domenica 31, h 20:45  
LAZIO4

HELLAS VERONA

0

PROSSIMO IMPEGNO
  lunedì 15, h 18:30  

HELLAS VERONA

 
CREMONESE 
Hellas Verona english presentation

HELLAS VERONA / Accadde Oggi

QUEL VERONA-UDINESE DEL 1991 IN CUI SUCCESSE DI TUTTO


QUEL VERONA-UDINESE DEL 1991 IN CUI SUCCESSE DI TUTTO
QUEL VERONA-UDINESE DEL 1991 IN CUI SUCCESSE DI TUTTO

Tra le tante disfide tra Verona e Udinese, storico derby del triveneto, ci focalizziamo stavolta su quella della stagione 1990-91. Un Verona-Udinese finito bene per noi, una partita che sembra recentissima, eppure è passato quasi un quarto di secolo e quindi è ora che venga consegnata alla storia anche perché è da considerarsi una pietra miliare della nostra storia.

Il Verona quell'anno viene costruito da Franco Landri e dalla Invest di Uzzo che aveva rilevato la società dal duo Chiampan-Polato. (o meglio, questi due avevano debiti nei confronti della finanziaria in questione e la finanziaria si è praticamente mangiata anche il Verona). A Verona non ci si ricordava più cosa volesse dire “Serie B”. Erano passati troppi anni e il calcio nel frattempo stava cambiando con Italia '90 a fare da spartiacque ideale tra il "calcio romantico", per così dire “di una volta” e il “calcio moderno”, quello dei miliardi e delle pay-tv.

Quella squadra era stata preparata per tornare direttamente in Serie A: un avvio promettente, una scoppola da 4 reti quasi subito a Reggio Emilia a riportare tutti sulla terra, una serie di buoni risultati, una tipica striscia negativa ripresa poi per i capelli col provvidenziale pareggio sul neutro di Perugia contro la Salernitana (quando le vittorie valevano ancora 2 punti e un pareggio era oro), poi la volata finale con la forma che va migliorando e grande vittoria in casa anche contro il “Foggia dei miracoli” di Zeman. Si arriva al dunque, 26 maggio 1991, classifica ancora molto corta, mancano quattro giornate alle fine e ospitiamo questa Udinese dalle grandi individualità. Balbo, Sensini, Dell'Anno, Giuliani...una formazione che è poco dietro di noi ma che si teme possa essere pronta a sorpassarci mettendoci sotto come già aveva fatto nel girone d'andata. In fondo era una delle squadre più titolate del campionato e il timore di perdere tutto quanto di buono era stato costruito nel finale di stagione era tangibile. Il tifoso veronese poi non si smentisce mai in queste occasioni col tipico catastrofismo: per tutta la settimana il discorso che girava era quasi a senso unico: “l'Udinese l'è forte, te darè!”

C'erano però dei presagi positivi prima della partita. Si era arrivati al termine, proprio nel corso di quella settimana, di un campionato “parallelo” giocato dal nostro Verona. Un campionato al quale non eravamo abituati, giocato praticamente tra curatori fallimentari e aule di tribunale. Il titolo dell'Hellas Verona A.C. , dichiarata fallita in data 23 febbraio 1991, poi affidato alle “cure” di Sirena e Bertani, era stato finalmente rilevato all'asta dalla cordata formata da Mazzi, Ferretto, Vicentini e Zaninelli ed era sorta una nuova società, il Verona F.C.

Un sospiro di sollievo enorme per tutta la città e sicuramente anche per i giocatori che non vedevano lo stipendio da mesi e mesi. Già, perché quella squadra era composta da uomini veri che avevano deciso nello spogliatoio di andare avanti nonostante non avessero alcuna garanzia dal futuro. A guidarli c'era un personaggio tutto d'un pezzo, Eugenio Fascetti. Duro e schietto al limite della maleducazione, uno che non le mandava a dire: “piuttosto che mandar giù e farmi venire il fegato amaro, dico quel che ho da dire e il fegato amaro che se lo facciano gli altri” . Scomodo fin che si vuole ma aveva i risultati dalla sua.

In quella partita successe praticamente di tutto e rischiammo veramente di capitolare ma potevamo contare su un fido alleato: Lorenzo Marronaro. Capitò infatti che l'estroso attaccante friulano pensò bene di andare a ribadire in rete una palla che stava già entrando per i fatti suoi dopo un pallonetto di Balbo che scavalcava una sciagurata uscita a vuoto di Gregori. Peccato che il nostro eroe ottenne esattamente l'effetto contrario a quello sperato: tocca il pallone sotto con la punta del piede, la palla che stava spiovendo in rete si alza perfettamente in verticale, ridiscendendo sfiora solo la traversa toccando terra senza superare la linea e grazie ad un mirabile effetto rimbalza verso Gregori che la abbranca. La disperazione di Marronaro è comprensibile, il Bentegodi esplode e si fa beffe del babbeo di turno.

Si può ripartire

. La gara si incanala nel verso giusto dopo pochi minuti con Pellegrini che segna intercettando, anticipando tutti sul primo palo, un cross di Calisti. Sempre nel primo tempo una "classica" volata in contropiede sempre di Pellegrini fa espellere Vanoli (Rudy, fratello di Paolo) che di meglio non aveva trovato per fermarlo che sgambettarlo da dietro. Per tutto il resto della gara vari altri episodi rocamboleschi con la palla friulana che proprio non voleva entrare infrangendosi sempre nel “casino organizzato” di mister Fascetti fino poi al raddoppio di Lunini in pieno recupero.

Il servizio relativo a quella partita lo potete vedere nel riquadro alla vostra destra, verso l'alto.

Alla fine della partita, complici anche i risultati delle avversarie, la serie A sembrava oramai cosa fatta ma a tutti sembrava mancare ancora un passo. La mattina dopo invece L'Arena esce col titolone e una copertina tutta dedicata all'impresa: il Verona è già in serie A grazie alla classifica avulsa! In pochissimi si erano resi conto a caldo di questa eventualità e così i festeggiamenti furono rimandati alla successiva gara interna contro la Salernitana.

In questa maniera andarono le cose, con un pizzico di buona sorte e tanto impegno in campo (bel gioco no, non se ne vedeva in quel Verona) abbiamo portato a casa quel grosso risultato che ad inizio campionato poteva apparire scontato ma che proprio scontato non è stato.

Nota a margine: in quella partita giocava, come si è detto, il neonato Verona F.C. a cui la Federcalcio avrebbe assegnato il titolo sportivo del defunto Hellas Verona A.C.,4 giorni dopo questa partita, il 30 maggio 1991. Solo questione di formalità e di carte bollate ma anche questo contribuisce a dare importanza storica a quella gara in cui giocava un Verona che non era proprio il “nostro” Verona.

Valeriano

Hellastory, 15/10/2015

Verona, 26.05.1991. Serie B, Giornata 35

Udinese 0

UDINESE CALCIO
G.Giuliani, E.Oddi (4' Susic), Vanoli, Sensini, S.Lucci, A.Orlando, Mattei, Rossitto (72' Pagano), Balbo, Angelo Orlando, Marronaro.
ALL. Buffoni

    Vanoli

ARBITRO

M.Nicchi della sezione di Arezzo (AR)

  Minuti di recupero 0+5

[2314]
Cerca...

18/08/2023   EMPOLI - VERONA
09/09/2022   LAZIO - VERONA
18/02/2022   ROMA - VERONA
04/02/2022   JUVENTUS - VERONA
22/01/2021   VERONA - NAPOLI
07/07/2020   VERONA - INTER
01/07/2020   VERONA - PARMA
17/01/2020   BOLOGNA - VERONA
13/03/2019   VERONA - ASCOLI
17/02/2017   VERONA - SPAL
21/10/2016   VERONA - PRO VERCELLI
15/10/2015   QUEL VERONA-UDINESE DEL 1991 IN CUI SUCC...
13/02/2015   GENOA - VERONA
06/02/2015   VERONA - TORINO
12/12/2014   UDINESE - VERONA
05/12/2014   VERONA - SAMPDORIA



LA STRATEGIA DI PRESIDIO E UN MERCATO FATTO DI PRESTITI


Povero Verona ... Prima la fragilità (tecnica e mentale) dimostrata all'Olimpico che conferma che anche quest'anno dovremo soffrire. Poi i rifiuti di mercato (Baldanzi, Richardson, Faivre) che, per motivi diversi, hanno tutti snobbato il Verona. Verona è una piazza poco appetibile o offre troppo poco? Comunque sia, per i tifosi del Verona ogni stagione è un continuo succedersi di momenti di passione con alternati picchi depressivi (molti) ed esaltati (pochi): si parte in estate con l'allestimento di una squadra decente in grado di salvarsi e si finisce con il riscontro sul campo. Il problema è che questo stress si risolve sempre solo negli ultimi giorni di trattativa e nelle ultime partite di campionato. Se questa è una situazione alla quale non finiremo mai ad abituarci, anche vedendo come si muovono nel frattempo le nostre avversarie dirette, credo che debbano essere rivisti i criteri che guidano le linee guida societarie e delle quali subiamo ansiogene conseguenze. Il Verona fa di un vanto la propria gestione oculata in termini di ingaggi e contenimento di costi. Corretto. Aggiungo che l'autofinanziamento nel mercato (compro sulla base di quanto riesco a vendere) è una regola quasi decennale introdotta da Setti che aveva un capitale limitato e anzi sosteneva se stesso con il risultato economico positivo della società. L'alternativa è prendere a prestito, magari con l'opzione del riscatto. Il Verona ha una struttura fragile e non può permettersi di sbagliare mercato, per questo punta su giocatori potenzialmente interessanti, magari provenienti da stagioni sfortunate. Spendere 10 milioni per un potenziale talento che poi o si infortuna o non riesce ad esprimersi sarebbe deleterio per il bilancio. Riuscire invece a strappare un'opzione ad una cifra prefissata aiuta la gestione societaria nel valutare l'opportunità di un successivo riscatto. Un buon esempio è stato il Cagliari che quest'estate ha riscattato Piccoli, Gaetano e Caprile spendendo subito 26 milioni e successivamente ha ceduto Piccoli alla Fiorentina per 25 ripagandosi di fatto l'intera operazione con il vantaggio di aver acquisito 2 giocatori (per loro) importanti.

[continua]

Eleggi ogni settimana il gialloblu migliore in campo!




Riepilogo stagionale e classifica generale




Devi essere iscritto per visualizzare i dati dell'Almanacco del giorno
Username
Password
 
[Registrati]
[Recupera/Cambia Password]
TORNEO PRONOSTICI
dì la tua
Secondo me...
Verona - Cremonese finirà -  
Pronostico attivo dalle ore 18:30 del 12/09 alle ore 18:30 del 15/09






HELLASTORY.net è online dall'11 maggio 2001 ( 8889 giorni)
Ogni contenuto è liberamente riproducibile con l'obbligo di citare la fonte.
Per qualunque informazione contattateci.
| Consent Preferences |

[Mozilla/5.0 AppleWebKit/537.36 (KHTML, like Gecko; compatible; ClaudeBot/1.0; +claudebot@anthropic.com)]
[216.73.216.9]

1903 1904 1905 1906 1907 1908 1909 1910/11
Prima Categoria
1911/12
Prima Categoria
1912/13
Prima Categoria
1913/14
Prima Categoria
1914/15
Prima Categoria
1915 1916 1917 1918 1919/20
Prima Categoria
1920/21
Prima Categoria
1921/22
Campionato CCI
1922/23
Lega Nord
1923/24
Lega Nord
1924/25
Lega Nord
1925/26
Lega Nord
1926/27
Campionato Nazionale
1927/28
Campionato Nazionale
1928/29
Campionato Nazionale
1929/30
Serie B
1930/31
Serie B
1931/32
Serie B
1932/33
Serie B
1933/34
Serie B
1934/35
Serie B
1935/36
Serie B
1936/37
Serie B
1937/38
Serie B
1938/39
Serie B
1939/40
Serie B
1940/41
Serie B
1941/42
Serie C
1942/43
Serie C
1943/44
Campionato Alta Italia
1944 1945/46
Campionato Alta Italia
1946/47
Serie B
1947/48
Serie B
1948/49
Serie B
1949/50
Serie B
1950/51
Serie B
1951/52
Serie B
1952/53
Serie B
1953/54
Serie B
1954/55
Serie B
1955/56
Serie B
1956/57
Serie B
1957/58
Serie A
1958/59
Serie B
1959/60
Serie B
1960/61
Serie B
1961/62
Serie B
1962/63
Serie B
1963/64
Serie B
1964/65
Serie B
1965/66
Serie B
1966/67
Serie B
1967/68
Serie B
1968/69
Serie A
1969/70
Serie A
1970/71
Serie A
1971/72
Serie A
1972/73
Serie A
1973/74
Serie A
1974/75
Serie B
1975/76
Serie A
1976/77
Serie A
1977/78
Serie A
1978/79
Serie A
1979/80
Serie B
1980/81
Serie B
1981/82
Serie B
1982/83
Serie A
1983/84
Serie A
1984/85
Serie A
1985/86
Serie A
1986/87
Serie A
1987/88
Serie A
1988/89
Serie A
1989/90
Serie A
1990/91
Serie B
1991/92
Serie A
1992/93
Serie B
1993/94
Serie B
1994/95
Serie B
1995/96
Serie B
1996/97
Serie A
1997/98
Serie B
1998/99
Serie B
1999/00
Serie A
2000/01
Serie A
2001/02
Serie A
2002/03
Serie B
2003/04
Serie B
2004/05
Serie B
2005/06
Serie B
2006/07
Serie B
2007/08
Serie C
2008/09
Serie C
2009/10
Serie C
2010/11
Serie C
2011/12
Serie B
2012/13
Serie B
2013/14
Serie A
2014/15
Serie A
2015/16
Serie A
2016/17
Serie B
2017/18
Serie A
2018/19
Serie B
2019/20
Serie A
2020/21
Serie A
2021/22
Serie A
2022/23
Serie A
2023/24
Serie A
2024/25
Serie A
2025/26
Serie A