MONTIPO' Lorenzo (37/-59) Scrivendo le pagelle non possiamo non avere negli occhi quanto ha saputo fare, o meglio parare, nello spareggio contro lo Spezia. Probabilmente la sua miglior partita da quando è a Verona e gli vale almeno 1 voto in più nel bilancio finale. Bilancio che era già positivo visto che la stagione per lui è andata molto bene con parecchi interventi determinanti e con qualche piccola sbavatura che però nel contesto (pessimo) della squadra è perdonabile. Giudizio OTTIMO
PERILLI Simone (1/-) Una sola presenza, molto impegnativa, nella trasferta di La Spezia. Si è disimpegnato molto bene, dando il massimo. Ottima impressione ma NON GIUDICABILE
HIEN Isak (32/-) Le premesse per lui erano positive, nella prima parte di stagione non ha giocato con continuità ma qualcosa di buono si è intravisto. Da gennaio in avanti è stato messo in mezzo alla difesa e si è avuta la svolta definitiva. Si è rivelato probabilmente il più forte difensore degli ultimi tempi, fisicamente una forza della natura, mai messo in crisi da nessuno, intelligente anche nel gestire le situazioni e i cartellini che inevitabilmente si va a prendere giocando sempre uno contro uno con la punta avversaria. È effettivamente pronto per il salto in una grande squadra. Giudizio OTTIMO
MAGNANI Giangiacomo (24/-) Messo ai margini della rosa da Cioffi, poi catapultato nella mischia da Bocchetti tutto ad un tratto, sono situazioni che facciamo fatica a comprendere. Tutto sommato la sua parte l’ha fatta, sicuramente buttando il cuore oltre gli ostacoli (tattici) che gli riconosciamo. Tanto impegno, qualche episodio sfortunato, forse non dovrebbe essere titolare ma ovviamente non è colpa sua. Giudizio SUFFICIENTE
DAWIDOWICZ Pawel (23/1) Dopo tutti questi anni a Verona possiamo dire che come gregario in difesa va bene. Non sarà mai un leader né tanto meno verrà ricordato come un grande marcatore però la sua parte è in grado di farla. Malino nella prima parte di stagione, sprofondato addirittura nella prima gestione Bocchetti, si è poi ripreso degnamente quando è stata sistemata la difesa ed è migliorato sotto ogni aspetto. L’abbiamo visto anche impostare l’azione. Giudizio SUFFICIENTE
CECCHERINI Federico (22/2) Uno dei pochi giocatori ad andare in controtendenza: meglio nella prima parte della stagione, mentre nella seconda parte la vita gli si è complicata. Qualche infortunio e qualche mal di pancia che non decifriamo l’hanno fatto scendere nelle gerarchie tanto che a lui è stato preferito persino un giovane come Cabal. Gli alti e bassi in un campionato ci stanno e ci sta anche che dopo qualche stagione positiva ne arrivi una meno brillante. È arrivato al termine dell’avventura in gialloblu? Giudizio INSUFFICIENTE
COPPOLA Diego (19/-) Come per Ceccherini, anche lui meglio ad inizio stagione. Qui però il discorso è diverso visto che si tratta di un giocatore ancora giovane e che deve maturare. Ha tutto il diritto di crescere in tranquillità e schierarlo sempre titolare in questa stagione disgraziata l’avrebbe probabilmente bruciato prima del tempo. C’è anche da dire che nella seconda parte di stagione non ha brillato particolarmente mostrando spesso un atteggiamento indolente. Il ragazzo si farà. Giudizio INSUFFICIENTE
GUNTER Koray (13/1) Nella pagella del girone d’andata avevamo già espresso i primi dubbi sul suo rendimento ed eravamo felici che fosse stato scalzato da Hien. Dopo il girone di ritorno non possiamo che confermare il giudizio, aggiungendo che non sappiamo come abbiamo potuto giocare con lui come centrale di difesa per due stagioni e mezza. Giudizio INSUFFICIENTE
CABAL Juan (11/-) L’abbiamo visto pochino ed è troppo presto per giudicarlo. Va sicuramente inquadrato bene tatticamente perché sembra molto acerbo. Nelle ultime partite, quando servivano forze fresche non ci è dispiaciuto. NON GIUDICABILE
RETSOS Panagiotis (2/-), AMIONE Bruno (1/-), ZEEFUIK Deyovaisio (1/-) NON GIUDICABILI
Legenda: (presenze / gol segnati o subiti in campionato)
Il confronto diretto del Verona con l'Empoli è la sintesi di questo girone di ritorno. Una squadra rognosa la nostra, difficile da affrontare, disposta a concedere pochissimo all'avversario di turno. Sulla salvezza, onestamente, ero abbastanza sereno. Troppe combinazioni negative si sarebbero dovute verificare contemporaneamente. Ma vincere ad Empoli non l'avevo proprio messo in conto. Sogliano conquista la sua terza salvezza consecutiva. Era stato chiaro, durante la settimana: mentre altri fanno le celebrazioni per lo storico scudetto (che Dio benedica quegli eroi!), e altri ancora si lasciano andare a fantasie intorno ad un nuovo stadio (a questo punto, ipotizzo di proprietà), noi dobbiamo pensare unicamente alla salvezza. E non è affatto vero che tutto, nel mondo del calcio, sia scontato o già scritto in partenza: la Lazio, che aveva imposto il pareggio all'Inter in casa sua, non è riuscita a battere il Lecce all'Olimpico pur giocando un tempo intero in superiorità numerica. Perdendo, di conseguenza, anche l'opportunità di un piazzamento nelle coppe europee. Per non parlare del tracollo interno dell'Atalanta, evidentemente sazia, ad opera del Parma capace di fermare prima il Napoli campione d'Italia e di ribaltare il risultato a Bergamo nel secondo tempo. Ma anche il successo dei nostri ragazzi ha dell'incredibile vista la stanchezza emotiva con la quale sono arrivati a giocarsi la partita.
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