Sergio Bernardo Almiron Nato a: Santa Fè (Arg) Il: 07.11.1980 Nazionalità: argentina Altezza: 180 cm Peso: 76 kg Ruolo: Centrocampista Palmares: - Club Scuola: Newell's Old Boys (Arg) Esordio in serie A: 23.09.2001 Perugia-Udinese 1-2

La carriera di Almiron sboccia nel Newell's Old Boys, squadra di buon livello del campionato argentino, celebre per il suo florido vivaio che tanti campioni ha sfornato soprattutto negli ultimi anni (Sensini, Batistuta e Balbo tanto per fare tre nomi). Bernardo si inserisce con calma nella realtà della prima squadra e dopo le quattro presenza del 99/00, ne infila undici su trentotto nella stagione successiva. Non un granchè per un giocatore promettente come lui, ma del resto le scelte dell'allenatore che predilige un centrocampo a tre e la concorrenza di Manso, Paris e Guinazu (quest'ultimi due transitati a Perugia senza lasciare traccia) ne riducono le possibilità di scendere in campo. Nelle poche occasioni concessegli Almiron riesce comunque a mettersi in mostra, tanto da farsi adocchiare da uno dei tanti osservatori dell'Udinese a caccia di giovani promesse.

L'interesse si concretizza presto in un acquisto e così Almiron con soli 20 anni e 14 presenze sulle spalle si trasferisce in Friuli. L'inizio non è male. Il ragazzo dimostra di avere qualità e Hodgson prima e Ventura poi lo ripagano concedendogli due partite intere nelle vittoriose trasferte di Perugia e Lecce, mezz'oretta contro l'Inter, un'ora contro la Roma e qualche altro spezzone di partita, per un totale di 10 match e una media-voto vicina alla sufficienza, 5,93. Un bilancio quindi tutto sommato positivo.

Le cose vanno diversamente invece l'anno successivo. Gli infortuni lo tartassano e, le poche volte che è disponibile, Spalletti non lo vede anche perché la concorrenza è da grande squadra (Jankulovski, Pizzarro, Jorgensen e Pinzi) e così Almiron è costretto a godersi solo da spettatore l'ottima stagione dei bianconeri. Ecco allora la scelta di patron Pozzo di girarlo in prestito in B in modo da dargli la possibilità di mettersi in mostra e crescere in personalità ed esperienza. Proposta accettata al volo da Pastorello, alla ricerca di un giocatore da affiancare in mezzo al campo ad Italiano.

Dotato di un buon fisico Almiron è un centrocampista centrale dalle attitudini piuttosto offensive. Discreto in fase di interdizione se la cava meglio nell'impostazione del gioco dove può sfruttare la velocità e l'abilità nei passaggi. Dispone pure di un buon tiro che possono permettergli di essere insidioso anche nei calci piazzati. Meno abile invece nei colpi di testa.

E' chiaro che le poche presenze che ha alle spalle ne fanno un po' un'incognita e tendono a destare qualche dubbi sulle sue reali capacità di essere utile alla causa gialloblu. Bisogna però tenere conto del fatto che è prassi ormai consolidata a Udine quella di lasciare che i giovani stranieri si ambientino con calma nella realtà italiana rimanendo fuori dal campo anche per più di una stagione. E' la strategia che è stata usata con Pizzarro (tenuto in naftalina due anni prima di farlo esplodere) Koldrup ed altri. Quindi il fatto di aver giocato poco nel passato può dire molto come niente.

Sicuramente ci possiamo sbilanciare dicendo che rispetto all'esperto ma compassato Yllana, Almiron dovrebbe saper dare una maggior vitalità e vivacità al gioco della squadra, anche perché gli stimoli non dovrebbero mancargli in quella che si prospetta essere una stagione decisiva per la sua carriera. La prima nella quale presumibilmente troverà uno spazio stabile tra i titolari e nella quale dovrà perciò dimostrare, per il bene suo e dell'Hellas, di essere veramente un giocatore di valore.

Stagione 2003-04

Doveva essere il giocatore di qualità del centrocampo gialloblu, da utilizzare con o al posto di Italiano. Si è rivelato inutile, fragile e indolente, deludendo anche sul piano tecnico.