Oliver Abildgaard Nielsen Nato a: Aalborg (DEN) Il: 10.06.1996 Nazionalità: danese Altezza: 192 cm Peso: 86 kg Ruolo: Centrocampista Club Scuola: Aalborg BK (DEN) Nazionale: 1 pres. (debutto: 11-11-2020 Danimarca-Svezia 2-0)

Uno dei ruoli dove quest'inverno siamo rimasti più scoperti è stato il centrocampo. Le scelte di Marroccu in fase di mercato estivo non sono state molto felici e il solo Tameze non poteva ovviamente sobbarcarsi tutto il peso della baracca da solo. Veloso sappiamo non avere più vent'anni, di Ilic si è già parlato a sufficienza e Hongla, mai sbocciato, se ne è andato in Spagna. Restava da giocare la promozione in prima squadra di Sulemane ma comprensibilmente questa era da intendere come soluzione a breve termine. Per cercare di raddrizzare la baracca in fase di mercato di riparazione, Sogliano è stato molto pratico portando in gialloblu due giocatori di respiro europeo come Duda e Abildgaard.

Ma se sul primo qualcosa si sapeva e la trattativa è stata lunga, l'acquisto-lampo del secondo, all'ultimo giorno di mercato, ha lasciato un po' sconcertati tutti, dai tifosi ai giornalisti. Chi è questo danese? E perché andare a prenderlo in Scozia?

La risposta alla seconda domanda è molto semplice: serviva un mediano, serviva subito, serviva pronto, serviva sicuramente gratis e serviva possibilmente con uno standing medio alto. Non era facile da trovare ma Sogliano, approfittando di uno sfoltimento della rosa in corso al Celtic, ce l'ha fatta e ha consegnato a Zaffaroni-Bocchetti questo danese alto quasi due metri.

Nato e cresciuto ad Aalborg, in Danimarca, Abildgaard ha compiuto tutta la trafila delle giovanili nella squadra locale, facendo l'esordio in prima squadra a 19 anni. Dopo quattro stagioni ad alto livello è stato notato dagli osservatori internazionali della squadra russa del Rubin Kazan. In Russia, Oliver Abildgaard ha giocato per 2 stagioni e mezza sempre da titolare. La stagione 2020-21 per lui è stata quella dove ha espresso al massimo le proprie capacità aiutando concretamente il Rubin Kazan a classificarsi al quarto posto e a qualificarsi per le coppe europee dopo alcuni anni di assenza.

La carriera di Oliver sarebbe proseguita sicuramente in Russia ma la guerra voluta da Putin oltre a sconvolgere l'Europa ha messo a soqquadro anche il campionato di calcio e le squadre che potevano vendere l'hanno fatto in fretta e furia. Gli stessi giocatori europei non trovavano sicuro e conveniente restare in Russia, così anche Abildgaard, in accordo con la società ha deciso di accasarsi all'estero.

La scelta è caduta sul Celtic, squadra di blasone che avrebbe partecipato alla Champions League.

L'idillio con gli Hoops però è durato giusto il tempo della firma, infatti Abildgaard ha messo assieme solo 6 spezzoni di partita e a gennaio il contratto di prestito col Rubin Kazan viene risolto. In quella situazione fatta di incertezze, col giocatore che deve trovare velocemente un'altra destinazione ma vuole anche giocare, si insinua Sogliano che spunta un contratto di prestito semestrale con i russi.

Da quanto avrete capito stiamo parlando di un giocatore che ha una esperienza internazionale di tutto rispetto, una spanna sopra a quanto si poteva trovare disponibile sul mercato italiano. Abildgaard è un mediano vecchio stile, un vero numero 6, come lo presentavano in Scozia. Si piazza davanti alla difesa e rompe tutto quello che gli capita a tiro, meglio se le giocate avversarie. Fisicamente è strutturato in modo diverso a quanto uno si immagini per quel ruolo che, in Italia, storicamente è sempre stato svolto da cagnacci rognosi e tracagnotti: lui è alto 192 centimetri ed è longilineo quasi tendente all'esile. Nonostante ciò è un giocatore molto fisico, ovviamente insuperabile di testa e sufficientemente dotato con i piedi da tentare anche di far ripartire la palla verso l'attacco. L'ottimo senso della posizione tattica e la buona velocità sono altre due skill importanti. Si integra a meraviglia con i compagni di squadra, con Tameze che può variare la propria posizione in base alla presenza di Duda o di Abildgaard in campo.

Non ci resta che vederlo all'opera in campo, da titolare con continuità, per apprezzarne meglio le doti.

Valeriano