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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

SPEZIA - VERONA 2-1 by Preben

Hellastory: Le Ultimissime

SPEZIA - VERONA 2-1 by Preben
SPEZIA - VERONA 2-1 by Preben

dal nostro inviato Preben

Ecco il resoconto della trasferta spezzina, in occasione di una della gare storiche del nostro centenario Hellas Verona.

Il mio racconto parte già dalla mattina di Venerdi 15, quando dopo un fitto scambio di SMS con Aquilante, mi do appuntamento con lui alla stazione F.S. di Verona Porta Nuova alle ore 12.45 per consegnarli il famoso biglietto che sono riuscito a comperargli il Giovedi ,8 minuti prima dell'orario di chiusura della prevendita.

Aquilante io non l'avevo mai visto, e trovarmi fuori dalla stazione con il biglietto in mano in attesa di uno «sconosciuto» mi ricordava molto quelle scene tipiche degli aeroporti dove il personaggio di turno aspetta il cliente,il manager,il turista straniero con ampi e visibili cartelli del tipo : «MR.SMITH» – « JAPAN» – «HOTEL SMERALDO» . Io per pudore e dignità personale non ho osato tanto, ma mi guardavo intorno cercando sempre di scorgere tra le mille facce di una stazione quella dell'amico Aquilante,che si era brevemente descritto in uno degli SMS che ricordavo all'inizio. Alla fine un ragazzo avanza, zainetto in spalla, lo vedo cercare con lo sguardo qualcuno, la descrizione coincide, mi faccio avanti: - AQUILANTE ?? e lui :PREBEN ??

Grande abbraccio, reciproci saluti e due ciacole sul viaggio che attende entrambi. Gli chiedo se ha bisogno di un passaggio verso il centro città, purtroppo di posti per La Spezia in macchina non he ho nemmeno uno. Mi informa che è in contatto con Canegrandis e che tra poco qualcuno dovrebbe passare a prenderlo e poi dovrebbero partire per la Liguria con uno dei pullman.

Un altro cordiale saluto e la promessa di trovarci a La Spezia ! Torno a casa al volo, mangio rapido qualcosa, ma già lo stomaco è in subbuglio, sono concentrato sulla gara che vale una intera stagione. Tutte le parole di questi giorni di attesa mi tornano alla mente, tutti gli interventi dei butei sul GB mi scorrono davanti. Ora c'e' solo da giocare, le parole sono finite.

L'appuntamento con i miei amici è fissato per le 15.00 a Verona Nord , per motivi di lavoro non si poteva partire prima. Siamo in 6 e la soluzione ai nostri problemi ci viene data da una FIAT MULTIPLA (6 posti appunto) ,auto aziendale di uno di noi,alimentata a metano. A causa del solito ritardo che ci contraddistingue l'ultimo di noi arriva solo alle 15.20, la tensione aumenta, il traffico, il venerdi pomeriggio con tutti i camion che devono rientrare al porto di La Spezia, il fatto di trovarci soli al casello di Vr Nord dopo che tutti gli altri sono partiti da un pezzo. Il nostro pilota ci informa che la macchina e'affidabile ma tremendamente lenta, soprattutto se alimentata a metano rischia di non poter superare i 130 km all'ora ! Ai voti viene imposto subito di girare la «manetta» sulla benzina ! Che se ciava i schei !! Noi abbiamo un appuntamento con la storia !! Ci lanciamo dunque sulla A22 e dopo circa 5 km di lancio stile corsa nel deserto del Nevada riusciamo a raggiungere la stratosferica velocità di crociera di 140 km/ora !! La Multipla pare un frullatore, il motore per raggiungere questa iperbolica velocità ha bisogno di fare 5.000 giri al minuto !! Attoniti ci guardiamo e ci tocchiamo le palle su cosa potrà succedere quando la strada inizierà a salire sul passo della CISA. Decidiamo quindi di guadagnare il terreno perduto non compiendo nessuna sosta agli Autogrill fino almeno a quando non avremo imboccato la A15 e non fossimo riusciti ad agganciare parte dei butei partiti prima di noi. In effetti buttiamo l'occhio negli autogrill alla nostra destra mentre li passiamo e non troviamo nessuno dei nostri, segno che il loro vantaggio è notevole. Anche in autostrada incontriamo pochissime macchine giallo-blù, anche se qualche butel con macchina a noleggio targata Austria e sciarpa d'ordinanza fuori dal finestrino (come noi del resto) ci saluta ! E l'ora di tirare fuori qualche Corona fresca stipata nello zaino termico , la gola inzia a seccarsi.

La Multipla compie il suo dovere ed in meno di un ora siamo a Modena ,giriamo a destra e ci tuffiamo nel traffico della A1 in direzione Parma. Il tempo regge, anzi un caldo afoso invade l'abitacolo, ma azionando il condizionatore la macchina perderebbe ulteriormente potenza e slancio. Anche questa opzione viene messa ai voti ed alla fine la maggioranza opta per continuare a vivere ! Si aziona dunque l'aria condizionata e subito la orrida (esteticamente) vettura di casa Fiat perde 5 km/all'ora !! Ecco la Barilla sulla sinistra , siamo all'altro bivio, direzione A15 LA SPEZIA – 100 KILOMETRI ci separano dalla meta. Sono le 16.40 circa,abbiamo recuperato qualcosa,ma non ci sentiamo tranquilli. Ancora via di corsa, senza autogrill, senza soste. Iniziamo ora a vedere piu' di una macchina bardata con i magici colori giallo-blù e questo aumenta in noi anche la necessaria carica per poter affrontare una trasferta così delicata. Il tempo intanto sta cambiando e mentre alle nostre spalle splende il sole , davanti a noi foschi nuvoloni neri si addensano ed inzia a piovere copiosamente. Decidiamo che è ora di fermarci e scegliamo l'Autogrill denominato TUGO proprio nelle vicinanze del passo della CISA confine geografico tra l'Emilia e la Toscana. Appena scesi dalla macchina notiamo il brusco sbalzo di temperatura , ci saranno non piu' di 15 gradi, un bel CAMOGLI caldo ed una birretta aiutano a recuperare le forze. Sono le 17.15 ,mancano ormai una cinquantina di kilometri. La tensione sale. Finalmente arriviamo al casello di uscita di La Spezia e la polizia ci indica di accostare sulla destra. La situazione non è chiara, ci sono alcuni pullman, ci sono molte altre auto. Si intuisce che vogliono farci parcheggiare in un minuscolo piazzale sulla destra ,ma non è chiaro con cosa raggiungeremo lo stadio. Sono le 18.00 e dopo qualche imprecazione e dopo che la stessa sicurezza non aveva chiaro cosa si dovesse fare , ci si ributta in auto e si imbocca la tangenziale scortati da altre auto della polizia. Finalmente si arriva nella zona portuale, cataste di container ci accolgono in quello che è il triste e consueto panorama di una città che vive del suo porto commerciale, uno dei più importanti del nostro paese. Si parcheggia in uno dei piazzali adibiti al deposito container, presidiati da postazioni della Guardia di Finanza. Qualche butel prende simpaticamente di mira alcune poliziotte, le quali dimostrano se non altro di avere un buon senso dell'umorismo ridendo allegramente.

Alcuni autobus urbani ci attendono per completare il tragitto e portarci finalmente al Picco,manca veramente poco , ci si guarda in faccia senza parlare. Questi maledetti autobus non partono, attendono l'ok della polizia. Finalmente si mettono in moto ,si attraversa buona parte della città ,lo stadio si trova all'estremo opposto . Si scende, si sentono i cori di chi è già dentro, ci si infila in un varco per il controllo biglietti che è qualcosa di ridicolo .Capisco che la ridotta capienza del Picco non obbliga il ricorso ai tornelli e alle zone di pre-filtraggio, ma mettere un solo «omino» a strappare migliaia di biglietti e' cosa a dir poco assurda.Finalmente siamo dentro, uno sguardo al campo, stadio veramente stile inglese con pochissimo spazio tra campo e tribune, anzi il minimo indispensabile per farci stare le panchine e subito ci sono le linee laterali. La nostra curva è già gremita, sono le 18.45 , siamo giusto in tempo ! Cerchiamo un posto su qualche gradino posto un po' in alto per vedere meglio la partita. Ci sistemiamo, un mio amico alla mia sinistra ,gli altri sotto di noi. Tre gradini piu' in giu' notiamo anche Flavio Tosi ,camicia azzurra ed anche lui come noi in trepidante attesa. Guardo alla mia destra per vedere se conosco qualcuno. Mi pare di notare ,subito dopo un altro butel, una faccia conosciuta ! Ma si dai: è proprio AQUILANTE ! Incredibile, non ci eravamo sentiti dalla mattina, non ci eravamo scambiati SMS ed il caso ha voluto che in mezzo a 2000 persone ci si trovasse fianco a fianco per questa gara che vale la salvezza ! Mi presenta un altro butel del GB di Hellastory: SCEGGIO ! Ben trovato anche a lui, un abbraccio e via…si parte !

La formazione dell'Hellas prevede la novita' Nieto al posto di Ferrante, piu'logica la conferma di Cutolo dopo la buona prova fornita contro il Bari. In difesa sulla sinistra ci si affida all'esperienza di Biasi. Per lo Spezia non c'e' Colombo (tanto temuto), coppia di attacco Guidetti – Varricchio.

E'il Verona a fare la gara,manovra bene, fa girare il pallone, Da Silva e soprattutto Nieto tengono molto bene palla, fanno salire la squadra, di testa sono molto più presenti rispetto ai difensori spezzini. Un cross dalla destra di Ferrarese dopo 15'minuti crea il panico nella difesa ligure e Santoni devia in mischia con il pugno. Lo Spezia si fa vivo solo con un tiro di Guidetti sul primo palo, Pegolo manda in angolo. Lo Spezia gioca duro,sempre con gomiti alti ed interventi mirati soprattutto su Ferrarese. Un fallo sul Caio crea apprensione, anche Da Silva è fuori per una precedente botta in testa. Punizione di Guarente in mezzo all'area, svetta di testa Lorenzo Sibilano: GOL !!!!! Bolgia sugli spalti, mi giro per abbracciare Sceggio ed Aquilante ma sono gia' sepolti da altre mille persone !! Siamo meritatamente in vantaggio, i tifosi di casa sono in un silenzio tombale, si sentono solo i nostri cori.Alla mezz'ora ci potrebbe essere la svolta della partita. Pulzetti correndo come un pazzo sulla destra recupera un pallone che senbrava destinato ad uscire, riparte veloce, serve in profondità Nieto che con un ottimo lavoro salta il suo uomo e crossa tutto dall'altra parte dove solo a circa 7 metri dalla porta c'e' Cutolo. Il napoletano ha il tempo per stopparsi il pallone, se lo porta sul sinistro,prende la mira….fuori !!

In curva si assistono a scene varie di disperazione; c'è chi in silenzio guarda nel vuoto, chi e'stramazzato a terra, chi impreca contro la sfortuna,la maggior parte si lascia andare ad esclamazioni non riportabili su un sito Internet. Speriamo solo che il buon Dio abbia pietà di noi per tutto quello che può esser uscito dalle nostre bocche e speriamo che abbia anche pietà per Cutolo , quando un giorno gli chiederà conto di quanto sbagliato davanti alla porta !

Guardo Aquilante: non sappiamo nemmeno cosa dirci ! Sceggio, piu' giovane e grintoso, continua ad imprecare !!! Forza butei, dai continuiamo così, la strada è quella giusta.

Dopo 5'minuti ancora un'altra occasione. Stavolta Nieto conclude personalmente e Santoni compie ancora un intervento decisivo, sulla respinta palla ancora nostra con Cutolo che stavolta tira centrando almeno la porta ma ancora Santoni si oppone alla grande.

Finisce la prima frazione ,il Verona ha letteralmente dominato la gara, ma purtroppo non ha segnato il secondo gol che poteva voler dire salvezza già dopo la partita di andata.

Con Aquilante cerchiamo di andare a prendere qualcosa da bere nel baracchino da terremotati posto a lato della nostra curva,ma come prevedibile di birra e simili non c'è traccia e quindi optiamo per un salutare digiuno idrico !!

Si riparte, lo Spezia mette in campo Do Prado e Scarlato, il Verona conferma l'undici iniziale.

Ancorauna grande occasione per l'Hellas dopo 10'minuti con Pulzetti che parte dalla sinistra, si accentra, fa partire un tiro che ancora Santoni respinge, arriva Ferrarese la palla è sul sinistro, purtroppo tra varie opzioni Caio sceglie la peggiore con uno strano tiro di piatto che schizza alle stelle e finisce direttamente in curva !! Anche in questo caso la curva non può essere presa ad esempio di purezza ed eleganza della lingua italiana !

Inizia a piovere e la curva intona il solito grande coro «con la pioggia o con il sole allo stadio ci sarò….»

Passano pochi minuti ed anche Da Silva ha una chiara occasione da gol, il tiro di destro è buono,ma ancora una volta Santoni si supera e devia in calcio d'angolo ! Ancora pochi minuti ed ancora Da Silva stavolta da sinistra si avvicina all'area, dalla curva si vede benissimo che c'e' un varco , si può tirare ,magari anche di punta, invece Da Silva attende ed ovviamente un difesnore spezzino da dietro recupera e gli soffia il pallone ! Non ci sono parole, è passata ormai oltre un'ora di gioco ed in campo c'è solo l'Hellas, ma il punteggio è bugiardo.

Entra Iunco esce Cutolo ,comunque applausi per lui che ha giocato una buona gara, macchiata purtroppo dall'erroraccio del primo tempo.

Il nuovo entrato Do Prado sta mettendo in difficolta' Turati sulla fascia sinistra dello Spezia ed infatti verso la mezz'ora il brasiliano entra in area,fa una finta, Turati abbocca e tocca leggermente la gamba dello spezzino, al quale non pare vero di accentuare il colpo subito. Per Rosetti e'calcio di rigore. Sceggio inzia ad invocare San Pegolo da Bassano, io guardo Aquilante, poi parte dal dischetto Saverino, vera anima della squadra ligure, il tiro e'angolato Pegolo intuisce ma non ci arriva. Il pubblico di casa fino ad allora morto, riprende fiato e lo Spezia abbozza una reazione. La gara in realta' è ancora nelle nostre mani,un tiro alto di Guarente è il segnale che siamo ancora in campo. Ancora una occasione per Nieto ,che pressato da dietro cade in area ,ma Rosetti non fischia.

A 3'minuti dalla fine Do Prado parte dalla sinistra, si accentra, salta un uomo, Pulzetti non lo chiude, il brasiliano lascia partire un tiro forte dai 30 metri , ma all'apparenza parabile. Invece Pegolo non ci arriva, si butta tardi ,forse non lo ha visto partire. Lo Spezia passa immeritatamente in vantaggio. In curva si pensa che Pegolo sia scivolato, ma viste le immagini oggi si tratta purtroppo di un errore iniziale di posizione da parte di Luca. Cala per un attimo il gelo ,mancano tre minuti più il recupero , proviamoci.

Ultimo minuto: un tiro di Nieto da fuori incoccia su un braccio spezzino,ma Rosetti non vede o fa finta di non vedere. A momenti non viene concesso nemmeno il corner e deve essere Ventura a far cambiare la decisione a Rosetti correndo come un ossesso verso il guardalinee per farlo ragionare. Sul corner ancora un rigore non dato per noi, a mio avviso il più netto. Iunco ,non si sa come, salta in cielo per uno stacco di testa ma davanti a lui DAVIDE RAMON GATO NICOLA fa muro-out e la palla finisce fuori area ! Non si capisce se Rosetti fischia la fine o se espelle Ventura , fatto stà che il Verona esce sconfitto dal Picco. Attonito cerco con lo sguardo i miei amici, mentre di Aquilante non ho più notizie ! Restiamo blindati dentro la curva dello stadio fino alle 21.30, poi finalmente ci fanno uscire. Parte alto il coro «io credo risorgerò » e la lenta marcia ci accompagna verso l'esterno . Assurdo anche in questo caso che ci sia un unico varco largo 80 centimetri per fare uscire 2000 persone ! Non oso immaginare in caso di emergenza cosa potrebbe succedere. La carovana degli autobus si mette in moto,ed anche in questo caso la nutrita pattuglia femminile della polizia di stato a bordo del bus mette in moto la fantasia e gli ormoni di qualche butel !!!

Anche il povero conducente del bus si prende i suoi abituali cori, quando si lancia a 90 all'ora nel tunnel prima di arrivare al parcheggio !!! Cori che servono anche per scaricare la tensione di un gara dominata ma che ci ha visti uscire sconfitti. Finalmente siamo alla macchina, si riparte che sono ormai le 22.15. Decidiamo di fermarci ad uno dei primi Autogrill, ma il primo e'ovviamente chiuso dalla polizia vista la vicinanza con la citta', nel secondo hanno gia' finito i panini alle 4 del pomeriggio (sigh), il terzo è chiuso per lavori, optiamo quindi ancora per l'area di servizio TUGO ed ancora per l'immancabile Camogli e birra media (tranne il guidatore che prudentemente si beve una bella aranciata). I commenti degli altri butei che troviamo sono sempre quelli: come abbiamo fatto a perdere una gara dominata con lucidita' e freschezza atletica per oltre 1 ora e un quarto. Arriviamo a Parma e troviamo quello che non si vorrebbe mai trovare dopo una trasferta così: 3 kilometri di coda tra Parma e Reggio Emilia per lavori ! Una autentica sofferenza , per avanzare in questo maledetto tratto autostradale impieghiamo oltre tre quarti d'ora !! Assurdo predisporre lavori al venerdì con ancora tutti i camion in circolazione. Ci fermiamo per l'ultimo pit-stop sull'area di servizio Campogalliano sulla A22, dove il simpatico barista ci chiede: « Come mai siete così in ritardo ? A che ora vi hanno fatto partire ? Vi aspettavamo prima, io sono rimasto qui apposta !!» Increduli non abbiamo capito se era seccato perche' lo hanno trattenuto al lavoro o se voleva comunque manifestarci la sua solidarietà. Alla fine ci saluta con un in bocca al lupo per il ritorno che lascia il tempo che trova, ma che dimostra anche quanto siamo stimati da persone di altra fede calcistica.

Si arriva a Verona Nord alle ore 01.30, stanchi, un po' delusi, ma comunque ottimisti per la gara di Giovedì . Alla fine gli abbiamo regalato il vantaggio che avevamo su di loro.

Tutto riparte da zero.

Resta una gara secca,una finale nel vero senso della parola. La giochiamo in casa, si spera davanti ad un grande pubblico ,che deve far sentire la sua voce sempre e comunque fino al 90'minuto. Alla fine dobbiamo battere una squadra che si è dimostrata di molto inferiore al nostro Hellas. Dovrebbe essere normale,forse !

Tutto il resto non conta. - Preben



Hellastory, 17/06/2007

MASTER OF NONE


L'inizio del terribile calendario di febbraio offre un paio di impressioni a caldo: 1) che il Verona è vivo e combatte, 2) che però è stato indebolito in attacco dal mercato di gennaio perché giocatori come Ngonge e Djiuric non sono facili da sostituire. A bocce ferme, quindi con maggior consapevolezza, possiamo invece realizzare che nel corso di gennaio abbiamo assistito a 3 eventi importanti, 2 dei quali francamente inusuali. In primo luogo, l'importante cessione di talento finalizzata a sistemare i conti societari. In secondo luogo, una serie di operazioni di mercato volte essenzialmente a lasciar andare quei giocatori che non si sentivano più parte del progetto. In terzo luogo, la bocciatura del sequestro delle azioni del Verona in sede di appello. Se però i primi due li abbiamo metabolizzati dal punto di vista affettivo oltre che tecnico costringendo i tifosi ad affidarsi completamente alla bontà del lavoro di Sogliano e Baroni e alla speranza che i nostri avversari non si siano adeguatamente rinforzati nel frattempo, il terzo apre a scenari che non riusciamo a valutare nella sua complessità.

[continua]

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