi di turnover al mister al rientro di Duda e Serdar. Sulla difesa invece non si è lavorato. O non abbastanza. Gli arrivi nel finale di Daniliuc e Bradaric non sembrano decisivi in un reparto dove Frese e Okou faticano ad adattarsi al livello del nostro campionato. E neppure i ritorni di Faraoni (bloccato a Verona solo a causa di un ingaggio pesante) e Ghilardi (mai veramente preso in considerazione) sembrano essere un valore aggiunto.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
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Riepilogo stagionale e classifica generale
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