Adrian Mihalcea Nato a: Slobozia Il: 24.05.1976 Nazionalità: rumena Altezza: 181 cm Peso: 78 kg Ruolo: Attaccante Palmares: 1 campionato rumeno (1999-00) 2 coppe di Romania (2000, 2001) Club Scuola: Dinamo Bucarest (Rom) Nazionale: Maggiore: 15 pres. 0 gol; Under21: 10 pres. 3 gol Coppe Europee: 11 pres. 6 gol

Acquistato insieme a Myrtaj per formare la nuova coppia d'attacco del Verona, Adrian Mihalcea è il terzo rumeno della storia a vestire la maglia gialloblu, dopo Raducioiu e Mutu.

Mihalcea è cresciuto nella Dinamo Bucarest, squadra con la quale ha debuttato tra i professionisti a 20 anni. Adrian si è subito segnalato come uno dei bomber più prolifici del campionato rumeno, segnando rispettivamente 8 e 11 reti nelle sue prime due stagioni. Dal 1998/99 lo affianca in attacco un astro nascente del calcio locale: Adrian Mutu. I due si trovano a meraviglia: a fine stagione Mihalcea chiude con 18 reti e il terzo posto nella classifica cannonieri dietro a Ganea (27 gol, che oggi gioca nel Stoccarda) e a Barbu (19 segnature e un passato nella Liga spagnola) e grazie al suo apporto la Dinamo lotta fino all'ultimo per lo scudetto perdendolo poi per una manciata di punti. La stagione successiva, grazie anche all'esplosione di Mutu (18 reti in 18 gare che gli valgono a gennaio il passaggio all'Inter), la Dinamo riesce nella conquista del campionato rumeno, dominando il torneo dalla prima all'ultima giornata: Mihalcea con 13 gol è uno degli indiscussi protagonisti. In quella stessa stagione arriva anche il successo in Coppa di Romania, successo che verrà bissato l'anno successivo. Nel 2000-01 Mihalcea fa il suo esordio nella Champions League ma l'avventura dura un solo turno di preliminari: l'eliminazione avviene ad opera dei polacchi del Polonia Varsavia e Adrian perlomeno si toglie la soddisfazione di segnare un gol. In campionato la Dinamo Bucarest si classifica seconda: trascinatore della squadra è la spalla di un Mihalcea sottotono e cioè Marius Niculae.

La stagione 2001-02 parte alla grande: Mihalcea viaggia alla media di un gol a partita meritandosi l'attenzione dei club esteri. A gennaio il Genoa lo acquista pagandolo 1500000 euro e piano piano Mihalcea si inserisce nella nuova realtà italiana.

Superato il primo, difficile, periodo di adattamento il Genoa si aspetta che Mihalcea esploda nella stagione 2002-03 tanto più che gli viene affiancato in attacco Niculescu, suo ex-compagno di squadra ai tempi della Dinamo. L'avvio di stagione è però assai difficile e Adrian si trova spesso a guardare le partite dalla panchina se non dalla tribuna. Parte per la prima volta da titolare alla 12•° giornata, proprio contro il Verona, rendendosi più volte pericoloso e colpendo un palo. Due partite dopo arriva finalmente il primo gol stagionale: si gioca ad Ascoli e la sua rete vale un sofferto pareggio. Grazie alle sue buone prestazioni Mihalcea riesce finalmente a guadagnarsi un posto da titolare fisso e comincia a segnare con regolarità. Mihalcea infatti va in rete alla 16•° contro l'Ancona e inizia alla grande il girone di ritorno mettendo a segno 6 gol nelle prime 11 gare. L'ultima rete la fa alla 30•° giornata contro il Napoli; due turni dopo, a Verona, si procura il rigore decisivo per il 2-2 finale. Nelle ultime giornate viene coinvolto nella crisi generale della sua squadra che retrocede mestamente in C1 schierando alla fine i giovani della Primavera. Mihalcea chiude con un bottino di otto reti, senza l'ausilio di rigori e con nessuna marcatura multipla all'attivo.

Passando infine alle caratteristiche del giocatore si può dire che Mihalcea è un giocatore potente, non altissimo ma bravo nei colpi di testa e discretamente rapido. E' insomma una classica punta centrale e dovrebbe completarsi bene sia con Adailton che con Myrtaj. Mihalcea vanta anche discrete esperienze in campo internazionale visto che ha disputato le coppe europee e ha giocato per 15 volte con la maglia della nazionale (l'ultima sua apparizione risale all'autunno 2001 mentre l'ultima convocazione è del marzo 2003). Mihalcea in definitiva non sarà un fenomeno ma, se ben supportato dalla squadra, è un calciatore senz'altro in grado di garantire 10-12 reti.

Stagione 2003-04

Doveva essere uno dei punti di forza della squadra ed invece aldilà di qualche sporadico episodio (il gol decisivo contro il Como e la splendida cavalcata di Venezia) è rimasto a lungo nell'anonimato. A bloccarlo ci hanno pensato la mancanza di freddezza davanti alla porta ed una condizione fisica troppo spesso deficitaria anche a causa dei continui infortuni. Peccato perché lui l'impegno e la generosità ce l'ha messa e con un po' di fortuna in più avrebbe sicuramente potuto fare quella decina di gol che gli erano stati chiesti ad inizio campionato.

Stagione 2004-05
In gialloblu si era segnalato come attaccante generoso ma decisamente poco brillante (eccetto lo splendido gol di Venezia). Tornato in patria, ha confermato di essere più adatto nel supportare la squadra che a concludere, ritagliandosi nel girone di ritorno un posto stabile nella Dinamo seconda in classifica. Ma la porta, per lui, continua a rimanere un incubo...