Stagione 2013/14 - Serie A
Il Verona torna in Serie A dopo 12 anni: dal suo debutto nel 1957-58 i gialloblu non erano mai mancati per così tanto tempo nel massimo campionato! E' anche la prima stagione in Serie A per il presidente Setti: l'entusiasmo è alle stelle, come dimostra il dato dei 16.129 abbonati (il più alto dalla seconda metà degli anni '80), spinto dall'arrivo del campione del mondo Luca Toni.
in Hellas Verona-Parma 3-2 del 20.10.2013
in Hellas Verona-Udinese 2-2 del 10.05.2014
5 dicembre 13 – A Johannesburg muore a 95 anni Nelson Mandela, premio Nobel per la pace nel 1993 e padre della lotta all'apartheid.
29 dicembre 13 - Il pilota tedesco Michael Schumacher, durante una discesa con gli sci a Méribel, cade e batte violentemente la testa contro una roccia. Ricoverato d'urgenza al Centro Ospedaliero Universitario di Grenoble, viene sottoposto ad un'operazione neurochirurgica per il grave trauma cranico subìto e per un'emorragia cerebrale. Negli anni successivi sulle sue condizioni di salute la famiglia manterrà il massimo riserbo.
13 febbraio 14 - La direzione del Pd vota la fine del governo presieduto da Enrico Letta e designa Matteo Renzi al suo posto; neanche un mese prima lo stesso Renzi, rivolgendosi a Letta, alle "Invasioni Barbariche" aveva dichiarato: "facciamo un hashtag #enricostaisereno, nessuno ti vuole fregare il posto".
22 febbraio 14 – In Ucraina, dopo più di 3 mesi di proteste da parte di giovani pro-Europa, il presidente Janukovy?, ormai circondato, fugge dalla capitale Kiev e fa perdere le sue tracce, mentre il Palazzo presidenziale viene assaltato dai manifestanti. Diventa evidente al mondo una crisi che si protrarrà ancora per numerosi anni.
24 maggio 14 – A Lisbona, il Real Madrid batte 4-1 dopo i tempi supplementari l'Atletico Madrid, aggiudicandosi la propria decima Coppa dei Campioni. In finale segna un gol anche Cristiano Ronaldo, che chiude il torneo con il record di sempre di reti segnate in un'edizione: 17.
Il Verona, che nei suoi primi 99 anni di vita non ha mai avuto tra le sue file un calciatore finito primo nella classifica dei bomber del campionato, nella stagione precedente, la 2012-13 (quella del centenario), ha finalmente visto il proprio centravanti Daniele Cacia vincere con 24 gol la classifica dei capocannonieri di Serie B. Il bomber calabrese, chiuso da Luca Toni, nella stagione 2013-14 in 15 presenze stagionali non troverà mai la via del gol. A segnare ci pensa proprio Luca Toni, che di gol ne fa ben 20 in 34 partite di campionato, superato nella classifica dei marcatori di Serie A solo dal giovane Immobile, che chiude a quota 22. L'attaccante gialloblu si rifarà la stagione successiva, vincendo la classifica marcatori di Serie A con 22 gol a parimerito con l'argentino Icardi. Il Verona dovrà poi aspettare solo due anni per avere un nuovo capocannoniere, questa volta in Serie B con Pazzini, autore di 23 reti. Dopo 99 anni all'asciutto, quindi i gialloblu tra 2012-13 ed il 2016-17 schierano un capocannoniere per ben 3 volte in sole 5 stagioni!
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- I Bomber
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- La scheda di Alessandro Agostini
- La scheda di Fabrizio Cacciatore
- La scheda di Domenico Maietta
- La scheda di Souza Orestes Caldeira Rômulo
- La scheda di Luiz Frello Fillo Jorginho
- La scheda di Emil Hallfredsson
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- La scheda di Juan Manuel Arèvalos Iturbe
- La scheda di Andrea Mandorlini
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Andrea Mandorlini è alla sua quarta stagione sulla panchina del Verona: non è solo un mister, ma un vero e proprio capo-popolo, in piena sintonia con la piazza, che gli riconosce non solo i successi sul campo (doppia promozione, prima in Serie B e poi in Serie A) ma che ne apprezza anche l'atteggiamento genuino e battagliero.
Il salto dalla B richiede interventi pesanti sul mercato; l'acquisto più caro è il difensore uruguaiano Gonzalez, pagato 2,4 milioni di euro e con una finale di coppa Libertadores alle spalle: si rivelerà un fiasco. Ma tutte le attenzioni sono in realtà per l'arrivo a parametro zero di Luca Toni, che ha già 36 anni ma arriva da una stagione alla Fiorentina in cui ha dimostrato di avere ancora molto da dare. C'è poi grande curiosità per l'ingaggio di Juan Manuel Iturbe, ex enfant prodige del calcio paraguaiano, reduce da un paio di stagioni deludenti al Porto ma ancora ventenne. Con Toni formerà una delle coppie di attacco più divertenti e meglio assortite della storia del Verona. Altro innesto importante si rivela il brasiliano Romulo: arriva anche lui dalla Fiorentina e porta al centrocampo del Verona polmoni e cambio di passo.
Ripercorrendo la rosa dei titolari di stagione colpisce però il fatto che ben otto undicesimi arrivino dalla squadra promossa in Serie A, segno di una base che si rivelerà più solida di quanto si pensasse.
Formazione tipo: Rafael, Agostini, Moras, Maietta, Cacciatore, Romulo, Jorginho, Hallfredsson, Gomez, Iturbe, Toni.
Mandorlini schiera il Verona con il suo tradizionale 4-3-3: portiere e difesa sono confermati dall'annata precedente, a centrocampo la corsa di Romulo si aggiunge alle geometrie del talentino Jorginho ed alla solidità di Hallfredsson, mentre in attacco la generosità di Gomez o le "sgasate" di Martinho si sposano perfettamente con la classe di Iturbe e la potenza debordante di Toni.
La Rosa Gialloblu in Serie A | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Il ritorno in Serie A è il migliore che si potesse desiderare: in un caldo pomeriggio agostano il Verona batte 2-1 il Milan di Balotelli, sfottuto durante tutta la partita dal tifo gialloblu con un intelligente e goliardico "Mario, Mario!". Luca Toni è subito on fire con una splendida doppietta.
L'exploit della prima giornata non si rivelerà un fuoco di paglia: dalla sesta giornata, siamo a fine novembre, ha iniziato a giocare con continuità l'imprendibile Iturbe, che risulta subito decisivo con un gol in casa col Livorno ed una splendida rete più assist nella favolosa vittoria per 4-1 in trasferta a Bologna. All'ottava giornata a Verona arriva il Parma: i gialloblu vincono 3-2, con reti di Cacciatore e doppietta su rigore di Jorginho, e raggiungono il quarto posto solitario in classifica (con 16 punti, davanti ci sono solo la capolista Roma a 24 e Napoli e Juventus a 19). L'Hellas rimarrà in piena zona europa per tutta la prima parte della stagione, chiudendo il girone di andata al sesto posto, nonostante una sconfitta interna per 0-3 con il Napoli. Proprio dopo quella partita, il 18 gennaio 2014, il Verona "svende" ai partenopei per 9,5 milioni di Euro il giovane Jorginho, regista cresciuto in casa gialloblu ed autentica rivelazione della stagione. Il buco lasciato dal brasiliano non viene colmato dal mercato invernale, che porta Rabusic, Marquinho e Pillud (tutti e 3 si riveleranno dei flop) e la squadra inizia a perdere colpi: nelle 11 partite successive arrivano solo 2 successi, entrambi in trasferta contro Sassuolo e Livorno. In mezzo, il Verona si toglie la soddisfazione di un esaltante pareggio per 2-2 con la Juventus, autentica dominatrice della stagione (vincerà lo scudetto con 102 punti!), con una rete al 94' di Juanito Gomez, in una gara ricordata ancora oggi per l'assordante tifo dei tifosi gialloblu, con i telecronisti Sky che devono alzare di non poco la voce per riuscire a farsi sentire.
I sogni di gloria, dopo la sconfitta a Cagliari alla trentesima di campionato, sembrano definitivamente abbandonati: il Verona è sceso al decimo posto, con 40 punti; il Parma al sesto posto è a 47. Un po' a sorpresa arrivano però 4 vittorie (contro Genoa, Chievo, Atalanta e Catania) nelle successive 5 partite ed il Verona alla 36esima giornata si presenta a Roma contro la Lazio al sesto posto con 52 punti a parimerito con il Torino e proprio la Lazio (dietro, ad un solo punto, ci sono anche Parma e Milan). Il Verona gioca lunedì alle 19, conoscendo già i risultati di Torino, Milan e Parma, tutti vincitori. Ci vorrebbe un'impresa ed il Verona sembra davvero sul punto di farla, ribaltando 2 volte lo svantaggio laziale grazie alle reti di Marquinho, Romulo ed Iturbe ed arrivando al novantesimo in vantaggio per 3-2. L'esperta furbizia di Klose e l'incapacità dell'arbitro Mazzoleni, che abbocca come un pivello, regalano però ai laziali un rigore al 92' trasformato da Mauri nonostante l'iniziale respinta di Rafael. Il Verona scivola così al nono posto; chiuderà il campionato decimo, dopo un pareggio interno per 2-2 con l'Udinese ed una sconfitta per 5-1 a Napoli, a soli tre punti dal Toro che finisce in Europa assieme a Juventus, Roma, Napoli (in Champions), Fiorentina,ed Inter (in Europa League).
Rimane così un po' di amaro in bocca, al termine di una stagione comunque esaltante, che – dopo più di un decennio di assoluto grigiore – ha riportato i gialloblu tra le squadre migliori del calcio italiano, con una squadra che ha saputo regalare tantissimi gol (62 gol fatti e 68 subiti in Serie A) ed una sintonia tra calciatori, staff e tifo memorabile.
Decisamente meno esaltante è l'esperienza in Coppa Italia, che finisce già a dicembre al quarto turno, quando il Verona perde in gara secca 4-1 con la Sampdoria, dopo aver battuto 1-0 in trasferta il Parma al terzo turno.
Enrico
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LAVORI IN CORSO - seconda parte: FINE LAVORI O CANTIERE SEMPRE APERTO?
Sintetizza così mister Zanetti l'avvio di Campionato gialloblù:Non neghiamo che era un sogno iniziare con due vittorie così.. Ed ha perfettamente ragione: i 6 punti conquistati contro Napoli e Genoa e, aggiungo, la prima mezz'ora contro la Juventus hanno evidenziato non solo la caratterialità che tanto ci piace ma anche una duttilità tattica sorprendente e che merita di essere affrontata perché non ha nulla di casuale. C'è una logica aziendale ben precisa. Il Verona di Sogliano ha potenzialmente due rose: alla prima, che disputa il Campionato di serie A, se ne aggiunge una seconda, che potremmo definire Verona B Fantasma composto dalla generazione di ex Primavera che sono andati a fare esperienza in Lega Pro avendo concluso il loro ciclo, più tutta una serie di giocatori a margine della prima squadra finiti in prestito in serie B e nei campionati esteri. Siamo all'evoluzione del progetto Mantova (poi concluso anche a seguito delle nuove normative federali sulla doppia proprietà). Potenzialmente Setti potrebbe tranquillamente iscrivere una squadra in Lega Pro come Atalanta, Milan e Juventus avendo quasi 50 giocatori sotto contratto. Kallon, Tavsan e Braaf sono arrivati a Verona, hanno avuto a disposizione le giuste opportunità, poi sono stati dirottati nel Verona B Fantasma come sviluppo potenziale della società non potendo contribuire alla crescita della prima squadra. Se non ci fossero limiti di età per un Hellas New Generation, nella nostra simulazione potrebbero rientrare anche i vari senatori (Lasagna, Henry e Gunter) che, per motivi tecnici e peso degli ingaggi, non fanno più parte del progetto.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
Genoa-H.Verona?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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