Si
torna mestamente in serie B, con un nuovo
tecnico, Edoardo "Edy" Reja, e anche con diversi giovani in rosa:
oltre a Paolo Piubelli, ci sono un manipolo di ragazzi nati fra il
1972 e il 1975: Ghirardello, Guardalben, Pivotto, Zermiani, Pagani e
Damiano Tommasi.
"Damiano Tommasi era già più maturo della sua età, e cominciò
ben presto ad essere convocato con le squadre più grandi. Aveva già
personalità anche da ragazzo" racconta Piubelli. Nella stagione
1992-93 Damiano Tommasi siede in panchina con la prima squadra per 4
volte, ma dovrà attendere ancora per il debutto.
Per
Paolo Piubelli invece potrebbe essere la stagione della
consacrazione, dopo la buona esperienza accumulata in serie A, ma
nelle gerarchie di Reja è dietro a Prytz e Ficcadenti. E, come se
non bastasse, ci si mettono anche i guai fisici. Questo non gli
impedisce tuttavia di mettersi in luce e di finire sui taccuini degli
osservatori delle nazionali. Il 21 ottobre 1992 viene convocato da
Marco Tardelli, insieme all'amico Lamacchi, nella Lega nazionale
under 21 di serie B, per la gara di Bristol contro la Rappresentativa
di Lega Inglese.
Qualche
settimana dopo gioca finalmente dal primo minuto, contro il Lecce, e
mette a segno il suo primo gol, destinato a rimanere anche l'unico,
con la maglia gialloblu: è sua la rete del momentaneo 2-0 dopo lo
splendido pallonetto di Giampaolo che aveva siglato l'1-0. Piubelli
insacca di testa, tuffandosi su un tiro cross dalla destra dello
stesso Giampaolo. Una gara folle, che il Verona, dopo il doppio
vantaggio, rischia di perdere per le autoreti di Calisti e Luca
Pellegrini, inframezzate dal gol su punizione di Notaristefano. Serve
la zampata di un altro giovane, Ghirardello, per evitare la vittoria
pugliese e chiudere la gara sul 3-3 (Qui a lato il servizio sulla partita dal canale Youtube di Lecce Calcio Story).
A fine gara Piubelli, ai
microfoni Rai di Maurizio Crovato, è obbiettivo sul momento non
felicissimo della squadra, che ha vissuto "un quarto d'ora di
follia nel secondo tempo", e che sembra attanagliata dalla paura di
portare a casa i due punti. "La crisi di risultati, soprattutto
in trasferta, ci ha un po' condizionato e si vede che ha lasciato
il segno" continua il centrocampista gialloblu, osservando che
il Verona viene da 3 sconfitte consecutive in trasferta a Padova,
Andria e Cesena.
A
dicembre arriva poi la convocazione nell'Under 21 di Cesare
Maldini, dove avrebbe già dovuto andare in precedenza ma non aveva
potuto rispondere alla chiamata per un infortunio. Stavolta non ci
sono contrattempi, e il 16 dicembre 1992 può debuttare con la maglia
azzurra dell'under 21 a Malta. Complice la defezione di Albertini e
Corini, Piubelli parte da titolare. La squadra di Maldini fatica
oltre ogni limite, e conquista una striminzita vittoria solo grazie
ad un'autorete. Il debutto del centrocampista gialloblu è però
macchiato da un infortunio muscolare, che lo costringe ad uscire ad
un quarto d'ora dalla fine per fare posto a Rossitto.
La formazione dell'Italia Under 21 che scese in campo a La
Valletta il 16 dicembre 1992: Visi (Sambenedettese), Maini (Lecce), Panucci (Genoa), Vieri (Pisa), Mignani (Spal), Piubelli (Verona),
Favalli (Lazio), Negro (Brescia), Orlandini (Lecce), Muzzi (Roma), Cois (Torino)
L'infortunio
muscolare rimediato in Nazionale si rivela purtroppo più serio del
previsto, al punto che Piubelli è costretto a guardare i compagni
per buona parte della stagione, dividendo l'infermeria spesso con
il discusso Lamberto Piovanelli, attaccante di indubbio talento ma
che a Verona viene messo sulla graticola anche dalla stessa
società. D'altronde, viene da dire, serve qualche capro espiatorio
per una stagione che si conclude come peggio non si poteva.
Il
Verona di Reja, costruito per lottare per la serie A, regge fino a
metà stagione. Alla 26ma giornata, dopo il successo casalingo sulla
Cremonese, firmato da una rete di Davide Pellegrini nel finale,
l'Hellas è al nono posto in classifica, ma a soli 2 punti dal
quarto posto, occupato in coabitazione da Cosenza e Ascoli, che vale
la promozione in A. Invece di sprintare verso il traguardo, i
gialloblu si "siedono" in modo clamoroso, raccogliendo solo 6
punti, frutto di altrettanti pareggi, in 12 gare.
Per
Piubelli la stagione 1992-93 va in archivio con sole 10 presenze, a
causa dell'infortunio che lo ha tenuto a lungo lontano dal campo.
Rimane però la soddisfazione per il primo gol da professionista e
per l'esordio con la maglia azzurra dell'under. Tra l'altro, i
ragazzi di Maldini si aggiudicano il torneo europeo, il primo di una
lunga serie che, negli anni Novanta, sembrò consacrare il vivaio
italiano come il più forte del continente.
Massimo,
in redazione, ricorda così le caratteristiche di Piubelli: "E'
stato un giocatore di buona tecnica, pulito nel gioco, preciso nei
passaggi, e poco incline al rischio. L'essere arrivato nell'orbita
della nazionale giovanile gli ha messo sicuramente molta pressione da
parte di stampa e tifosi".