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HELLAS VERONA / Scudetto

30 settembre 1984: VERONA - UDINESE 1 a 0

Hellastory: Scudetto

dal nostro inviato Massimo

UNA SETTIMANA IMPEGNATIVA L’ultima settimana di settembre scatena una serie di eventi che entreranno nella storia della cronaca. Martedì 25 Michele Sindona, estradato dagli Stati Uniti, viene rinchiuso nel carcere romano di Rebibbia e sabato 29 a Palermo, in base alle rivelazioni di Tommaso Buscetta, vengono emessi 366 mandati di cattura a cura dei giudici Falcone e Borsellino. Neppure l’amichevole della Nazionale azzurra, disputata mercoledì contro la forte Svezia del blocco Göteborg, serve a distrarre gli italiani in uno stadio Meazza semi deserto. Per la cronaca, risolve Cabrini con un gol dopo solo 2 minuti e il nostro Fanna gioca quasi tutta la gara subentrando a Bruno Conti.

La terza giornata dà i primi messaggi al Campionato: il Napoli di Maradona non è ancora una squadra imbattibile, infatti prende 3 pappine dal Torino; Juventus e Inter non si sbloccano in trasferta mandate in bianco rispettivamente dall’Avellino e dalla fragile Lazio; Fiorentina e Roma non sorprendono Atalanta e Como in Lombardia; la Sampdoria, infine, regola a fatica l’Ascoli. Ancora una volta, la partita più delicata si gioca quindi al Bentegodi, dove arriva l’Udinese orfana di Zico infortunato, ma pur sempre titolare del miglior attacco della serie A.

LE ALCHIMIE DELLA GARA. Il mio giudizio personale sui giornalisti sportivi - si sa - è sempre stato piuttosto severo. A volte per colpa di una sottile forma di invidia verso la loro possibilità di parlare di calcio, ma anche e soprattutto per la ricorrente mancanza di contenuti e di valore aggiunto in quello che offrono con i loro servizi. Inventano storie, rifanno la geografia, producono slogan a loro piacimento. Tranne rarissimi e illustri casi, ovviamente. Ora, la trovata giornalistica del derby con l’Udinese, oltre a non avere riscontri pratici dal punto di vista sportivo, non lo ha neanche in quello geografico e culturale. Cosa condividono infatti le città di Verona e Udine? Neppure il contesto regionale. Molto più conflittuale - mai sottolineato abbastanza - è il confronto con Brescia e Mantova, solo per elencare due piazze al di fuori del Veneto. Per non parlare, se proprio si vuol toccare il contesto storico culturale, della vicinanza tra il cimbro (ladino) che si riscontra nella val Brembana, e quindi con Bergamo, e certe aree della nostra terra (Giazza, Bolca, Vestenanova).

Come anticipato, oggi all’Udinese manca Zico, un talento fenomenale. Questo è sicuramente un bel vantaggio per i gialloblù. Ma i friulani sono comunque una bella squadra. Tra i pali Brini dà sicurezza, in difesa i robusti Galparoli e l'ex Cattaneo sono tosti e ben diretti dal brasiliano Edinho; poi ci sono giocatori di buona qualità anche a centrocampo, come De Agostini (che impareremo ad amare in futuro) e Gerolin che chiudono alla perfezione le corsie laterali, Mauro (il sostituto di Zico) e Criscimanni al centro dirigono il traffico con saggezza ed esperienza. Davanti, Selvaggi è un centravanti molto pericoloso, nel giro della Nazionale, dotato di buon possesso palla e di grande opportunismo e al suo fianco Carnevale, altro giocatore che merita il massimo rispetto, potente e tecnico. E’ una squadra molto particolare quella friulana perché mette insieme sia il temperamento delle provinciali che la tecnica della scuola brasiliana. E «brasiliano - di provincia» è anche il suo mister, il grande Luis Vinicio, autore di memorabili campionati da giocatore e da allenatore, cui va, primo assoluto, anche il merito di aver introdotto nel calcio italiano il modulo difensivo della zona pura quando allenava il Napoli.

Bagnoli sa che i bianconeri giocano sempre la palla e ripresenta il modulo vincente utilizzato contro il Napoli. Toglie un mediano difensivo come Volpati e inserisce al suo posto un centrocampista puro come Bruni. Il Verona vuole vincere anche questa gara e così rinforza il palleggio, anche a costo di perdere qualcosa nella protezione difensiva. Del resto, l’Udinese è una squadra che gioca corta, priva di ali pure, ricchissima di qualità in mezzo al campo e di attaccanti molto dotati tecnicamente difficili da marcare. Detto tra noi, ideale sarebbe stato poter utilizzare Sacchetti, capace con la stessa indifferenza sia di guastare che di riproporre, ma ha da poco ripreso ad allenarsi. Tornerà utile, non oggi purtroppo.

Come si batte l’Udinese? Non è facile, perché i friulani sanno chiudersi molto bene, arretrando anche 5-6 giocatori davanti al portiere. Preoccupa soprattutto l’attenzione che riceveranno i gialloblu più veloci come Fanna, Marangon e Galderisi, intasati nelle loro zona di competenza. Qui, per vincere, occorre assolutamente sfruttare la potenza dei nostri stranieri. Soprattutto di Elkjaer, che si è già sbloccato ad Ascoli, ma anche di Briegel in ottimo stato di forma. Ecco, forse riuscire a scatenare i nostri giganti potrebbe essere l’arma vincente.

MINUTO PER MINUTO. Il Verona parte a razzo e vuole subito sbloccare la partita.

Al 4’ Galderisi sfiora il gol, calciando però fuori da posizione favorevolissima. Un errore clamoroso che ne condizionerà la prestazione per il resto della partita.

Al 22’ l’Udinese va in gol con Carnevale. L’arbitro Agnolin, annulla e ammonisce l’attaccante friulano perché nell’occasione ha dato una spallata irregolare a Garella in presa sul pallone.

Al 25’ ci prova il Verona con una incornata di Di Gennaro che però finisce alta sopra la traversa.

5 minuti dopo, miracolo di Brini che nega il gol a Tricella, incuneatosi in area di rigore, in una delle sue solite scorribande offensive.

Non molla l’Udinese, si chiude bene e fa soffrire i gialloblu. Così il primo tempo si chiude a reti inviolate. Come accaduto all’inizio della gara, i veronesi dopo l’intervallo partono subito a spron battuto per cercare di sbloccare il risultato. L’inizio della ripresa è davvero spumeggiante.

Al 3’ Di Gennaro calcia al volo di sinistro dal centro area, ma Brini risponde con grande bravura.

Al 12’ Punizione per i friulani: batte lo specialista Edinho e Garella risponde da campione.

Al 15’ Elkjaer parte in velocità verso l’area bianconera, Cattaneo entra su di lui fallosamente e Agnolin decreta un rigore sacrosanto. Va sul dischetto Galderisi, in ombra durante il resto della gara perché condizionato dall’errore iniziale. Breve rincorsa e Brini è battuto. 1 a 0 per il Verona!

L’Udinese non ci sta e comincia ad attaccare. Al 26’ nuova punizione al limite per i friulani e nuova sfida Edinho - Garella: splendida conclusione e di nuovo grande parata del portiere scaligero.

Bagnoli corre ai ripari, 1’ dopo cambia Fanna con Turchetta per agevolare il contropiede e a 4’ dalla fine Volpati sostituisce lo stremato Galderisi. Ottima sostituzione questa, visto che, appena entrato, proprio Volpati si sostituisce a Garella e respinge sulla linea di porta un tiro di Miano, salvando così il risultato e il primato in classifica.

I SIGNIFICATI DELLA PARTITA. La vittoria del Verona, sofferta e di rigore, appartiene alle grandi squadre. Per la prima volta i ragazzi di Bagnoli hanno sofferto, anche se l’Udinese è stata pericolosa per lo più sui calci piazzati nel convulso finale di partita.

Ma c’è una cosa che le pretendenti allo scudetto dovrebbero tenere presente: il Verona sa soffrire. Ha lottato tutta la partita, sbagliando qualche gol facile, contrastato da validi avversari, e ha difeso strenuamente il risultato. Se è vero che i gialloblu oggi non sono sembrati insuperabili, hanno comunque mostrato un carattere davvero importante.

Archiviamo dunque con piena soddisfazione questa gara. Il Verona guida la classifica in solitudine a punteggio pieno. A questo punto, i ragazzi di Bagnoli possono affrontare con maggiore serenità la difficile trasferta di Milano, in casa dell’Inter, della prossima settimana.

Hellastory, 29/09/2004
Serie A 1984/85 | 3a giornata | 30/9/1984
AC VERONA HELLAS
AC VERONA HELLAS
1
  UDINESE CALCIO
UDINESE CALCIO
0
60' (rig.) G.Galderisi marcatori -
C.Garella; M.Ferroni (I), S.Fontolan (I), L.Marangon (I), R.Tricella; H.Briegel, L.Bruni, A.Di Gennaro; P.Elkjær Larsen, P.Fanna (72' F.Turchetta), G.Galderisi (86' D.Volpati)   Brini, Galparoli, Cattaneo, Rossi F., Edinho, L.De Agostini, Mauro II, Gerolin (74' Miano), Selvaggi (74' Montesano), Criscimanni, Carnevale I.
O.Bagnoli ALL Vinicio

Arbitro
L.Agnolin (Bassano del Grappa - VI)
Note
SPETTATORI: paganti 17.868, abbonati 17.500. IL GOL: Marangon lancia Elkjaer, che viene falciato in area da Cattaneo; Galderisi batte Brini dal dischetto.



BRAVO ZANETTI!


Quanto di buono avevamo visto a partire da metà febbraio (l'Atalanta ha dato evidentemente la scossa decisiva) si conferma in queste ultime partite con una difesa finalmente compatta e autoritaria e un centrocampo duttile. Fateci caso, ora tutti i gialloblù si sentono molto più a loro agio. Sanno cosa fare, non mollano mai. E il tutti di cui sopra va riferito davvero alla rosa allargata perché in questo momento il Verona fa punti e prestazioni pesanti anche senza Serdar, Tengstedt, Suslov che sono poi i giocatori più rappresentativi.

[continua]

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