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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

NON FA FESTA SOLO JURIC:INIZIO STAGIONE DA INCORNICIARE ANCHE PER LE GIOVANILI!

Hellastory: Le Ultimissime

NON FA FESTA SOLO JURIC:INIZIO STAGIONE DA INCORNICIARE ANCHE PER LE GIOVANILI!

Il 2019 si è chiuso con grande soddisfazione non solo per la prima squadra, ma anche per tutto il Settore Giovanile gialloblu che sta vivendo la miglior annata probabilmente da qualche decennio a questa parte.

Su questo fronte va dato atto che le promesse di Setti sono per il momento in gran parte mantenute. Rimane il cruccio del Centro Sportivo (è comunque arrivato l'importante restyling dell'anti-stadio), ma per il resto si segnalano investimenti costanti, con un budget per il settore giovanile sempre ampliamente superiore al milione di euro l'anno (anche negli anni di Serie B), che sembrano sul punto di dare frutti davvero interessanti.

Quando Setti prese l'Hellas la Primavera chiuse il proprio girone tristemente all'ultimo posto, dietro, tra le altre, a Modena, Cittadella, Padova e Varese; tra i giocatori in rosa all'epoca, il ragazzo che ha fatto più strada è l'attaccante Claudio Morra, ora titolare in serie B con l'Entella con pochi altri emuli nel professionismo: il difensore Jacopo Rossi è una colonna della Virtus Verona in serie C mentre la “stella” Fabio Alba è dovuta rimanere in serie D, all'Ambrosiana, per continuare a fare la differenza. Onestamente poca roba.

Dopo 7 anni, la stessa Primavera si è messa alle spalle grandi soddisfazioni come la finale al Viareggio nel 2015 e la qualificazione ai play off scudetto nel 2017 e sta vivendo quest'anno una stagione entusiasmante: 26 punti in 12 partite in campionato che valgono un secondo posto a 6 lunghezze dall'irraggiungibile (?) Milan.
L'obiettivo stagionale, la promozione in Primavera 1, appare difficile perché se i rossoneri continueranno la fuga, sarà necessario passare per la roulotte dei play-off con un solo posto a disposizione per le 8 squadre partecipanti ma il campionato super dei rossoneri non deve togliere meriti ad una squadra che sta producendo ottimo calcio e che prima di Natale si è presa il lusso in Coppa Italia Primavera di asfaltare con un roboante 6 a 1 in trasferta il Cagliari secondo in classifica in Primavera 1; un risultato che spalanca alla squadra di Corrent la possibilità di raggiungere per la prima volta nella storia del club gialloblu le semifinali di Coppa Italia (rimane da superare il Frosinone nei quarti che si disputeranno il 29 gennaio 2020).

Il settore giovanile è andato consolidandosi anzitutto nel territorio di riferimento, aumentando significativamente le affiliazioni in Provincia e accorciando via via le distanze con il Chievo che, solo 5 anni fa appariva irraggiungibile, e che si trova invece oggi scavalcato, oltre che dalla Prima Squadra anche da tutte le Under nazionali: 15, 16 e 17 con una supremazia che rimane ancora, seppur traballante, con la Primavera che si trova in zona retrocessione della Primavera 1.
Le giovanili dell'Hellas sono cresciute anche sfruttando le debolezze dei club vicini di casa (prima il fallimento del Padova, poi del Vicenza, ora sta per toccare al Chievo?) ed estendendo il lavoro di scouting, affiliazioni e collaborazioni anche fuori Regione e all'estero.

NON FA FESTA SOLO JURIC:INIZIO STAGIONE DA INCORNICIARE ANCHE PER LE GIOVANILI!

In questo senso va inquadrato anche l'investimento di Setti nel Mantova che ha un duplice valore:

- il primo di mettere le mani su una provincia di più di 400 mila abitanti con la possibilità di estrarre i talenti più interessanti, come in parte già successo con l'acquisto del 2002 Federico Tosi (finora 10 presenze in serie D con il Mantova). Questa possibilità è stata messa nero su bianco, con l'Hellas che nel 2019 ha versato al Mantova 170 mila euro per acquisire un diritto di prelazione sul vivaio della società biancorossa;

- il secondo di far diventare Mantova una destinazione ideale e gratuita per far maturare i giovani più promettenti del vivaio gialloblu soprattutto qualora arrivasse la promozione in serie C (dopo la prima di ritorno il Mantova è imbattuto, unica squadra insieme alla Turris di tutta la serie D, e primo con 7 punti di vantaggio sulla seconda).

Tanto lavoro ed investimenti hanno già prodotto risultati economici interessanti: nell'era Setti il settore giovanile ha regalato le plusvalenze di Jorginho (9 milioni dal Napoli + 1,4 milione di premio valorizzazione incassato nel 2018), Gollini (5 milioni dall'Aston Villa) Donsah (2,1 milioni dal Cagliari + 0,7 milioni dal Bologna sulla successiva rivendita), Fares (2,6 milioni dalla Spal) e Riccardi (55 mila euro dal Lecce) per un totale di 20,8 milioni di euro, pari al 40% del totale delle plusvalenze iscritte a bilancio negli ultimi 6 anni dal club gialloblu, e l'attuale Prima Squadra dispone di almeno un paio di pezzi pregiatissimi: Kumbulla, valutato almeno 10 milioni di euro e Zaccagni, 3 milioni di euro, senza contare i vari Danzi (500 mila), Tupta (400 mila), Casale (200 mila) e gli altri promettenti ragazzi in prestito in giro per l'Italia alla quale dedicheremo un prossimo articolo.

Dando un occhio alla Primavera di Corrent i due giocatori con più potenziale a nostro avviso sono il brasiliano Lucas e il nogarese Udogie.

Il primo, Lucas Felippe, classe 2000 e alla terza stagione in Primavera (9 partite e 2 gol; 21/9 lo scorso anno), è un centrocampista centrale dotato di ottima tecnica, ulteriormente affinata quest'anno grazie alla vicinanza a Veloso, buone doti atletiche e una maturità tattica che ne fanno un giocatore già quasi pronto. Probabilmente difetta ancora sul piano fisico, ma le sue qualità non sono scappate a Juric che se l'è portato diverse volte in panchina con la Prima Squadra. La sua assenza nel mese di novembre è coincisa, a nostro parere non per caso, con il temporaneo crollo della squadra di Corrent che dopo 7 vittorie consecutive ha inanellato 2 sconfitte (con un sonoro 0-5 a Milano) e 2 pareggi.

Il secondo, Destiny Udogie, è già ben conosciuto per le recenti imprese con le Nazionali Giovanili Italiane con la quale ha collezionato 15 presenze e 2 gol in Under 17 (gol importantissimi: il primo è valso la qualificazione alla finale degli Europei, il secondo il passaggio del turno ai Mondiali) e, giocando sotto età, 4 presenze in Under 18 e 3 presenze agli Europei Under 19.

Classe 2002, gioca a sinistra districandosi al meglio sia come terzino che come centrocampista. E' dotato di una fisicità straripante che gli permette di sovrastare di netto anche i ragazzi più vecchi di lui in Primavera e le sue sgroppate offensive sono spesso determinanti per la squadra: per lui già 3 gol e 3 assist in 9 partite, giocate tutte da terzino, nella Primavera di Corrent.
Tecnicamente appare ancora un po' grezzo ed è questo l'elemento su cui più dovrà lavorare per riuscire a sfondare nel mondo del professionismo dove la straripante fisicità e l'atletismo rischiano di non essere doti sufficienti. Il ragazzo però è sulla buona strada e le belle parole spese per lui da Juric nel pre-partita di Spal-Verona sono un certificato di garanzia sul suo valore: se il calendario lo permetterà lo vedremo sicuramente in Prima Squadra prima di fine anno, un premio meritato per un ragazzo che è, dati alla mano, il calciatore veronese più promettente degli ultimi vent'anni.

Dando uno scorso al resto della squadra, una menzione va sicuramente fatta per bomber Adama Sanè, capace di mettere a segno finora 14 reti e 5 assist in 14 partite; un fiuto realizzativo che il giovane senegalese aveva già messo in mostra nell'Under 17 (12 gol in 23 partite nel 2016/17) tanto da attirare le attenzioni di sua Signoria Juventus. A Torino Sanè non ha però sfondato ed è così tornato in gialloblu dove con mister Corrent sta vivendo una stagione eccezionale. Lo consideriamo un gradino sotto a Lucas ed Udogie perché, soprattutto per un attaccante, la Primavera rappresenta una categoria fin troppo morbida: le recenti parabole di Cappelluzzo, Tupta e Traorè purtroppo lo dimostrano bene.

Ha finora invece un po' deluso la stellina serba Bogdan Jocic, per il quale in estate Setti ha investito 500 mila euro per strapparlo alla Stella Rossa: per lui finora 11 partite condite da 2 assist e 2 reti arrivate nell'ultima vittoriosa partita di campionato contro la Cremonese. Il rendimento è in promettente crescita ma la timidezza con il quale ha approcciato il campionato ci impediscono per il momento di scommettere su un futuro certo da professionista di alto livello.

Chiudiamo segnalando tra i prospetti di sicuro interesse l'altro mediano Nunzio Brandi, classe 2001, polmoni d'acciaio e grandi abilità tattiche e di inserimento, l'alter ego di Udogie Darrel Agbugui, anche lui con un passato nelle giovanili dell'Italia (6 presenze in Under 16 e 3 in Under 17), e capace di sostituire al meglio Udogie (8 presenze e 1 assist) quando è stato impegnato con Nazionale e Prima Squdra, e lo zoccolo dei classe 2002 provenienti dall'ottima stagione 2018/19 in Under 17 (raggiunti i play off scudetto sempre con mister Corrent) e capaci di inserirsi subito alla grande in Primavera contro giocatori più esperti: ci riferiamo in particolare al prestante e attento centrale difensivo Bernardo Calabrese (15 partite), al guizzante e talentuoso Mattia Turra (14 partite, 1 gol e 1 assist), al generoso, ordinato ed ottimo tiratore Christian Pierobon (11 partite, 2 gol e 1 assist) e a bomber Philip Yeboah che dopo aver conquistato il titolo di capocannoniere con 25 gol in 25 partite (!) in Under 17, ha finora messo a segno 6 gol e 3 assist in 14 partite, pur giocando in posizione più defilata (esterno alto sinistro o destro) per lasciar spazio al centro dell'attacco a bomber Sanè.

Ma se la Primavera sta viaggiando a gonfie vele, non da meno è l'Under 17 che sotto la guida di mister Porta si trova al terzo posto del suo girone con 26 punti in 13 partite dietro solamente all'imbattibile Atalanta (a punteggio pieno con 39 punti) e all'Inter, avanti di sole 3 lunghezze.
Con 9 punti di vantaggio sulla sesta sembra aver già ipotecato i play off dove può sorprendere perché finora si è dimostrata fortissima con le grandi: ha surclassato le milanesi battendo 4 a 1 l'Inter e 3 a 1 il Milan, è l'unica squadra ad aver fatto sudare l'Atalanta (perso 2 a 1 a Bergamo) e con i gialloblu hanno perso anche tutte le immediate inseguitrici: Bologna (2 a 0), Spal (1 a 0) e Cagliari (3 a 0). Paradossalmente i peggiori risultati sono arrivate contro le formazioni più deboli: 3 a 3 con Cittadella e Brescia, 2 a 2 con Cremonese, 1 a 1 con Udinese e Pordenone.

In rosa spicca il nome del bomberino estone Oliver Jurgens, pescato dai talent scout gialloblu quest'estate dal Nomme United, serie B estone, dove il nostro ha messo in mostra numeri impressionanti: 7 gol in 8 partite nel 2018 (a 15 anni!) e 28 gol in 17 partite nel 2019 (più 49 gol in 19 partite nelle giovanili) .
Anche l'impatto nel Campionato Italiano non è stato male: 8 gol e 1 assist in 13 partite nei quali spicca la tripletta rifilata all'Inter e i gol segnati a Milan ed Atalanta. Su Youtube girano già diversi video sul suo conto; le doti fisiche e tecniche sembrano promettere molto bene per il futuro del gialloblu.

Ad accompagnarlo c'è una rosa che, come ha più volte sottolineato mister Porta, è al 70% fatta da giocatori veronesi: tra i più promettenti, già da qualche anno, c'è il figlio d'arte Filippo Terraciano, centrocampista centrale con alle spalle qualche stage con le Nazionali Giovanili e il corteggiamento di grandi club (Juventus in primis). L'attaccamento con la famiglia e l'Hellas - il padre è uno degli Ambascitori Gialloblu - hanno per fortuna prevalso finora. Ugualmente promettenti sono il bomber Mattia Florio, 4 gol in 11 partite e anche per lui qualche chiamata in azzurro in passato, e il difensore centrale con il vizietto del gol Diego Coppola (13 partite e 2 gol). In squadra c'è anche un altro figlio d'arte: Tommaso Ferrarese, centrocampista centrale in campo in 11 occasioni.

Un po' meno brillante l'Under 16 di Davide Pellegrini che si trova al settimo posto con 19 punti in 13 partite. Dopo un inizio di alti e bassi (vittoria del derby con il Chievo 3 a 2; sconfitte onorevoli contro la primatista Atalanta, 3 a 2, ed il Milan, 2 a 1) sembra aver recentemente trovato continuità di risultati con la rotonda vittoria per 4 a 0 sul Pordenone ed il prestigioso pareggio per 1 a 1 con l'Inter che hanno riavvicinato la squadra all'obiettivo play off che per ora dista 5 punti. Tra le promesse citiamo Mattia Rigo e Alessandro Dentale recentemente convocati in Nazionale per uno stage.

Rendimento simile per l'Under 15 che con 17 punti in 13 partite e il recente prestigioso pareggio con l'Inter, dista 3 punti dalla zona play off.
L'Under 14, recentemente vincitrice dell'Audi Cup in Georgia e seconda classificata dietro l'Atalanta nella GLS-Christmas Cup, è terza in classifica con 18 punti in 9 partite nel girone Triveneto dietro a Chievo e Pordenone (21 punti) mentre l'Under 13 è seconda in classifica con 16 punti in 7 partite dietro al Chievo (17 punti).

Francesco



Hellastory, 07/01/2020

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

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