Mauro Salvagno Nato a: Negrar (Vr) Il: 15.01.1977 Nazionalità: italiana Altezza: 178 cm Peso: 70 kg Ruolo: Centrocampista Club scuola: Hellas Verona Palmares: 1 promozione in Serie A (Hellas Verona 1995-96) 1 promozione in Serie D (Truentina 2001-02)

I tifosi gialloblu più attenti si ricorderanno certamente di lui: Mauro Salvagno, centrocampista veronese classe 1977. Era la stagione 1995-96 e il Verona di Perotti, in seguito a un ottimo campionato, si meritava la promozione nella massima serie, dopo 4 interminabili stagioni di serie cadetta. Un Hellas che era un giusto mix di esperienza e gioventù, che vedeva accanto ai •«vecchi•» Barone, De Vitis, e Baroni, giovani di sicuro talento quali Tommasi, Guardalben e Di Vaio. Ebbene tra questi giovani c'era anche Mauro Salvagno, allora diciottenne, capace di mettere assieme ben 12 presenze, più degli ultimi due sopra citati (ma anche di Ferrarese, Lamacchi e Ghirardello). Un dato, questo, che testimonia la fiducia della società per un giovane ritenuto di sicuro avvenire. Invece poi se ne sono perse ben presto le tracce.

Ma proprio in questi giorni Mauro è tornato a far parlare di sè grazie ad alcune ottime prestazioni in ...serie D. Salvagno infatti dopo un lungo peregrinare ai margini del professionismo (Ascoli, Fermana, Mantova, Lecco e Moncalieri), tre anni fa ha fatto una scelta di vita, decidendo di scendere in Eccellenza pur di giocare vicino ad Ascoli, la città della sua futura moglie. Nella nuova squadra, la Truentina è diventato ben presto il capitano ottenendo la promozione tra i dilettanti. Quest'anno l'esplosione: lA Truentina, a sorpresa, guida il proprio girone e Salvagno con due reti già messe a segno ne è l'uomo-faro. Lui stesso commenta così la sua rinascita: •«Io ho sempre dato il massimo e ho sempre giocato con lo stesso entusiasmo. Ora però che vengo impiegato nel mio ruolo, come centrocampista centrale, il mio rendimento ne risente in positivo•». Ma Salvagno è pronto a tornare tra i professionisti? •«Personalmente non ci penso, sto bene a Castel di Lama e voglio dare il meglio di me stesso alla Truentina. Salire è difficilissimo, la squadra è giovane, verranno i momenti duri. Abbiamo iniziato bene, faremo di tutto per continuare, poi si vedrà•».