IL CROATO APPAGATO
Non v'è alcun dubbio,
l'attore protagonista della stagione sportiva gialloblu, appena conclusa, è
lui, il fumantino mister di Spalato.
Forte di una fiducia ormai
consolidata e meritata in tutto l'ambiente, grazie anche all'insperato 9°
posto ottenuto nel Campionato precedente, ad inizio torneo Juric comincia a
lamentarsi e a mettere le mani avanti pensando che la squadra si sia
indebolita, ritenendo, i nuovi arrivati non all'altezza di quelli che avevano
cambiato casacca.
Le sue insoddisfazioni non
hanno riscontro nel pratico, fortunatamente, perchè l'Hellas ingrana subito una
partenza scoppiettante che porta la squadra nelle zone nobili della classifica.
La compattezza difensiva (alla
12^ giornata, seppur in coabitazione, siamo ancora i meno
battuti), i clean sheet di Silvestri e la crescita esponenziale di qualche
nostro rampollo ci fanno decollare e il Verona torna alle cronache del grande
calcio con la convocazione in Nazionale dello stesso Silvestri e dell'emergente
Zaccagni (esperienza, invero, inconcludente per entrambi).
Juric ci porta al giro di boa
con 30 punti (Mandorlini è ancora avanti con 32) e la
proiezione degli stessi ci consente di sperare in una lotta, fino all'ultimo,
per un posto in Europa.
Il nome del tecnico adesso è
spendibile e compare nei taccuini di dirigenti importanti. Il personaggio,
ormai, ha un suo clichè e aumentano le sue quotazioni.
Al raggiungimento del
totemico 40° punto (vittoria a Cagliari), mancano 9
giornate alla fine del campionato e la salvezza è virtualmente conseguita.
C'è tutto il tempo per
pianificare, guardarsi intorno e giocare senza apprensione le restanti partite.
Invece è solo l'inizio di una
novena di non vittorie (4 pari e 5 sconfitte), condite con
espulsioni e relative squalifiche del nostro allenatore.
I 15 punti ottenuti
nel girone di ritorno battono soltanto quelli delle tre retrocesse.
Juric si incarta, emergono
incomprensioni, qualche taccuino si chiude ed è così che ci lascia, di sicuro
appagato, lui ha fatto quello che doveva fare (il 10° posto è di
tutto rispetto), ma in qualche modo scottato da un epilogo che poteva
essere diverso.
Abbiamo evidenziato
l'importanza dell'assetto difensivo del Verona, soprattutto nella parte
iniziale del torneo, a questo aggiungerei anche una certa spregiudicatezza
nell'affrontare le gare fuori casa.
Sono riferiti a questi due
aspetti i nuovi primati ottenuti in questa 6^ partecipazione alla Serie
A a 20 squadre:
- punti in trasferta
21 (21 – 2013/14)
- partite
consecutive vinte in trasferta 2 (2 – 2013/14)
- minor numero di
reti subite 48 (51)
- minor numero di
reti subite in casa 23 (25)
- minor numero di
reti subite in trasferta 25 (26)
- miglior quoziente
reti 0,958 (0,921)
- miglior differenza
reti -2 (-4)
Dicevamo del 10° posto
assoluto con 45 punti (11v 12n 15p).
24
in casa (6v 6n 7p) e 21
in trasferta (5v 6n 8p).
30
all'andata (8v 6n 5p) e 15
al ritorno (3v 6n 10p).
Le partite giocate in Serie A
sono ora 980 (488 in casa, 483 in trasferta, 9
in campo neutro) (257v 324n 399p).
Zaccagni e Silvestri (i
nostri gioielli) hanno il primato, il primo delle partite giocate (36)
e il secondo dei minuti in campo (3254).
32
sono i giocatori schierati, 17 i nuovi
arrivati.
Lo stato di servizio
raccoglie ora, in totale, le prestazioni di 406 gialloblu.
L'alfiere principe rimane
Mascetti con 232 presenze con 35 reti.
Le reti attive sono 46
(38+5+3) (15^/20) con una media di 1,21 a
partita (9^ posizione su 30 partecipazioni).
13
i realizzatori andati a segno 38 volte, guidati
da Barak con 7 reti (con 1 doppietta, unico marcatore multiplo
stagionale) che passa alla storia gialloblu per aver segnato il 1000°
gol in Serie A.
Una
sola rete su punizione diretta: Lazovic in
Sampdoria-Verona.
Entrano in classifica 8
nuovi goleador per un totale di 198.
Nei conti totali la squadra
più battuta è la Fiorentina con 66 reti (35 in casa, 31
fuori).
Il totale delle reti fatte va
a 1018 con una media a partita di 1,04 (1018/980).
Il cannoniere inarrivabile è
Toni con 48 reti in 95 partite.
Con 5 autoreti a
favore viene eguagliato il record che resiste dal 1973/74 e porta il numero
totale a 53 (Cagliari, Lazio e Milan con 5, sono le squadre
che più ci hanno favorito).
3
reti vengono deliberate a tavolino in occasione della
partita interna con la Roma che aveva inserito per errore Diawara ancora nella
lista degli Under 22.
48
le reti passive (6^/20), con una media
di 1,26 a partita (14^ posizione su 30 partecipazioni).
42
subite da Silvestri e 6 da Pandur. Da segnalare
la prima presenza in A di Berardi (38° portiere) dopo il suo
debutto nel 2012/13 in serie B.
C'è un'autorete a
sfavore, quella di Magnani in Milan-Verona.
Il totale delle reti subite
va a 1330 con una media a partita di 1,36 (1330/980).
Il portiere più battuto è
Rafael con 116 gol subiti in 69 presenze.
Esemplare il comportamento in
campo dei nostri giocatori, abbiamo subito una sola espulsione a carico
di Barak.
In compenso "l'irrispettoso,
insultante, veemente e polemico" (sono parole del Giudice Sportivo)
Juric, ha raggiunto 3 volte anzitempo gli spogliatoi.
(In calce al Dossier c'è
uno speciale "Espulsioni" che riassume statisticamente quanto è avvenuto nei 30
campionati nella massima serie).
Solo un'espulsione, ma 91
ammonizioni:
Dawidowicz (9),
Ceccherini, Faraoni, Magnani (8), Dimarco, Tameze, Zaccagni (6),
Barak, Lovato, Sturaro (5), Gunter (4), Lazovic,
Salcedo (3), Ilic, Kalinic (2), Bessa, Cetin,
Colley, Di Carmine, Danzi, Empereur, Favilli, Silvestri, Udogie, Veloso, Vieira
(1).
Per 5 volte è stato
sanzionato anche Juric.
13
le giornate di squalifica a carico di Barak (3),
Ceccherini (2), Dawidowicz, Dimarco, Faraoni, Lovato, Magnani,
Sturaro, Tameze, Zaccagni (1).
4
giornate a Juric accompagnate da 25.000 € di
ammenda
Anche Faraoni a seguito
dell'ammonizione in Verona-Spezia, essendo capitano, viene multato di 1.500
€.
Ce n'è anche per Gunter che
viene segnalato per un'espressione blasfema in Bologna-Verona, ma non c'è
nessun provvedimento disciplinare nei suoi confronti.
Poi, come si è già detto, il
caso Diawara in Verona-Roma, la prima di Campionato.
Pochi i rigori a favore, solo
3, tutti andati a segno (2 Veloso in Atalanta-Verona e Fiorentina-Verona
e 1 Zaccagni in Verona-Sampdoria).
Totale rigori attivi 147,
realizzati 114, % realizzati 0,78.
La Fiorentina è la squadra
che ne ha subiti di più: 10.
Pazzini e Toni ne hanno
realizzati 11 entrambi.
7
quelli contro con 6 realizzazioni: 2 li
segna Vlahovic (Fiorentina), 1 Orsolini (Bologna), Kucka (Parma),
Malinovskyi (Atalanta), Gabbiadini (Sampdoria).
A sbagliare è Ibrahimovic,
ipnotizzato da Silvestri in Milan-Verona.
Totale rigori passivi 171,
realizzati 124, % realizzati 0,73.
Mai una sfilata di Arbitri
così numerosa a dirigere le 38 partite del Verona: ben 27.
8
li abbiamo incontrati per la prima volta in serie A: Dionisi
(L'Aquila), Fourneau (Roma 1), Marchetti (Ostia Lido, RM),
Massimi (Termoli, CB), Prontera (Bologna), Rapuano (Rimini),
Ros (Pordenone), Santoro (Messina).
Il più presente è Chiffi con 4
incontri (1v, 1n, 2p) e 7 ammonizioni.
Dionisi, l'ultimo arrivato, è
il 195°.
Longhi guida la classifica
con 22 partite dirette (9v 6n 7p).
Nello spulciare le varie
statistiche finali riferite alle squadre e ai giocatori, si può notare come il
Verona e i gialloblu quest'anno non abbiano brillato particolarmente.
Mi ha colpito un dato
riferito ai "pali o traverse colpiti": il Verona è 2° con 21 (1°
il Milan con 24), ma la particolarità, e penso che sia un
record, è che sono 15 (sic!) i giocatori riusciti nell'intento.
Mi accorgo ora di aver
scritto un sacco di "pippe" su Juric, quando a me interessava una cosa sola:
che superasse il Vicenza nel numero di partecipazioni al Campionato di Serie A
a girone unico (31vs30), per cui missione compiuta.
E allora, buon viaggio croato
(più o meno appagato).
CARLO
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