Gennaro Esposito Nato a: Napoli Il: 18.03.1985 Nazionalità: italiana Altezza: 180 cm Peso: 70 kg Ruolo: Regista di centrocampo Palmares: 2 promozioni in seie B (Gallipoli 2008-09, Hellas Verona 20010-11), 1 Supercoppa di Lega (Gallipoli 2008-09) Club Scuola: Napoli

Quando si sente parlare di «Gennaro Esposito» si pensa sempre che si stia parlando di un pinco pallino qualunque, nello specifico un pinco pallino napoletano vista la tipicità geografica di quel nome associato a quel cognome che rappresentano l'abbinamento più frequente nella città campana. Insomma, come un Mario Rossi, scelto a caso, a rappresentare l'italiano medio (e mediocre). In realtà se ci riferiamo all'ambito calcistico possiamo dire che il nome Gennaro Esposito, nel caso del neo giocatore del Verona, è indice di tutto fuorchè di mediocrità. Semmai potremmo definirlo un «potenziale di eccellenza».

Il giocatore che serviva a Remondina per far girare al massimo il suo centrocampo a tre è un regista alla Pirlo, in grado di far girare il pallone con sapienza ed estro, lanciando palloni per trenta, quaranta metri con precisione millimetrica per punte ed esterni, magari con una buona dose di dinamismo per non far addormentare il gioco. Si erano fatti molti nomi durante l'estate, dai troppo maturi ma affidabili D'Aversa e Passoni, al campioncino dal costo proibitivo Carrus, al mai veramente esploso ex interista Beati. Alla fine, perso Carrus, il Verona ha bruciato tutta la concorrenza e ha strappato (nel vero senso della parola) al Siena la comproprietà del buon Gennaro.

Forse tra tutti i possibili candidati al ruolo di regista, Gennaro Esposito è la figura più affascinante. La classe e le doti non si discutono tanto che il Siena lo ha mandato in giro per l'Italia senza mai cederlo veramente mentre l'età è tutta dalla sua parte (24 anni) in un ruolo dove i giocatori arrivano a maturazione piuttosto tardi. Tuttavia Gennaro Esposito rappresenta ancora una scommessa più che una certezza. Se guardiamo l'ultima stagione, quando ha preso il Gallipoli per mano trascinandolo alla B, allora non dovremmo aver dubbi: è un grande giocatore. Tuttavia se scorriamo il curriculum all'indietro non troviamo grandi conferme. Una buona stagione tre anni fa con lo Juve Stabia, una mezza stagione incolore invece a Cesena due anni fa. In mezzo a queste, qualche stagione in serie A col Siena, passate tra panchina e tribuna nell'attesa, vana, di trovare posto in qualche scampolo di partita. Insomma, una carriera dall'andamento altalenante che chiede di essere confermata al più presto con un'altra stagione ad altissimo livello, a suon di lanci e di geometrie, in un ruolo che da quando Italiano ci ha lasciato, è stato per troppo tempo scoperto o mal rivestito.

Dal Dossier 2009-10:

Nella scheda del giocatore, redatta durante il precampionato, scrivevamo che eravamo curiosi di vedere se il giocatore fosse stato in grado di confermare la bella stagione di Gallipoli dimostrando di essere un grande giocatore. Ebbene, il desiderio si è avverato ed Esposito è stato per tutto il campionato una pedina imprescindibile del campionato gialloblu. Abbiamo visto un giocatore di categoria superiore, un instancabile motorino che recupera palloni su palloni e li smista con sapienza ai compagni. A tratti sembrava quasi farsi beffa degli avversari. Il lancio lungo forse è un po' mancato e nel finale di campionato ha accusato una certa flessione dovuta alla stanchezza. Il suo giudizio è buono.

Dal Dossier 2010-11:

Luci ed ombre nel suo campionato. A qualcuno è piaciuto molto, ad altri poco. Mandorlini avrebbe voluto di più da lui, molto di più. Anche noi in effetti diciamo che, forse perché abituati bene, la scorsa stagione l'abbiamo visto più operativo e lucido. Il suo andamento è andato in crescendo assieme a quello di tutta la squadra. Il suo ruolo, lo riconosciamo, non è affatto facile da interpretare e a dire il vero vorremmo avere 1 euro per ogni pallone che ha recuperato in mezzo al campo. Il contributo di Esposito all'impresa resta molto importante: guai se fosse partito quest'estate. Il suo giudizio è buono.

Dal Dossier 2011-12:

Altro giocatore praticamente sempre ai margini della rosa (e anche della tribuna). Impiegato pochissimo, NON GIUDICABILE.

Valeriano